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alexandro
automodellantino



Inserito il - 01/07/2012 : 18:28:59  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alexandro Invia a alexandro un Messaggio Privato Aggiungi alexandro alla lista amici
Non so se è possibile, ma a me piacerebbe molto aprire un post dove riportare foto esperienze e racconti"Brevi"di come eravamo,sempre seguendo la nostra amata tematica.Per esempio io potrei iniziare la discussione con una foto del 19** o giù di li che mi ritrae a bordo di una fiat 1100 103 "cabriolet di lamiera e a pedali,oppure quella del **** in riva ad un lago con in mano suppongo la mercedes con cui correva Fangio (forse un ingap) chissà se si può e se avrebbe riscontro. ciao a tutti.





 Firma di alexandro 
Alexandro "è il modellista che ha generato il modellino o è il modellino che ha generato il modellista?

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 123  ~  Membro dal: 22/05/2009  ~  Ultima visita: 25/04/2019

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alexandro
automodellantino



Inserito il - 02/07/2012 : 17:57:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alexandro Invia a alexandro un Messaggio Privato Aggiungi alexandro alla lista amici
come dicevo ieri, ecco due foto del mio " come eravamo " chi mi segue? se sta bene ai più ?





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Alexandro "è il modellista che ha generato il modellino o è il modellino che ha generato il modellista?

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Keep-all
iperautomodellante




Inserito il - 02/07/2012 : 19:22:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Keep-all Invia a Keep-all un Messaggio Privato Aggiungi Keep-all alla lista amici
Alexandro (o Alessandro ), dato che già da tempo avevo anch'io pensato a qualcosa di simile, trovo il thread interessante, perchè potrebbe mostrare anche lati particolari e curiosi di noi tutti.
Fammi, pertanto, ricercare qualche foto del tempo che fu e......ne vedrei delle belle (si fa per dire, ovviamente)!

Oltre al bellissimo modellino Mercedes (deduco che non l'hai più.....), è interessante il tuo elegante vestito chiaro con le scarpe bianche e la particolare giacchina. Quella con l'automobilina a pedali ce l'ho anch'io: è un classico!
Tempo fa l'avevo ritrovata perfetta su Ebay o siti simili. La vendevano a 800 euro. ....Sinceramente ho sorvolato, anche se ho avuto per un momento la voglia di comprarla.......

A presto.
Alberto







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Ubi major, minor cessat
Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI
Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi.

 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 4859  ~  Membro dal: 27/11/2007  ~  Ultima visita: 21/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

Lancia1971
automodellandonissimo



Inserito il - 02/07/2012 : 22:45:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lancia1971 Invia a Lancia1971 un Messaggio Privato Aggiungi Lancia1971 alla lista amici
Anch'io trovo interessante questa discussione: purtroppo non ho foto di me infante a bordo di auto a pedali o con modellini tra le mani. Potrei raccontarlo, ma sarei tutto fuorchè breve. Lascio la parola e le foto ad altri. Buona discussione






 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 1754  ~  Membro dal: 18/07/2009  ~  Ultima visita: 20/05/2024 Torna all'inizio della Pagina

alexandro
automodellantino



Inserito il - 02/07/2012 : 23:18:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alexandro Invia a alexandro un Messaggio Privato Aggiungi alexandro alla lista amici
sono straordinariamente contento lancia 71 e keep all ( ciao Alberto )che abbiate accolto come spero altri amici accolto il mio post,se va avanti ne vedremo di sicuro delle belle. Buona serata a tutti.





  Firma di alexandro 
Alexandro "è il modellista che ha generato il modellino o è il modellino che ha generato il modellista?

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eigi
Amministratore




Inserito il - 03/07/2012 : 15:54:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Ti rispondo con la pagina "Chi Sono" di un sito in costruzione da tempo (come mi capita con i lavori di modellismo anche con i siti inizio ... e poi )


Alessandro - Roma, 1963


Quando presi coscienza di cosa significava collezionare modellini alcuni uomini erano appena stati sulla Luna, e molti altri sicuramente a Woodstock.
Di lì a pochi anni il mondo cambiò veramente ma non per merito della scienza, né dello spettacolo, bensì per effetto della guerra del petrolio.
Gli anni del boom economico, tanto grande quanto falso, erano tristemente finiti e imprigionati nelle domeniche vietate alla circolazione degli automezzi, alla chiusura anticipata dei cinema e delle trasmissioni televisive, e al risparmio energetico generalizzato.

