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gt79
iperautomodellante
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 Inserito il - 13/02/2014 : 20:43:02
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Domani, una sera di dieci anni fa, era la sera di San Valentino.
Mentre tutti noi festeggiavamo la festa dell'amore, un campione, un vero campione, ma anche un uomo, che solo sei anni prima ci aveva fatto sognare, un piccolo grande campione di Cesenatico che solo sei anni prima aveva riportato la vittoria del Giro e del Tour in un solo anno all'Italia, un ciclista che, quando scattava, faceva il vuoto intorno a se, moriva solo come un cane, in circostanze misteriose mai chiarite.
Un uomo che inquisito da sette procure, sette, tutte quante a voler dimostrare che non fosse una persona pulita, un vero campione, mentre il mondo festeggiava l'"astro nascente" Robocop-Armstrong, che mostrerà dopo anni la sua vera faccia di "ciclista" costruito in laboratorio.
Sto parlando di Marco Pantani.
Se solo dieci anni fa, e anche prima, tutti quelli che decisero di "sparare sentenze" su Marco, avessero solo riflettuto un attimo prima di aprire bocca, oggi Marco, probabilmente, sarebbe ancora con noi.
Mi piace ricordarlo così, in questa foto, con il mitico Adriano De Zan:
Perchè l'accoppiata DeZan-Pantani era una accoppiata vincente: Alzi la mano chi, quando sentiva alla radio la voce del mitico Adriano "Ecco.... Scatta... Scatta Pantani... è partito Pantani" non provava un brivido lungo la schiena, e correva subito ad accendere la Tv, per assistere ad una vera libidine, una Tappa con, come protagonista, lo scatto di Marco Pantani.
Ciao Marco, riposa in pace...
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GT79 |
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rob
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 Inserito il - 13/02/2014 : 21:54:31
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Marco è una ferita sanguinante, un bravo ragazzo circondato da infami, che un po' alla volta lo hanno ucciso.
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512s
iperautomodellante
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Inserito il - 13/02/2014 : 22:05:49
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un grande campione rimasto nei cuori di tutti gli appassionati di ciclismo
Ricordo come fosse ancora ieri la sua impresa alle Duex-Alpes, una delle più epiche pagine di ciclismo...
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rob
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Inserito il - 13/02/2014 : 23:17:11
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Il problema è che da dieci anni piangiamo tutti Marco Pantani , ma la verità la canta Venditti nella canzone tradimento e perdono dedicata (anche) al Pirata: "Questo mondo coglione piange il campione quando non serve piu' "
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iperautomodellante
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Inserito il - 14/02/2014 : 09:33:46
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Al di là di delle parole di Venditti, che sono sempre vere per tutti gli uomini quando vogliono ricordare grandi uomini, io non ho mai seguito il ciclismo con la passione di uno sportivo, anche perchè è uno sport più seguito nel nord.
Ma il ricordo di Pantani l'ho sempre, nel bene e nel male, per come era tenace e volitivo in gara e per come è andata a finire male la sua vita.
Ammiro di lui come di altri grandi sportivi, come Coppi, anche lui grande scalatore, o Nuvolari, che continuava anche con l'auto in fiamme o che accelerava in curva, la determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi.
Quegli stacchi dal gruppo in salita erano qualcosa di spettacolare, "Uno su mille ce la fa" direbbe Gianni Morandi, una grande capacità di concentrazione, di forza fisica, di resistenza e di volontà!
Un esempio sportivo da seguire nello sport e nella vita. Quello staccarsi dal gruppo era come un emergere vittorioso e dare forza a se stesso, a ciò che credeva.
Il mistero invece rimane per come un carattere così volitivo potesse cedere alle risonanze dei media a tal punto da morire solo in una camera d'albergo.
E' stato come un sassolino preso dalla ruota della sua bicicletta, un intralcio divenuto insormontabile che l'ha fatto capitolare.
Spesso purtroppo è l'amaro destino di tanti grandi uomini di ogni tempo e in ogni campo. 
Alberto
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Ubi major, minor cessat 
Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI
Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi.  |
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