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Mauro55
automodellante
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Inserito il - 14/05/2020 : 21:33:30
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Ciao a tutti, se avete letto qualcuno dei miei interventi saprete che prediligo i modelli obsoleti però in qualche occasione acquisto anche dei modelli da edicola che mi interessano particolarmente.
Ho aperto questa discussione per sentire voi, che siete più esperti in questo settore, che cosa ne pensate su quanto vado a dirvi.
In passato i modelli non avevano le pretese di fedeltà di oggi, infatti spesso gli stampisti si basavano magari soltanto su qualche foto e puntavano semmai sulla giocabilità implementando vari particolari appetibili per i bambini come aperture varie ecc.
Oggigiorno invece i produttori presentano i loro modelli come fedeli riproduzioni di quelli reali, cosa che non mi sembra molto vera anche seguendo le vostre esperte discussioni sugli errori riscontrati.
Il bello è che tali modelli attuali sono soltanto dei gusci ben decorati grazie alle moderne tecniche di colorazione e tampografia per cui l'unica cosa che si pretenderebbe sarebbe almeno la correttezza nelle forme e proporzioni.
Non capisco infatti come sia possibile produrre modelli così approssimativi avendo oggi a disposizione ricca documentazione fotografica, disegni tecnici, Autocad, scanner 3D, e spesso auto reali in mano a collezionisti o musei.
Voi che ne pensate?
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Martino
iperautomodellante
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Inserito il - 14/05/2020 : 22:47:19
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Che qualche volta, proprio basandoci sulle tue considerazioni, e cioè come è possibile sbagliare i modellini con le tecniche di oggi. Bene, vuoi per non modificare stampi costosissimi per piccoli dettagli tipo i vetrini sul cofano della 250 Interim, lo stampo lo prevede ed i produttori lo mettono su tutte, ma proprio tutte le 250 anche se non era previsto pur di non lasciare la fessura aperta e appunto non modificare lo stampo. Altre volte non si capisce proprio perché lo sbagliano in quanto basterebbe rappresentare il modellino per un campionato anziché un altro e qui gli esempi non mancano, altre volte il sospetto è che l’errore sia voluto per non disturbare questo o quell’altro produttore di articoli da gioielleria altre volte per non pagare royalty costose manca questo o quell’altro sponsor e qui mi fermo perché la lista sarebbe lunga. Ma mi viene in mente una nota rivista di modellismo auto che presenta o pubblicizza solo modellini di alta o altissima gamma, manco se noi modellisti fossimo tutti dei nababbi...... Boh .......un motivo ci sarà........
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Modificato da - Martino in data 14/05/2020 22:48:03 |
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Zio |
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Albe89
automodellandonissimo
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Inserito il - 14/05/2020 : 23:27:48
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Quasi certamente è come dice Martino, non è questione di tecnologie ma è questione di budget e costo finale a cui il modellino deve essere venduto. I modelli molto costosi errati ci sono ma con un percentuale decisamente minore rispetto ai modelli da edicola che in questi ultimi anni rimangono confinati li (eccenzion fatta per alcuni BBurago). Una volta un produttore riusciva a spartire il costo dello stampo con un modello entrylevel da edicola e uno che veniva definito "da negozio" che era diciamo di costo "medio". Negli ultimi anni è completamente sparita la fascia media, costringendo i produttori a recuperare tutto con l'edicola e quindi a ridurre i costi di produzione. Ovviamente secondo me, non ho evidenze certe di questo
E comunque è errato pensare che basti scansionare un auto in 3D e dividere il tutto per 43 o per la scala, ci sono particolari che sparirebbero e che vanno riprogettati, altri che vanno adattati per essere producibili in serie e ci si scontra poi anche con le possibilità date dagli stampi e i costi di essi (e da qui si ritorna al discorso di Martino).
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eigi
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Inserito il - 14/05/2020 : 23:44:55
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Le forme: quelle delle auto moderne non sono semplici da riprodurre, stante le innumerevoli linee che le compongono, fondendosi tra mille rivoli e spesso andando a "morire in incroci biplano" con altre che nascono a livelli diversi. Quelle vecchie sono difficoltose perchè nella stragrande maggioranza dei casi son frutto di catture da immagini e/o disegni d'epoca. Particolari e dettagli dipendono dalla produzione: generalmente, maggiore è il costo del modello migliore è la loro cura. Altro fatto è la corrispondenza al "vero storico" dei modelli d'epoca: spesso vengono presi come riferimento modelli restaurati, o "personalizzati", in epoca odierna (o comunque recente) senza curarsi di verificare se rispettano l'esattezza originaria, generando delle riproduzioni inesatte.