Anche i modellini cambiarono e divennero più semplici, più giocattolosi si dice oggi, me ne resi conto guardando quelli che oggi sono gli attuali, agognati, obsoleti e che, fortunatamente, erano ancora tra i miei compagni di giochi preferiti.
Non poteva essere diversamente essendo nato figlio di un meccanico che mi aveva, evidentemente, passato geni automobilistici che avevano preso il sopravvento su ogni altro interesse, fin dai miei primi giorni di vita.
Ogni aspetto che potesse avere a che fare con qualcosa che si muovesse sulla terra spinto da un propulsore, e che avanzasse sospeso su ruote o simili, era per me un attrazione irresistibile; con una netta preferenza tuttavia per le automobili e le motociclette. Di ogni fatta e specie.

Non era come oggi che i ragazzini hanno mille giochi e molti di essi virtuali.
Io avevo le macchinine, le piste elettriche, il trenino e ben poco d'altro.
Cosa c'era di meglio che giocare con le copie quarantatrè volte più piccole delle auto che vedevo sfrecciare o sbuffare per le strade guidate dai grandi, sia stata essa una Ferrari piuttosto che una Topolino? E cosa poteva darmi più gioia che ricreare con esse le scene di ipotetiche gare, o più semplici e spettacolari incidenti, lanciando i modellini lungo il corridoio di casa o simulando manovre di parcheggio e scontri, come li chiamavo allora, per incroci passati senza rispettare la precedenza?

Con la pista elettrica, la Policar, ci giocavo appena mia madre mi permetteva di montarla, ogni volta una lotta. Nei sogni, quelli a occhi aperti, c'era la Scalextric, poi uno zio viaggiatore mi regalò una Aurora, la Policar dei bambini yanCHee; purtroppo smise di funzionare dopo poco e fu impossibile trovare i ricambi.

Il trenino, Rivarossi, era del babbo e quindi intoccabile; salvo vederlo sbuffare una domenica ogni tanto quando il Grande Vecchio attrezzava il salone con il grande tavolo 3 metri per 2 con gambe a scomparsa sul quale viaggiavano due treni in contemporanea.
Poi c'erano i giochi di contorno e fra questi i preferiti erano i soldatini che erano i miei amici dell'estate al mare, tra le dune di sabbia, le trincee, i castelli di sabbia bagnata e i Panzer che avanzavano sparando palle distruttrici; le macchinine nella sabbia si sarebbero rovinate e avrei rischiato di perderle, i soldatini di plastica, comprati a buste dal giornalaio, erano per me, sebbene affascinanti, giochi stagionali a fondo perduto; ero troppo pacifista per frequentarli tutto l'anno!

Ecco, dicevo, presi coscienza di cosa significava collezionare modellini e cominciai così a distinguere sugli scaffali della mia cameretta i modelli più “importanti” (alcuni son riuscito a distanza di decenni a ricomprarli), i Dinky Toys, i Corgi Toys, la serie M della Politoys e così via, dai più semplici modellini che cominciavano a fare capolino nei negozi e che purtroppo non avevano più interni in vellutino, sette aperture, fari strass e pneumatici in gomma ma aperture limitate, interni semplificati, fari in plastica e, cosa peggiore fra tutte, ruote fuse in un sol pezzo in plastica, spesso con disegno del cerchio orribile e uguale per modelli diversi; le tristemente famose “ruote veloci”.
Ricordo che tra le ruote veloci le uniche che ancora oggi sono bellissime a vedersi sono le Sputafuoco della Mattel-Mebetoys; ma forse perchè nascevano, si, per essere lanciate su una pista però avevano carrozzerie con tante aperture e qualità di dettagli degne di un buon die-cast di livello (erano del resto delle Mebetoys della serie A in versione bruciapista). Ero letteralmente innamorato della Ferrari Can-Am di quella serie che avevo affiancato all'altrettanto bella 512S Pininfarina; e la Miura rosso cangiante faceva parte del poker di Miura che troneggiava al centro di uno dei ripiani della libreria: EdilToys, Politoys, Mebetoys, Mattel-Mebetoys, una visione!

