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Nella mia un po' sconclusionata e non univoca raccolta non volevo farmi mancare un esemplare di un marchio che ormai scomparso dal mercato automobilistico ne ha affiancato alla fine uno che è tuttora in auge... Un' ampia perifrasi per definire la Panhard e la sua parabola discendente all'interno della Citroen...
Il modellino (Solido/edicola) vuol riprodurre la PL17 nella sua versione meno "utilitaria": la cabriolet. Il modello ha fattezze e finiture ovviamente economiche, ma si distingue per la particolarità del soggetto. Comunque non si ravvisano difetti di verniciatura od assemblaggio, le varie cromature hanno un aspetto non proprio fine, ma non sono nemmeno grossolane nella loro applicazione. Buono l'insieme cerchione -pneumatico con le opulente coppe a specchio. Tre sole aperture con il baule posteriore diviso dallo stampo ma non utilizzabile. Fregi in tampografia e coperchio del serbatoio appena accennato. Gruppi ottici posteriori con i soliti piolini di fissaggio, molto meno evidenti comunque negli anteriori. Interni evidentemente al risparmio, ma comunque sufficienti se non altro per la tinta differente tra rivestimenti e plancia. Strumentazione in decal e qualche tocco di colore la rendono un po' meno povera. Vano motore reso sufficientemente -mi chiedo quanto fosse pesante nella realtà il coperchio del cofano dato che si sollevavano anche i fari e i parafanghi!- In definitiva strappa la sufficienza, benevola, visto la mia simpatia verso il modello reale.
Oh, ces voitures françaises!! Tujours fascinant, toujours magnifique..... Comme une femme élégante, sont toujours admiré discrètement mais intensément.
(Se il francese non è corretto, non è colpa mia! )
Alberto
Firma di Keep-all
Ubi major, minor cessat Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi.
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Un po' di sano "amarcord" con una Bburago italiana, di nome e di fatto: l'Alfa Romeo 8C 2300. Ho provato a ricercarne notizie reali e se non ho preso un abbaglio dovrebbe trattarsi di quella che corse la Mille Miglia nel 1935 con equipaggio Tadini-Chiari (93). Anche se in quel caso era una 8C 2600.
Il modello nel suo standard di giocattolo è fatto bene. Buona la verniciatura e l'assemblaggio. Pneumatici scolpiti e marchio in rilievo, i cerchi ovviamente presentano raggi in plastica di elementare realizzazione. Buona la resa del cofano motore apribile da entrambe le parti dopo aver sollevato i ganci, griglia radiatore ovviamente "cieca". Fari senza "piolini" e parafanghi plastici. Sterzo ben funzionante e leggero. La strumentazione molto semplificata è adesiva, gli interni sono in plastica rigida. Accettandolo benevolmente nella sua semplicità è un buon modello che aggiungo con piacere alla mia raccolta.
Molto bello, anche se non è il mio genere, quando si tratta di una BBURAGO dei tempi d'oro la definizione BELLA diviene quasi scontata. Peccato sempre per la strumentazione adesiva.
Firma di Only_1.18
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Panhard Panhard... Bellissima. E' stata, anzi sono state le ultime macchine di mio padre che ne aveva un culto... specie la vesione "Tigre"... pe me un mae di ricordi (non tutti bellissimi purtroppo), compreso il profumo del suo inteno... fotograferò le mie per dividerle con voi :-) http://www.automodellando.it/forum/...PIC_ID=19767
Modificato da - mgmidget in data 22/10/2012 20:59:22
Firma di mgmidget
Sandro
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Ultima visita: 21/01/2023
@ Only_1.18: Credo che le Burago siano inconfondibilmente Burago proprio per le loro caratteristiche "economiche", ma di fascino.
@ mgmidget: mi fa piacere averti dato un ulteriore spunto per mostrarci altri affascinanti esemplari della tua collezione!
