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Lancia1971
automodellandonissimo
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 17/03/2012 : 14:20:09
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la 33 costava oltre 3 milioni in piu'dell'arna pero' era in tutto e per tutto alfa,forse è questo il fatto che ne hanno vendute un casino.
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FastFreddy
iperautomodellante
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Inserito il - 17/03/2012 : 16:41:27
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DOV'E' LORENZ?!? Ve lo ricordate? Era un'Arna-fan scatenato! Praticamente parlava solo di quella...
| eigi ha scritto:
...e nacque la 33, di certo non bella, che era un'Alfa Romeo al 100% senza annacquamenti d'altro genere automobilistico. |
Dissento totalmente. La 33 1° serie aveva davvero una bella linea. Anzi, per i miei personalissimi gusti la trovavo più gradevole dell'Alfasud.
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 17/03/2012 : 17:51:47
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verissimo la 33 prima serie era bella anzi è gradevole pure oggi meglio della secondA SERIE che vista oggi a me fa ridere. e vi scrive un alfista convinto,badiamo bene l'alfa alfa.
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martinetto
automodellantone
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Inserito il - 17/03/2012 : 18:45:46
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Io quoto SEB e FastFreddy, la 33 era bella, anche per quello l'Arna non ha fatto successo.
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Lancia1971
automodellandonissimo
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Inserito il - 17/03/2012 : 21:16:58
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Il progetto Arna fu un maldestro tentativo di far cassa per entrambe le case: all'epoca in Italia, Nissan voleva dire Patrol e l'Alfa, gestita dall'IRI, non aveva fondi. Lo scarso appeal, la poca differenza di prezzo rispetto ad una 33 1.3 e non ultimo presentare agli Alfisti, coccolati dalle Alfette, Giuliette e ci metto pure la 6, un mix con la Casa nipponica, fece il resto. L'Alfasud arrugginiva perchè fatta con acciai russi di qualità scadente, ma la concorrenza di allora non era da meno. Probabilmente la Cherry o Pulsar che dir si voglia nata anni dopo beneficiava già di trattamenti anticorrosione che ai tempi della Sud non esistevano. Non la ritengo un bidone di auto, l'Arna aveva una parte meccanica e l'eccellente 1,2 dell'Alfasud che regalava un certo piacere di guida, la ritengo un mezzo passo falso per fortuna compensato dal successo degli altri modelli, infatti venne messa presto in pensione sotto la gestione FIAT.
Piccolo OT: Duna e Multipla sono due casi un pò diversi: col primo si voleva ampliare la gamma con una versione a 3 volumi e SW forti dell'enorme successo della Uno, ma con poco successo perchè ironia sul modello a parte,la 4 porte aveva una linea poco armoniosa. La Multipla non era bella ed era afflitta da problemi di affidabilità...ma 12 a listino c'è stata. Forse qualcosa di buono ce l'aveva...
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CiccioBumBum
automodellantone
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Inserito il - 17/03/2012 : 21:39:44
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Vabbè che non la voleva nessuno... ma 28 anni mai immatricolata mi pare tantino eh? http://www.subito.it/auto/alfa-rome...35234453.htm
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Lancia1971
automodellandonissimo
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Inserito il - 17/03/2012 : 21:48:32
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Questa si è un'auto d'epoca in conizioni "pari al nuovo"
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 17/03/2012 : 22:40:23
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lo stesso ha una 33 e una alfetta unificata in vendita
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458italia
automodellante
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Led
automodellante
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Inserito il - 27/03/2012 : 12:18:40
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Si, per carità, aveva molti contenuti buoni come i motori, ma personalmente era proprio brutta, sgraziata nella linea...
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Lancia1971
automodellandonissimo
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Inserito il - 01/02/2013 : 14:23:59
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Ricordo che quest'anno compie 30 anni. Colgo l'occasione per un dossier sulla sua breve vita commerciale:
L'Arna debutta al pubblico in occasione del Salone di Francoforte del 1983: è in pratica una Nissan Cherry, berlina a due volumi con 3 o 5 porte, con meccanica dell'Alfasud e brand Alfa Romeo.