... nel frattempo montavo e smontavo la Policar, modificavo le slot, inventavo circuiti; fino a creare un mostro con due motori … che poi corresse meno dell'originale è un dettaglio trascurabile! ...

Poi arrivarono le grandi scale; la Politoys con le 1:25 della serie M e S, Carabo, Scarabeo, Abarth 2000 (le ho ricomprate tutte) ecc., la Martoys poi Burago, e ancora le meteore della Edison Giocattoli conosciute come Shocking Line in scala 1:20 con luci e cerchi smontabili (anche di queste ne ho ricomprata una, l'Alfa Romo 33TT3) e tanti altri marchi stranieri.
Intanto i modellini in 1:43 crescevano di numero e ad essi si affiancavano le piccole Matchbox e Majorette comprate quasi giornalmente; gli amici spendevano i pochi soldi della paghetta per la merenda o per il giornalino mentre io entravo all'emporio, così si chiamava allora il negozio che vendeva un po' di tutto, e compravo il blister della Majorette ... poi leggevo il giornalino di Paolo e davo un morso alla merenda di Fabio!
Ed iniziai con i kit, quelli in plastica della Tamiya, della Revell, della Heller e della Protar, alla quale attingevo in particolar modo per le motociclette ma della quale ricordo di essermi avventurato nel montaggio di una stupenda Ferrari 312B con particolari incredibili quali addirittura pistoni, bielle e albero motore “funzionanti”; l'avventura fu generata dall'assenza dei fogli delle istruzioni per il montaggio!!

... la Policar intanto subiva continui ritocchi e modifiche, allungamenti di tracciato, vetture nuove, tentativi di slot a trazione anteriore e altre diavolerie varie ...

Arrivarono i kit in metallo; dapprima i più semplici Solido, praticamente dei die-cast smontati da rimontare, poi i primi kit “veri” dei quali uno è ancora oggi con me, un semplice Yaxon che montai così come “scatola l'aveva fatto”, cioè senza apportare alcuna miglioria, e ce ne sarebbero volute molte, un ostico John Day, i primi kit in assoluto, fino a qualche BBR e un Tameo in tempi meno lontani.
Poi vennero le 1:18 e la Camargue della Burago fu la prima che comprai all'emporio della piazza di Ladispoli, località balneare dove passavo le vacanze estive; nella sua confezione stile scrivania con portabiglietti da visita - così era venduto il primo esemplare uscito - color oro metallizzato il modello, oggi molto ben quotato. Uno dei modelli della mia corposa collezione smarrita che son riuscito a ricomprare oggi, seppur in versione meno pregiata, tentando di recuperare parte della mia storia.
Cambiavano i tempi e con essi anche i modellini che diventavano prima più semplici e, spesso, meno curati, accattivanti e con meno aperture, poi sempre più grandi e con dettagli mai visti prima nei modelli più piccoli, anche se dall'aspetto sempre più vicino al giocattolo che non all'automodello. La costante di tutta la storia fu comunque sempre la passione originaria per i modellini in scala 1:43 che era, ed oggi nuovamente è, il centro del mio mondo collezionistico.

Arrivarono quindi tempi diversi, interessi nuovi, e poi le donne, il lavoro, i problemi, la vita adulta insomma, e tutto venne chiuso in un cassetto.
Un cassetto che purtroppo quando fu riaperto si mostrò desolatamente vuoto, o quasi. Solo pochi, meno di dieci pezzi fra i cento e cento, erano rimasti con me e nessuno dei più cari, al cuore e alla tasca.
Qualche sporadico acquisto di piccolo conto e di scarso valore ogni tanto “accadeva” ma nulla di serio e di continuo, come fossero lampi di luce nel buio, attimi di presenza di un pensiero comatoso. Poi, alcuni anni fa, complice l'inizio di una raccolta di modellini da edicola, sono rientrato nel mondo che lasciai così colpevolmente e da allora la mia passione è sbocciata nuovamente e ancor più intensa, anche perchè più consapevole.