Cambiamo decisamente epoca e stile, in Baviera scopriamo questa sportiva di razza che mantiene intatta la sua "cattiveria" nonostante abbia quasi 35 anni. La BMW M1 (Norev HQ). Nel consueto -da me preferito- "packaging" stile AutoArt il modello si presenta accurato e solido nella sua struttura. Verniciatura senza difetti -anche se non capisco perchè venga definita metallizzata!- in arancione. Cerchi mi pare fedeli agli originali nel disegno, pneumatici con scolpitura. I gruppi ottici di buona fattura sono a scomparsa con relativa levetta per il loro azionamento, molto ben riusciti a mio parere quelli posteriori. Targa fittizia, ma associabile alla cittadina di Erftkreis. Sempre soffermandoci all'esterno: bene le prese d'aria sul cofano, cieche invece le anteriori. Ancora bene quelle sulla cornice esterna dei finestrini posteriori, non dipinte, ma nello spessore della finitura applicata. Lo stesso dicasi per quelle sopra il cofano motore. Un po' discutibile l'antenna: diametro eccessivo. I marchi sono applicati in tampografia, tranne quello anteriore. Gli interni sono spartani anche nei materiali: plastica rigida, "velluto" invece nella zona inferiore, il medesimo che troveremo nel porta bagagli -eufemismo- posteriore. La strumentazione è solamente applicata al cruscotto, comunque in modo preciso. Invisibili -per fortuna- gli attacchi delle portiere. Il cofano anteriore simula all'interno il radiatore ed altri serbatoi di supporto agli organi meccanici, reso in modo sufficiente. Quello posteriore fa scorgere il propulsore centrale, un po' "mortificato" e senza note di colore che ne facciano risaltare la presenza, presente altresì l'asta reggicofano. In definitiva un buon modello, che consiglio agli appassionati della Casa bavarese... Pur non raggiungendo livelli d'eccellenza, non sfigura rispetto ad altri esemplari più ricercati -e costosi-. Infine vorrei aggiungere altri dati -da assumere in via indicativa- concernenti la fedeltà delle misure del modello, tra parentesi quelli riferibili al reale.
Lunghezza: mm 4356 (4346) Larghezza: mm 1854 (1820) Altezza: mm 1180 (1140) Passo: mm 2556 (2560)
Veramente buona la M1: bei dettagli e buona qualità complessiva; ottimi anche i cerchi. Peccato per il colore che secondo me è un po' pesante su un'auto del genere.
@lalolollo: le Alfa son sempre le Alfa, nei miei 1/18 sono numerose!
@Martinetto: la M1 in rosso non potevo vederla, bianco mi pareva un taxi, il grigio lo scarto in partenza su ogni auto... L'arancione mi è sembrato il più consono visti i sopracitati presupposti.
Rimaniamo tra i Teutoni per la rappresentazione di un'auto molto popolare negli anni '70 e secondo me ingiustamente vituperata ed oggetto di riti anti jella al solo suo appalesarsi... Io vi ho avvertito, per cui... Non parliamo della "semplice" Prinz NSU, ma della sua versione sportiva: la TT. (Revell per Audi Tradition Collection 1/18). Il modello mi piace parecchio, di solito si trova in arancio, credo che in rosso sia meno comune -forse perchè si tratta di un promozionale Audi?-... Se volete farvi una risata guardate dove l'ho acquistata e a che prezzo: http://hekorsa-shop.de/NSU/NSU-TT-1...5ca681e70cc3 Ottimo aspetto, verniciatura densa e brillante senza esser "caramellosa", assemblaggio senza particolari sconnessi, cromature in rilievo di stampo e tampografate, così come le targhette identificative. Buoni i gruppi ottici senza gli odiati "piolini", i tergi sono sufficientemente curati con telaio cromati e spazzole in nero. Targa da autosalone, senza identificativo alcuno. Pregevoli le gemme laterali incastonate nello stampo. Peccato per le tre sole aperture. Cerchi e pneumatici ben assortiti. Gli interni sono economici in plastica nera, strumentazione adesiva, buone le cerniere a scomparsa delle portiere, i pannelli delle medesime hanno le maniglie solo decorate e non applicate. Ottimo lo sterzo, ma assenti le sospensioni. Vano motore poco visibile a causa dello scarso angolo d'aperture del medesimo, comunque non appare esaltante, per quanto sia abbastanza dettagliato. In conclusione son ben contento di averlo tra gli esemplari rappresentativi di un'epoca prossima, ma ormai tramontata.