Considerazione generale: vecchia regola vuole che riducendo in scala un modello reale "lo si debba aggiustare", poichè rimpicciolendolo, e variandone così il rapporto con la realtà che lo circonda (che resta in scala 1:1), la percezione cambia variandone la sensazione volumetrica; non so se questa regola oggi, con la digitalizzazione delle forme, viene ancora attuata.
Comunque, rispetto ai tempi dei "toys", oggi il livello di "corrispondenza al vero" è mediamente più alto.
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 14/05/2020 : 23:49:32
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se n'è parlato miliardi di volte: è che quando si fanno collezioni le case editrici esternalizzano a società esterne di progettazione e forniscono un budget, ad esempio ti dicono ti do 50.000 euro per farmi i master di 70 modellini di resa media. Poi vedi tu come fare.
In francia la norev ha fatto tutta serie Appia e Flavia di una qualità pazzesca e porcherie come la k coupè e la thema, dipende molto dall'impegno che c'hanno messo, da come l'editore abbia accettato il prototipo , da altre parti invece si basano su fotografie errate tipo l'alfa 90 della polizia che era un prototipo e non aveva quella livrea o la foto della Tipo coi cerchi della Dedra...
In poche parole gli editori fanno gli editori hanno un budget ed appaltano... poi a seconda come vanno le vendite impongono ai prototipisti di tirare avanti...
sui diecast idem: poiché ormai si fa tutto in china tra chi crea il master e chi produce dall'altra parte del globo c'è distacco.
si salvano le case automobilistiche che forniscono da parte loro i dati della scansione e raramente oramai promozionali con aziende premium tipo norev o schuco sono fatti male...
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Martino
iperautomodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 09:31:58
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Ma questi editori comunque devono fare i conti con il rovescio della medaglia ossia, DEVONO vendere....... il rischio è, se il prodotto non piace non si vende, uno, due, tre modellini possono essere sotto media qualità, di più si rischia che Martino molla due collezioni su tre, ossia Ferrari Racing ed i Caschi degli pseudo migliori piloti di F1 (Purché il casco sia Arai ) in proporzione circa il 90 per cento della produzione e Martino si è sentito preso in giro....... Quanti Martino ci sono e decidono di piantarla lì? Questo è il rischio........Forse ora la corda è troppo tesa e se si spezza cosa succederà?
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Zio |
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Albe89
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/05/2020 : 09:40:32
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Smetteranno di fare collezioni in Edicola, tutto qui.
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Pucci
automodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 10:12:30
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Concordo al 100% con carloarezzo.
In un certo senso è proprio vero il detto: "Si stava meglio quando si stava peggio"!!!
E' una chimera, ma pensate: Un'azienda italiana, con teste, tasche, braccia e sudore nostro che i modelli, macchinine, giocattoli, gioiellini, se li ricerca, studia, realizza e va a riempire i nostri negozi.
Abbiamo ed avremmo tutto per crederci ed il risultato sarebbe ottimo senza ombra di dubbio.
Solo che non è più possibile visto che si verrebbe sbranati dagli squali appena entrati in acqua in questo mare di globalizzazione, dove ahimè non conta molto la passione o la voglia di fare, ma l'avere le tasche piene e l'idea di fondo di riempirsele ancora di più.
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Sfera
automodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 10:21:31
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Purtroppo sarà così, la qualità dei modelli dipende da quanto possono spendere per fare una qualità accettabile. Quando saranno costretti a spendere meno,smetteranno di vendere.
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vale61
iperautomodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 13:33:09
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Brumm a fatica ma per ora tiene botta e ogni tanto npropone nuovi modelli...certo che per farlo.servono persone che siano disposte a impegnarsi a fondo...molto più semplice e remunerativo vendere modellini in edicola e scaricare lo sbattimento ai cinesi o a qualche studio per i disegni.
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Modificato da - vale61 in data 15/05/2020 13:35:21 |
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Martino
iperautomodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 13:39:11
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| vale61 ha scritto:
Brumm a fatica ma per ora tiene botta e ogni tanto npropone nuovi modelli...certo che per farlo.servono persone che siano disposte a impegnarsi a fondo...molto più semplice e remunerativo vendere modellini in edicola e scaricare lo sbattimento ai cinesi o a qualche studio per i disegni.