Oggi tento di ricomporre, almeno in parte, la mia collezione smarrita e contemporaneamente ne costituisco una nuova fatta di modellini più moderni ma che abbiano un'anima, un filo che li leghi filosoficamente agli obsoleti di allora, ai quali affianco modellini che acquisto più semplicemente perchè mi piacciono, perchè sono vetture a me gradite o modellini che mi colpiscono per qualche particolarità o che ritengo abbiano una qualità superiore alla media. Comunque sia e qualunque sia il modellino, che segua o meno un filo conduttore unico, un tema principale, una collezione specifica, l'importante è che mi doni un'emozione, così come me ne donavano quelli che facevo sfrecciare lungo il corridoio della casa “dei nonni e dei nipoti”.
Perchè so che può far sorridere chi non riesce a staccarsi da terra neanche una volta nella propria vita neanche per un centimetro, chi è fermamente convinto che ogni età abbia i suoi doveri e che i giocattoli rientrano nei diritti dei soli bambini, chi è certo che confondere l'essere serio con l'essere omologato non sia atteggiamento che gli appartenga. Perchè so che molta gente non conosce l'importanza del giocattolo e altrettanta non ha il coraggio di manifestare il proprio interesse per esso.
Io non me ne vergogno e lo dichiaro, sono felice di provare ancora oggi certe sensazioni e di non volerle nascondere. Perchè sono parte della mia vita trascorsa, delle mie giornate di bambino e di ragazzo, hanno fatto lavorare il mio cervello, l'hanno mantenuto vivo, stimolato, incuriosito, hanno creato occasioni di aggregazione con altri bambini e anche, perchè no, di litigi, di gioco con i miei fratelli, di interesse comune con mio padre, di lotte continue con mia madre che non capiva quanto io ci tenessi, di scuola pratica della manualità fatta sul campo montando e smontando migliaia di pezzi, modificando e scambiando parti, inventando cose nuove, anche assurde, ma vive e piene di inventiva. Fanno tutt'ora parte del bagaglio dei miei ricordi quindi fanno parte di me come il giorno della prima comunione, il primo amore, il matrimonio, il figlio e tutte le altre gioie e i dolori della mia vita. Perchè sono in me, sono quindi parte di me.

Ecco perchè non sono solo modellini.






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Keep-all
iperautomodellante




Inserito il - 03/07/2012 : 16:15:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Keep-all Invia a Keep-all un Messaggio Privato Aggiungi Keep-all alla lista amici
Aspettavo, Alessandro, che mettessi quella foto!
Ma un pò più grande..... tanto per vedere la faccia del pilota......

Alberto






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Ubi major, minor cessat
Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI
Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi.

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brown
automodellante



Inserito il - 03/07/2012 : 16:52:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di brown Invia a brown un Messaggio Privato Aggiungi brown alla lista amici
Bellissimo il racconto di Eigi.
Mi ci ritrovo moltissimo
automobiline forever
da quelle a pedali di cui non mi rimane nemmeno una foto,
a quella di legno che si noleggiava al parco, a tempo
e si poteva pedalare liberamente in un ampissima zona,
(poi qualcuno dice perchè li chiamiamo: bei tempi. Provateci
adesso a lasciare scorazzare un bambino liberamente)
Difficile farmi scendere, dovevano prima prendermi.....
ed erano guai se la n°56 era occupata da un altro bimbo,
piuttosto aspettavo, non ne volevo altre.
La ricordo grande con il muso lungo, era un po' come una Morgan
ma più squadrata. Ci andai fino a che le ginocchia non sbattevano
contro il cruscotto (beh, forse tanto grande non era)
Intanto a casa giocavo con le Politoys in plastica (di cui mi indispettivano
i colori troppo diversi dalla realtà) Tutti diventavano potenziali piloti
per le mie macchinine lanciate nel corridoio, anche povere lumachine.
Poi quelle in metallo, le Dinky, Corgi, Mebetoys, Mercury ecc.
Ma ogni cosa abbinata alle auto, come quelle dei detersivo Tide
o dei formaggini, dovevo averle tutte. Nello stesso periodo la prima
pista Slot ad otto della Policar, poi ingrandita nel tempo.
Ricordo da piccolo, che organizzavo le gare e volevo sapere i nomi dei piloti,
ma non avendo molte informazioni, a volte finivo per scrivere sulle auto nomi
di piloti deceduti. Il mio eroe era Jim Clark, a lui sempre la macchina migliore,
correvano con Taunus, Cadillac, Mercedes, Alfa spider, 1100, qualunque
mezzo, ma era sempre una gara. Anni dopo quando Jim morì, ci rimasi
davvero malissimo, inevitabile portare le mie attenzioni al suo amico, sempre
scozzese Jackie Stewart. Da li forse, nacque la mia fissazione per tutto ciò che
è britannico e dato che mai sono cresciuto, le fisse mi sono rimaste.
I modellini hanno avuto il periodo di pausa, nell'adolescenza, quando ci si
interessa ad altre cose.... poi la scuola, il lavoro, l'inutile anno regalato allo
Stato.... e sei già adulto. Ti fai una famiglia e cominci a ricomprare le macchinine
con la scusa del bimbo, pure l'autopista 1/32 da 30 metri a 4 corsie....
e quando scopri E bay, i Forum, rivive una passione e puoi dare meglio sfogo
agli acquisti. Peccato però non sapere dove siano finite quelle Politoys.... e tante altre...