Aggiungo le corrispondenze tra auto reale e modello:
Lunghezza (reale): 3793 mm - Modello: 3852 Larghezza (reale): 1490 mm - Modello: 1566 Altezza (reale): 1364 mm - Modello: 1314 Passo (reale): 2250 mm - Modello: 2250
@Peppecar: ti ringrazio! Ho cercato di conferire una certa uniformità nella descrizione dei modelli, creando una sorta di "scheda", ben lungi dall'esser precisa o fonte di inedite notizie, vuole esser solo uno spunto appena accennato di collegamento tra la replica ed il modello reale... Visto che la mia raccolta è quanto di più "diversamente tematico" esista, almeno dò una parvenza d'ordine nell'esposizione!
@Only_1.18: ottima osservazione! I cerchi abbastanza fedeli nel disegno, sono invece 1-2 pollici più piccoli rispetto al reale.
Di quà e di là dal Reno: rieccoci in Francia con un modello d'antan... Il Citroen C4... "Il" e non "la", poichè si tratta di un veicolo commerciale e non la più diffusa berlina della casa del "double chevron"... Realizzato da Solido, ne ho preferito la versione non pubblicitaria per darne una connotazione più comune e forse più diffusa all'epoca. Il modello rispetta gli standard Solido, economicità nei particolari, ma un buon aspetto d'insieme. Buona la verniciatura della scocca che nella parte superiore del cassone è costituita da una copertura plastica la quale non denota eccessive differenze di tonalità. Semplice, ma ben realizzato il complesso pneumatico-cerchione con battistrada scolpito, anche se di aspetto molto poco "gommoso"... Assenti le sospensioni. Fuori scala il portapacchi superiore, andava realizzato con un diametro assolutamente minore. Le aperture sono 5 (quelle posteriori a battente), il vano motore apribile solo a sinistra lascia intravedere il propulsore reso senza infamia e senza lode. La griglia radiatore è ovviamente in un solo blocco di plastica nera. Passando agli interni: considerate che si tratta di un furgone, che siamo negli anni '30, che è realizzato con criteri "low-cost"... E quindi... Concludendo siamo di fronte ad un modello adatto solo ad estimatori del genere o del marchio (Citroen in questo caso)...
Sempre interessanti i tuoi acquisti. Spendo due parole su quelli che mi stuzzicano di più.
La NSU TT della Revell è sicuramente molto simpatica. Il livello qualitativo di questo Revell mi sembra discreto. Dalla tua ottima analisi delle dimensioni, noto che siano un po' abbondanti.
Molto carina pure la PL17, uno dei miei primi acquisti modellistici in scala 1/18. Una riproduzione molto simpatica e di buon livello in relazione al prezzo.
La Golf GTI Norev è un modello che mi tenta molto. Io sono da tempo alla ricerca del Solido di colore rosso, ma si trova a prezzi troppo alti ed un modello soggetto a Metal Fatigue. Il bianco non mi piace molto sulla GTI ma me lo farò piacere....Gius, questo Norev ha qualche finitura in più rispetto al Solido oppure è identico in tutto e per tutto?
Anche la M1 mi piace molto e devo dire che l'arancio le sta a pennello. Io l'ho presa rossa da Modellissimo ma mi sa che ho sbagliato a non aspettare l'arancio.
Firma di giomboLancia
LANCIA 4EVER!! Lambda, Flaminia, Aurelia, Flavia, Fulvia, Montecarlo, Stratos, Delta, Thema... 1907 - in corso.... oltre 100 anni di bellezza ed eleganza
Rispondo con colpevole ritardo, causa anche questo maledetto router che non vuole saperne di funzionare decentemente!
@Francesco (Only_1.18)... Il mio era un gioco di parole sui modelli "Solido" che di solido a volte hanno poco visto che si sbriciolano per il metal fatigue...