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Tutto bello tutto giusto, ma Brumm dovrebbe rivedere la scala dei modellini, più vicina all' 1/45 che all' 1/43, tendenza che ha sempre avuto, per non parlare delle cromature che durano due giorni non di più, ci vorrebbe una buona via di mezzo che per ora non c'è........
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Zio |
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Jurij
automodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 15:01:44
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| Martino ha scritto:
| vale61 ha scritto:
Brumm a fatica ma per ora tiene botta e ogni tanto npropone nuovi modelli...certo che per farlo.servono persone che siano disposte a impegnarsi a fondo...molto più semplice e remunerativo vendere modellini in edicola e scaricare lo sbattimento ai cinesi o a qualche studio per i disegni.
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Tutto bello tutto giusto, ma Brumm dovrebbe rivedere la scala dei modellini, più vicina all' 1/45 che all' 1/43, tendenza che ha sempre avuto, per non parlare delle cromature che durano due giorni non di più, ci vorrebbe una buona via di mezzo che per ora non c'è........
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Ciao. A me dispiace solo che Brumm, dagli anni 70 in su, per quanto riguarda la F1 fa una produzione monotematica Ferrari. L'unica eccezione è la Renault 1979, che però mi risulta non acquistabile singolarmente, ma solo in confezione "duello Villeneuve Arnoux". Recentemente a Novegro ho chiesto al loro stand se ci fosse nell'aria l'idea di prendere in considerazione modelli F1 non ante 1970 di costruttori diversi da Ferrari; mi hanno risposto "No!", senza aggiungere altro... forse gli stavo antipatico... Ciao.
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Mauro55
automodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 15:39:39
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Grazie a tutti per le risposte e scusatemi se forse ho innescato una discussione che per voi è ormai cosa ritrita. Il tutto è partito ricollegandomi ad un mio post precedente sulla Ford GT40 poichè confrontando alcune foto dell'auto reale con un mio modellino ho notato delle imprecisioni che noterebbe anche un bambino; da qui le mie perplessità.
Come esempio inserisco il confronto tra una foto della Mk2 di Ken Miles ed il modellino in mio possesso. Nel confronto ho allineato i mozzi delle ruote. Valutate voi se si assomigliano! E questa è solo la fiancata ....
Mauro
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Modificato da - Mauro55 in data 15/05/2020 15:43:23 |
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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/05/2020 : 15:52:16
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A un costo più alto c'è anche lo Spark.
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Martino
iperautomodellante
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Inserito il - 15/05/2020 : 17:16:23
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| marconolasco ha scritto:
A un costo più alto c'è anche lo Spark.
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Io ho notato che tutte le mie Bang, per esempio, hanno uno pseudo motore che fa ridere, e le prese d'aria sul cofano posteriore hanno tutte ma proprio tutte una ritiro della plastica in corrispondenza del foro di estrusione, inguardabili, ma nello stesso tempo perdonabile per via degli standard dell'epoca. Le Bang a suo tempo avevano un rapporto prezzo qualità invidiabili, più belle delle Brumm ma meno costose delle altre marche più blasonate.
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Zio |
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franciazzi
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/05/2020 : 17:36:04
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Sicuramente fare un modellino molto bene costa parecchio. E la maggior parte del costo non è il materiale in sé, ma la sua forma: cioè lo studio, la progettazione e la realizzazione dello stampo: quindi diventa fondamentale la tiratura del modellino, su cui distribuire questo alto costo. I vecchi dinky sono stati tirati in centinaia di migliaia di esemplari, quindi il costo unitario dello stampo era, sostanzialmente, nullo. Adesso i modellini vanno nelle mani solo di una sparuta pattuglia di appassionati e, quando va bene, vengono tirati in poche migliaia di esemplari, e per alcuni materiali (resina) parliamo addirittura di poche centinaia di esemplari. Di fronte a questi numeri il produttore è costretto a far pagare salatissimo un lavoro fatto a regola d'arte, o a creare uno stampo al risparmio per offrire un prodotto ad un prezzo avvicinabile dai comuni mortali. Non si scappa.
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 15/05/2020 : 20:02:01
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| Albe89 ha scritto:
Smetteranno di fare collezioni in Edicola, tutto qui.
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per l'Italia sicuro.. non esistono più le edicole... stanno chiudendo tutte....
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 15/05/2020 : 20:07:25
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| Pucci ha scritto:
Concordo al 100% con carloarezzo.
In un certo senso è proprio vero il detto: "Si stava meglio quando si stava peggio"!!!