scusate ma è difficile essere brevi, quando gli anni sono tanti






  Firma di brown 
www.autoclassmagazine.com
Per chi ama le auto di ieri, oggi e domani

 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: GB  ~  Messaggi: 659  ~  Membro dal: 23/11/2006  ~  Ultima visita: 23/06/2019 Torna all'inizio della Pagina

eigi
Amministratore




Inserito il - 03/07/2012 : 17:00:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Come l'avevo messa era adatta perchè faceva più "amarcord" ... i ricordi sono lontani, a volte sbiaditi, non netti: conta spesso più l'atmosfera che regna nel contorno, e che il racconto dona a chi ascolta, che il ricordo stesso; spesso ingigantito e reso più bello di quello che in realtà è stato.


Tuttavia, quando è possibile, può esser giusto e piacevole, e anche fonte di ispirazione gioiosa, tenera e ìlare poter scrutare i ricordi nel particolare.
Quindi ti accontento: ecco in grande formato ... "il volto del pilota" ... teso nell'affrontare il mitico "Straight the Gate" (rettifilo delle saracinesche) a bordo della fiammante Ferrari 500 F2 (Giordani Indy) con cappottino ignifugo e "casco" in velluto blu con paraorecchie (ultimo grido della tecnologia e della sicurezza di allora).
Le gomme erano bianche perchè a quei tempi si strizzava l'occhio all'eleganza









 Regione Estero  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 8937  ~  Membro dal: 10/05/2007  ~  Ultima visita: 01/04/2023 Torna all'inizio della Pagina

Keep-all
iperautomodellante




Inserito il - 03/07/2012 : 18:08:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Keep-all Invia a Keep-all un Messaggio Privato Aggiungi Keep-all alla lista amici

Avevo soltanto 10 giorni di vita, quando ebbi la mia prima "auto" a quattro ruote.
Era il 1960. Probabilmente una Bertè a quattro ruote indipendenti e molleggiate, ovviamente cabriolet nel classico color blu presidenziale. Modello già all'epoca ecologico, non aveva motore, non aveva pedali, ma avevo la fortuna di essere "scarrozzato" dai miei genitori o dai miei nonni. Come le auto dell'epoca, anche la mia era particolarmente cromata e lucente, una carrozza sportiva che mi dava le giuste soddisfazioni. Non mi si vede, perchè il posto guida era particolarmente basso....



Dopo circa 7 mesi, sentii l'esigenza di cambiare. Siamo nella primavera del 1961 e la voglia di una spider era impellente. Così scelsi sempre della Bertè (forse perchè ricordava il mio nome) il modello monoposto spider, a quattro ruote indipendenti e molto accessoriata: aveva cinture di sicurezza, poggiapiedi e pallottoliere a palline colorate. Come giustamente fa notare Eigi, anche le mie ruote erano bianche, per dare un segno di eleganza al modello. Anche in questo caso, avevo la fortuna di essere "scarrozzato" dai miei genitori.