@Giacomo: ringraziandoti sempre per la tua visita e i tuoi commenti, la Golf GTI pur essendo un derivato Solido (aridaje!) presenta una finitura più attenta anche rispetto ai Norev, per cui visto anche il suo prezzo, vale la pena rischiare!
Torniamo ai modelli: un bel salto sino in Australia, sia per la riproduzione che per il produttore (Holden Commodore/Biante). L'ho preso con scetticismo, non conoscevo Biante e avrei preferito la versione Opel, ma essendo curioso ho ceduto e ho tentato la sorte. Devo dire che mi è andata molto, molto bene! Il modello rende più dal vero che in foto: veramente ben realizzato (tralascio sempre la fedeltà all'originale, perchè non ho proprio l'occhio esperto)... Verniciatura ottima, lucida e densa senza esser "caramellosa", finiture e cromature sottili e ben applicate. Belli i cerchi, pneumatici di buon livello, presenti le sospensioni. Assemblaggio senza pecche con ottimi accoppiamenti dei pezzi, portiere e cofani si aprono e chiudono a filo e senza incertezze. Buoni i gruppi ottici senza i fastidiosi "pins". Sottili e dettagliati i tergi anche se in plastica, buono il lunotto termico, con le resistenze adeguatamente sottili. Il tappo carburante è in plastica e applicato sullo stampo, ma non è apribile. Gli interni sono resi adeguatamente: buona la strumentazione, belli i sedili che simulano bene l'alcantara e la moquette al pavimento, presenti le cinture di sicurezza anche posteriormente, rese bene le tasche posteriori dei sedili con un "gioco" dello stampo. Il baule è foderato con un "velluto" più spesso e di differente colore (nero), il cofano motore è degno di menzione: particolareggiato, con numerose targhette identificative. Bello anche il fondino con una particolarità: l'albero motore gira col movimento delle ruote. In definitiva un ottimo modello che rende al pari di un AutoArt...
Oggi il router si è svegliato con la voglia di funzionare, per cui ne approfitto! E rieccomi con una piccola francese: la Renault R4 della Solido. Modello molto noto anche in scala, non eccelle se non per il soggetto reale che ha popolato le nostre strade per decenni, costituendo parte integrante -insieme ad altre auto "d'antologia"- dei panorami quotidiani del nostro vissuto. Tristemente nota anche storicamente per aver accolto il corpo dell'On. Moro dopo il suo assassinio. Il modello in sè è di modesta fattura, verniciatura non impeccabile, finiture molto economiche, il mio esemplare per fortuna presenta in modo appena accennato quel fastidioso divaricamento delle ruote posteriori, tipico anche del clone Norev "Parisienne"... Per il resto va accettata così com'è, attendendo -credo invano- delle versioni più "lussuose", magari di serie successive.
Rimaniamo in ambito low-cost, ma ci spostiamo Oltreoceano. In fondo la mia prima raccolta di auto americane ha lasciato il segno e ogni tanto si risveglia il desiderio di qualche modello "esotico", soprattutto se offerto a prezzi di realizzo. Il che, come si sa, va a scapito della qualità, ma rifacendomi al motto: "chi si contenta, gode", mi diletto ugualmente! Dalla SunStar con furore la Ford Falcon Futura (1/18). Non presenta particolari insufficienze, la verniciatura, l'assemblaggio sono dignitosi. Le applicazioni cromate appaiono a volte un poco "pesanti" e giocattolose. Le ruote mi appaiono un po' piccole rispetto alla stazza del veicolo, o quantomeno è l'impressione che si ha osservando l'avantreno che si "perde" nel parafango anteriore. Quattro aperture, decenti le portiere, senza bracci spropositati, meno i bauli, con cerniere da boccaporto navale... Il frontale mi ha creato un "deja vù"... In effetti assomiglia a quello dell'Opel Rekord "A", tra l'altro coeva. Gli interni non sono male, le cromature in fondo rispecchiano l'opulenza USA, il pavimento come sempre in simil-velluto. Buono il vano motore con vari particolari in più stampi. In definitiva un buon modello al costo di un "edicoloso"...