La genesi: l'idea dell'Arna nasce dal tentativo di ampliamento della gamma Alfa verso il basso (oggi chiamato enrty level) offrendo un nuovo modello senza esorbitanti costi nella realizazione e successiva produzione. La soluzione? Una joint venture con un'altra casa automobilistica: la Nissan. La base di partenza, come sopra accennato è la Nissan Cherry, berlina a trazione anteriore con motore trasversale, sconosciuta in Europa causa i limiti d'importazione delle vetture dal Giappone che non potevano superare le 2200 unità annue. In poche settimane, siamo nel 1979, la squadra dell'ingeger Domenico Chirico ha pronti i disegni; i colleghi nipponici mostrano loro il progetto "YK", la Cherry di partenza", perfettamente compatibile con la meccanica Alfasud, più aerodinamica del progetto precedente "N10". La nuova auto avrebbe avuto una linea indita (per un'Alfa) ma sopratutto sarebbe stata un ottima pubblicità per Nissan nei mercati europei (i modelli venduti oltralpe vennero rimarchiati Nissan e denominati "Cherry Europe". Dietro uno scetticismo palesemente dichiarato dall'allora direttore generale Nissan, ma che comunque sempre secondo lui avrebbe permesso di familiarizzare coi loro prodotti, nel 1980 si costituisce l'Arna S.p.A. (Alfa Romeo Nissan Autoveicoli). Tale accordo preoccupa FIAT che avvia una campagna contro il Giappone: le testate di settore, parlano di "Alfa gialle". Il nuovo prodotto sarà 20% Nissan e 80% Alfa: la Casa del Biscione riprogetta il pianale anteriore, il vano motore con nuovi punti di ancoraggio del motore boxer (con l'aggiunta di una traversa di rinforzo e sostegno del supporto centrale) e nuovi punti di attacco delle sospensioni alla scocca e tutto il resto. La rimanente parte dei lamierati, le sospensioni posteriori, l'impianto frenante posteriore a tamburi, la plancia, la struttura dei sedili, la strumentazione e altri accessori interni è Nissan. L'Arna, esternamente, si distingueva dalla Cherry per i diversi gruppi ottici anteriori e posteriori, la mascherina, i paraurti e i cerchi da 13". Alla fine del 1982, inizia la produzione dei primi esemplari preserie della vettura nello stabilimento di Pianodardine in località Pratola Serra (AV): lì si eseguono l'assemblaggio delle lamiere provenienti dal Giappone, la seleria e la preparazione dell'impianto elettrico. Il tutto viene spostato ad una cinquantina di km (stabilimento di Pomigliano d'Arco) per l'assemblaggio della parte meccanica, degli interni, la verniciatura e il collaudo finale.
Il debutto:
-Arna 1.2L 3 porte -Arna 1.2SL 5 porte
Entrambe montavano il boxer da 1186cc da 63CV, carburatore monocorpo, cambio a cinque marce montato trasversalmente, il tutto di derivazione Alfasud. Freni a disco anteriori montati sulle ruote (come la neonata Alfa33) All'interno, pedaliera, cambio, volante e piantone sempre Alfasud e un efficiente impianto di ventilazione a 4 velocita con sistema di ricircolo (prima Alfa a montarlo). All'esterno, la 5 porte aveva le cornici dei finestrini color nero. La gamma colori era quella di Alfasud e Alfa33.
Nel 1984, al Salone di Ginevra, si aggiunge la sportiva Ti: 1351cc, carburatore doppio corpo 86CV di potenza. Disponibile solo a 3 porte e nei colori bianco, grigio metallizzato e nero. Riconoscibile dagli spoiler anteriore e posteriore. A richiesta il tetto apribile, ruote in lega con pneumatici maggiorati. Alla strumentazione, viene aggiunto il contagiri, sedili più sportivi rivestiti in tessuto nero e verde. Alla fine dell'anno, un lieve restyling interessa tutta la gamma. Esterno: le cornici dei finestrini della SL passano dal nero alla tinta vettura, le targhette identificative riportano pure la cilindrata. Interno: nuovo disegno del rivestimento sedili (tranne Ti), plastiche di rivestimento, retrovisore incluso, diventano nere. Meccanica: con un nuovo carburatore doppio corpo, acquistano 5 CV in più (tranne Ti).
Esce dai listini nel 1987 dopo solo 50000 esemplari prodotti (di cui 5489 a tre porte).
Meccanica eccellente, ma linea per niente Alfa (e non poteva essere altrimenti). A nulla valsero gli slogan "Arna rende più Alfa la vita" o il più celebre "Arna e sei subito Alfista".
Curiosità: ricercatissimo il pupazzo Arnaldo, gadget inventato per i figli dei potenziali clienti.
Fonte: Ruoteclassiche.
Nei media: Pizza Connection (1985), Michele Placido usa una 1.2SL '83 bordeaux pastello.
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Modificato da - Lancia1971 in data 01/02/2013 17:04:46 |
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cop
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Inserito il - 01/02/2013 : 15:37:03
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Per venire al mio "ambito", ricordo che l'Arna, in divisa, fu snobbata da tutti i corpi di polizia e di emergenza dello Stato, tranne come auto civetta. Gli fu preferita la 33, percepita come unica erede dell'Alfasud.
In compenso fu usata ampiamente dai vigili urbani di tante città, sopratutto Roma e Milano...
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lupoalberto
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Inserito il - 01/02/2013 : 17:44:28
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noi l'arna l'abbiamo avuta e siamo diventati alfisti! Il suo problema principale erano le salite, dissero che era perché il motore 1.2 non era adeguato alla carrozzeria, comunque molto robusta, una volta ci tampono' una prisma o thema, solo una leggera foppa sotto il paraurti per l'arna, maggiore il danno per la lancia... Venne sostituita da una 75 2.0 twin spark, tutta un'altra cosa, le parole di mia mamma la prima volta che la uso' dopo l'arna: "appena acceleri ti scappa fuori dalle mani..."
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Modificato da - lupoalberto in data 01/02/2013 17:54:14 |
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giovanni
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Inserito il - 01/02/2013 : 18:20:55
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| cop ha scritto:
Per venire al mio "ambito", ricordo che l'Arna, in divisa, fu snobbata da tutti i corpi di polizia e di emergenza dello Stato, tranne come auto civetta. Gli fu preferita la 33, percepita come unica erede dell'Alfasud.
In compenso fu usata ampiamente dai vigili urbani di tante città, sopratutto Roma e Milano...
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giovanni
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