Un modello biposto era la carrozz...ops, l'auto di mia cuginetta, che aveva anche i parafanghi cromati.
Nella foto, vedete, come cerco di farmi spazio per mettermi alla guida......del resto donna al volante, pericolo costante!
Notate come già guidi distratta.



Ma ormai avevo quasi due anni di vita e volevo essere indipendente, anche se non riuscivo a capire come diventarlo.
Così i miei mi regalarono una spider Mercedes cabriolet rossa della Giordani (credo), proprio quella che un pò di tempo fa era in vendita ad 800 euro tondi tondi.
Un'auto vera, finalmente, ecologica, a pedali con tanto di volante, sterzo e clacson!!



Ormai nessuno mi poteva fermare!!
Alla prossima

Alberto






Modificato da - Keep-all in data 03/07/2012 18:56:10

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Keep-all
iperautomodellante




Inserito il - 03/07/2012 : 19:00:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Keep-all Invia a Keep-all un Messaggio Privato Aggiungi Keep-all alla lista amici
Grazie per avermi ingrandito la foto, Alessandro.
Bello il modellone di Ferrari, con le sue ruotone solide in gomma piena. Magari avercelo ora, intendo sempre come giocattolo!
Su Annunci Ebay viene venduto a 1800 euro!!!

Alberto






Modificato da - Keep-all in data 03/07/2012 19:11:46

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alexandro
automodellantino



Inserito il - 03/07/2012 : 19:58:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alexandro Invia a alexandro un Messaggio Privato Aggiungi alexandro alla lista amici
avevo proposto brevi racconti, supponendo delle limitazioni da parte degli amministratori, ma non avrei mai immaginato che proprio uno di loro........................................................................................................................................................!Beh! meglio così Grazie eigi ((che poi se non erro ti chiami come me)) per il tuo racconto,che sicuramente rispecchia un po la storia di tutti noi collezionisti amanti dei modellini di tutti i tempi.E allora dai ragazzi inviate i vostri post. (io sto preparando qualcosa di abbastanza simpatico)Ciao.





Modificato da - alexandro in data 03/07/2012 20:00:12

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giovanni2366
automodellante


Inserito il - 04/07/2012 : 00:08:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giovanni2366 Invia a giovanni2366 un Messaggio Privato Aggiungi giovanni2366 alla lista amici
Eigi,
hai scritto una straordinaria sintesi di sensazioni ed eventi nelle quali mi identifico non senza un certo stupore, e credo che questo valga per molti altri in questo forum.

L' essere nati o, quantomeno, transitati negli anni 60 accomuna molti di noi nelle radici della propria passione; non credo sia facile trasmettere ai piu' giovani il significato dei modellini di allora che hai ben descritto, ma certamente credo sia piu' che doveroso che ognuno di noi faccia il possibile per esprimere la profondita' che hanno per noi quei piccoli capolavori.

E non solo perche' appartenenti ai nostri ricordi.

Tornero' a breve con le mie realizzazioni ed elaborazioni di modelli 1/43, che ogni volta ammiro con gli stessi occhi concentrati del bimbo della foto sulla Ferrari 500.

Un saluto !









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Lancia1971
automodellandonissimo