E' una chimera, ma pensate: Un'azienda italiana, con teste, tasche, braccia e sudore nostro che i modelli, macchinine, giocattoli, gioiellini, se li ricerca, studia, realizza e va a riempire i nostri negozi.
Abbiamo ed avremmo tutto per crederci ed il risultato sarebbe ottimo senza ombra di dubbio.
Solo che non è più possibile visto che si verrebbe sbranati dagli squali appena entrati in acqua in questo mare di globalizzazione, dove ahimè non conta molto la passione o la voglia di fare, ma l'avere le tasche piene e l'idea di fondo di riempirsele ancora di più.
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Con i modelli francesi il livello era più alto perché partivano da Norev e Solido da negozio e quelle uscite in edicola avevano un ottimo stampo. erano solo meno pitturate per non fare concorrenza ai modelli da negozio che con 2 tampografie in più li facevano pagare tre volte. E i dati delle misurazioni le passava la casa. In effetti le norev con i promozionali di auto francesi non ha mai sbagliato.
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raffa007
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/05/2020 : 20:50:12
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| Carloarezzo ha scritto:
| Albe89 ha scritto:
Smetteranno di fare collezioni in Edicola, tutto qui.
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per l'Italia sicuro.. non esistono più le edicole... stanno chiudendo tutte....
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Per ora c'è purtroppo più pericolo che chiudano bar, ristoranti e pizzerie, il mio edicolante ancora tiene (in un momento come questo).
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Carloarezzo
automodellantone
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Inserito il - 15/05/2020 : 20:59:29
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| raffa007 ha scritto:
| Carloarezzo ha scritto:
| Albe89 ha scritto:
Smetteranno di fare collezioni in Edicola, tutto qui.
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per l'Italia sicuro.. non esistono più le edicole... stanno chiudendo tutte....
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Per ora c'è purtroppo più pericolo che chiudano bar, ristoranti e pizzerie, il mio edicolante ancora tiene (in un momento come questo).
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si ma all fine sottoscriveranno sempre abbonamenti via web....
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312 T
automodellandonissimo
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Inserito il - 16/05/2020 : 12:31:53
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Ciao Jurij. Perdonami, ma la Renault del duello con Villeneuve, contenuta nel cofanetto Brumm, è Spark. In secondo luogo è vero che la produzione Brumm F1 dal '70 in poi è solo Ferrari, ma si è sempre rivolta (nata come sai producendo modelli di carrozze) alle auto non solo d'epoca ma proprio antiche, iniziando dai primissimi anni 80 con le monoposto Grand Prix pre F1 (Auto Union, Mercedes, Bugatti, Talbot Lago) più le F1 anni 50/60 Ferrari (inizialmente anche con numeri di gara a caso), Alfa, Vanwall, BRM, Lotus. E' proprio nel suo DNA. Ovviamente in 40 hanno potuto poi diversificare, correggere livree e rivolgersi a vetture sempre meno datate. Ma il problema maggiore di Brumm per me è che ha sempre prodotto e produce con lo stesso stampo versioni ed addirittura vetture diverse: es. Alfa 159 per 158 e 159; Vanwall '57 per quelle del '57 e '58 (tra le due annate cambiava almeno l'uscita dello scarico dal cofano); 312 F1 '67 con le pinnette anteriori proprie delle versioni '68 con alettone (e roll-bar squadrato anche per quelle del '69), 512 F1 '64 uguale a quella del '65, 126 C '81 tutte con ala biplano e via dicendo. Non parliamo poi delle altre categorie: Alfa 8C 2300 spacciate per 6C 1750 (e sorvolo sui parabrezza), 8C 2900 B Mille Miglia con coda corta, Porsche 550 Mille Miglia e Carrera '54 con le parti posteriori sbagliate (vedere posizione delle griglie); 250 Testa Rossa 1960 con parabrezza '59 ecc. E' vero che ci sono gli aggiornamenti, migliorando magari i particolari ed i colori, ma gli errori restano. Intendiamoci, sono molto grato ed affezionato a Brumm che ha rappresentato per me (come penso per molti della mia generazione) i primi modelli 1:43 da collezione e mi ha fatto innamorare delle vetture d'epoca, certo più economici rispetto ad altre marche (contendo sicuramente i costi), ma quante fregature, delusioni e rinunce quando poi crescendo ho potuto documentarmi, più smaliziato, su quanto posseduto od in lista (questo senza nulla togliere ai modelli ben fatti). Ciao.
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Modificato da - 312 T in data 16/05/2020 14:12:34 |
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