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Lancia1971
automodellandonissimo
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Inserito il - 12/04/2012 : 22:19:35
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Quoto Keep-all su tanti aspetti socioeconomici che possono influenzare il design di un modello. Insieme a questi si considera cosa vuole il mercato. Probabilmente già nel '74 un auto come la Grande Punto sarebbe potuta esistere, senza gli attuali contenuti tecnologici. Ma come lessi su un articolo di una nota rivista del settore, il suo peso equivaleva esattamente a quello dell'allora vice ammiraglia 132. Forse il paragone non sarà del tutto corretto ma allora c'era una Ritmo quasi in veste definitiva e una Renault 14 quasi pronta al debutto, auto queste ultramoderne per l'epoca: paraurti in resina, specchietti carenati quinta porta ecc... in un epoca ove impazzavano berline a tre volumi e paraurti metallici, eccetto qualche caso tipo Citroen GS e CX, Lancia Beta e Gamma, Rover 3500. Ci fù un designer purtroppo prematuramente scomparso, tale Pio Manzù, artefice della 127 che fece scuola e spudoratamente copiata dalla Ford con la prima Fiesta, ma anche della bellissima NSU Ro 80 ultramoderna per l'epoca che le valse pure il titolo di "Auto dell'Anno", che ancora oggi a mio parere non sfigura più di tanto accanto una moderna tre volumi. Quindi, le idee c'erano ma pure il rischio di un flop che sarebbe costato caro al produttore. Ora, con la 127 dalla coda innovativa per l'epoca non ci furono problemi, ma per la Ro 80 si. Beninteso che il paragone tra le due non è fattibile ma alla seconda, almeno in Italia, si preferivano la più classiche Alfa 2000 o 130. Nel 1983, ricordo una foto del prototipo Fiat 3 volumi dalla linea molto aerodinamica che paragonata alla neonata Regata, sembrava dovesse uscire tra una ventina d'anni, invece debuttò, profondamente modificata, solo sette anni dopo ( la Tempra). Tornando un pò indietro nel tempo, uscirono (mi limito prevelentemente alle italiane per limitate conoscenze per le auto estere) sul mercato tre ammiraglie che rappresentavano tristemente il contesto sociale del loro debutto: Argenta, Alfa 6 e la sopracitata Lancia Gamma. Ebbene, l'intento dei produttori sopratutto per le ultime due era quello di "confonderle" con auto di segmento inferiore per non dare troppo nel'occhio: oggi fa sorridere ma allora, nei cosidetti "anni di piombo" c'era poco da ridere. Avevi si un'ammiraglia, ma sembravano un'Alfetta e una Beta in scala maggiore. Tutto questo per sottolineare l'attenzione "sociale" del designer, quando realizzava un modello di automobile. Sicuramente, gli anni di esperienza di un designer contano molto, ma guardando una Croma '05 o una 159, non penso ad una raffinatezza stilistica giunta all'apice di chi l'ha disegnata, frutto di anni e anni di esperienza: è piuttosto la cara vecchia Thema dell'84 che m'ispira un David di Donatello "automobilistico" da donare a chi l'ha progettata. Oggi le auto mi dembrano quasi tutte uguali: una volta distinguevo una Uno da una 205 solo dalla loro ombra sull'asfalto, oggi non è più così.
Complimenti...bellissima e interessante discussione.
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frecciarossa
automodellantone
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Inserito il - 13/04/2012 : 21:13:03
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fidatevi che le linee pur quanto possano essere fantasiose e libere devono pur andare in contro a una tendenza.. almeno in alcuni casi.. creare qualcosa la penso più come concept...
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" fantasia e realtà" ABARTH 4EVER W JUVENTUS |
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Lancia1971
automodellandonissimo
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Keep-all
iperautomodellante
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Inserito il - 14/04/2012 : 22:24:48
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Ricordiamoci anche che una buona pubblicità influenza la società a comprare quella data auto, vuoi perchè ha un impatto immediato, vuoi perchè lo spot colpisce per qualcosa di particolare o vuoi solamente perchè ti offrono molte agevolazioni. Insomma, se una macchina piace a varie categorie di persone inizia a fare tendenza e se l'ha il vicino di casa, l'amico, il collega, perchè non averla anche noi? Da un punto di vista psicologico si rimane spesso molto influenzati. In questo caso l'auto fa tendenza, a tal punto che possa diventare uno status symbol, come è stata la Fiat 500 degli anni '50-'60, la Vespa 125 e arrivando ai giorni nostri, la VW Golf o la Smart.
Si potrebbe dire che il designer propone, la società dispone. Lui, il designer, ha o dovrebbe avere la sensibilità, nelle varie epoche e mode, di capire ciò che il pubblico vorrebbe. Il giovane esige una macchina dalle linee giovanili, dai colori simili alla moda dell'abbigliamento, accessoriata, dalle prestazioni brillanti. Il coniuge con figli una macchina spaziosa per le sue esigenze, dalle buone prestazioni e dalla linea elegante o sobria. E così via......
Proprio sottolineando le capacità del giovane Pio Manzù, ereditando già la creatività dal padre, questi già alla sua epoca sentiva l'esigenza di "inventare" un'auto capiente, funzionale, versatile, adatta per la famiglia e dalle dimensioni contenute. E che potesse far fronte al traffico cittadino. Creò così l'Autonova Fam e poi per la città la City Taxi. Rimasero dei prototipi, ma erano pronte per essere messe sul mercato. Solo Giacosa vide in lui le capacità di qualcuno che potesse smuovere il futuro della Fiat. La Fiat 127 era ed è stata l'auto Fiat che all'epoca soddisfaceva tutti, giovani, donne e famiglie. Peccato che il giovane Manzù non ebbe modo di vedere l'inaugurazione della sua "creazione". Proprio un incidente stradale, mentre andava all'evento, stroncò la sua breve vita.
Alberto
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Ubi major, minor cessat Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi. |
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