Inserito il - 04/07/2012 : 11:47:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lancia1971 Invia a Lancia1971 un Messaggio Privato Aggiungi Lancia1971 alla lista amici
Non resisto, anche senza foto cercherò di essere breve.
Primo modellino credo fosse la Citroen DS 1/43 argento con vetrini azzurrati, in contemporanea con alcuni modellini politoys della Disney: avevo la 313 di Paperino e la limousine di zio Paperone(visti su e-bay oggi ci vuole un mutuo ma la tentazione è forte). Ricordo di li a poco una motoretta a tre ruote a batteria con comando a pulsante. Seguono la pista a due macchinine: ricordo una fosse azzurro met con la scritta Gitanes e l'altra nera con decals Sunoco, mitica ci ho giocato sino allo sfinimento e conservo un bel ricordo.
Seguirono le Polistil Fiat 128 East African safari 1/25 (distrutta) ricomprata su e-bay circa sette anni or sono in condizioni mint...e guai a chi me la tocca, la 131 polizia 1/25 in livrea azzurro/bianco (distrutta) oggi ho la versione Holiday in discrete condizioni.
Ancora: una mega Fiat Campagnola filoguidata in livrea Polizia, non so che fine abbia fatto.
Seguono, siamo alla fine degli anni '70 VW Golf e Citroen Dyane in 1/43 in plastica da montare in kit, molto semplice e approssimativo, poi Fiat Panda e Ritmo sempre 1/43 della Mattel. In 1/24 ebbi ancora la RR Silver Gosth nera, peugeot 104 con 5 aperture, Mercedes 300 SL 1/18 (stupenda), Fiat Regata 1/25 e Uno 1/24 rally (conto di ricomprarle un giorno: peugeot 104 non era niente male a parte le ruote veloci)
A metà anni '80 mi avvicinai un pò ai modellini Brumm: ebbi l'aurelia spider, l'Aprilia a gasogeno e l'alfona 1900 della Polizia.
Buio totale sino al 2003, fino al riavvicinamento alle collezioni da edicola, ma il reesto è cronaca.

Ciao a tutti.






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P.G.Models
- già BTW tuning -




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@EIGI e KEEP: fantastiche le vostre automobili!!! nel vedere le vs. foto mi è venuto un sorriso così!!! quanto avrei voluto un'auto a pedali come le vostre!! sportivissimo EIGI con la sua "tuta da corsa" - un piccolo Nuvolari!!!, elegante e raffinato KEEP alla guida della spider tedesca..
non sono un grande esperto quindi vi chiedo lumi sulla Giordani e le sue superminicar: ma i fati erano funzionanti? che modelli c'erano? i costi ai tempi (non la manutenzione) di queste automobiline?

Ciao e grazie Alexandro per aver aperto questo topic amarcord!






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eigi
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Paolo, qui trovi immagini di una Giordani come la mia, a colori però (i colori erano già stati inventati ), così potrai vedere nei particolari e capire come potevamo godere come ricci
http://annunci.ebay.it/annunci/altr...ani/29643963

I fari e il clacson erano funzionanti.
Riguardo al prezzo non so dirti con esattezza ma conoscendo le possibilità della mia famiglia e aggiungendo il fatto che fossero allora giocattoli "normali" non credo che avessero costi elevati: un regalo di Natale medio per un bambino di 6 anni appassionato di macchine ... senza esagerare.
Forse l'equivalente di 2-300€ di oggi.

Leggi qui una breve storia di Giordani
http://www.comune.bologna.it/patrim...143/lang,it/
qui puoi vedere le prime auto a pedali
http://api.ning.com/files/tFzrW-52L...ALCARS39.JPG
una delle più famose e viste in giro credo sia questa
http://api.ning.com/files/8n9EDb6iF...IMG_3085.jpg
ma la sua produzione è stata vastissima ed è giunta fino ai giorni nostri.






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- già BTW tuning -




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fantastiche, assolutamente fantastiche, grazie EIGI!!
vi invidio e non poco, chissà che bello girarci con gli amichetti, pulirla, parcheggiarla..






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eigi
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E' vero Paolo, era bello ...
quando, nel 1994, regalammo a mio figlio treenne (nel senso che festeggiava tre anni non che avesse tre "N" ) una sorta di Wrangler in miniatura, una Jeep elettrica della Peg Perego (uguale a questa, ma in rosso http://www.kijiji.it/annunci/giocat...ego/22534746) rivissi (o rivivetti!? ) in parte quelle emozioni ...
a differenza della mia Indy, però, quella Jeep, malgrado non possa essere comparata alla Giordani della mia infanzia, non è andata smarrita, ma giace ben custodita in apposito spazio






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si Eigi mi ricordo quei fuoristrada elettrici ma secondo me la tua Indy come la cabrio tedesca di Keep sono un'altra cosa...quanti gradini piu' su? un paio di rampe? sono uno spettacolo!





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eigi
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Come una Politoys contro una Cararama





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Keep-all
iperautomodellante




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Tu sei EIG
Tuo figlio è 3N
E tua moglie?

Ciao Indy






  Firma di Keep-all 
Ubi major, minor cessat
Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI
Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi.

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