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FastFreddy
iperautomodellante
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Inserito il - 03/09/2011 : 19:55:29
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E' sempre brutto parlare male di chi è stato vittima di una tragedia, ma come non pensare che se questi non fossero stati così imbecilli ora sarebbero vivi (uno) e vegeti (parecchi)
http://www.corriere.it/cronache/11_...6458a9.shtml
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E_428_FS
automodellantone
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Inserito il - 03/09/2011 : 21:25:37
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Che dire? E' facile affermare "se la sono cercata"... Non è giusto, ma in effetti è così. Se fosse nell'indole comune rispettare regole, leggi, avvertimenti... Vivremmo in una società più civile. Ma così non è ed a volte se ne pagano le conseguenze in maniera tragica...
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Modificato da - E_428_FS in data 03/09/2011 21:26:46 |
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_shark_
automodellante
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Inserito il - 03/09/2011 : 21:39:20
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Notizie del genere lasciano sgomenti, ma resta anche una certa amarezza per chi a volte le situazioni pericolose se le va in un certo senso a cercare, ora nOn so quale sia la dinamica dell'incidente ma proprio l'anno scorso di questi tempi, qui vicino, alla Corsa dell'Etna uno dei concorrenti perdendo il controllo della propria auto è piombato su un muretto dove non ci dovevano essere spettatori essendo zona interdetta e segnatala, invece c'era un gruppetto di persone, e anche li è stata una tragedia. La fatalità è inevitabile, ma alle volte certe tragedie si possono evitare o quanto meno mitigare. La passione è forte si sa ma alle volte più che il cuore e l'istinto si dovrebbe usare il cervello e l'auto-responsabilità.
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luca84
iperautomodellante
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:04:05
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Io son andato a vedere il rally,non ero dov'è successo l'incidente ma c'erano delle persone che conoscevo.......li era zona vietata al pubblico. Purtroppo succedono queste tragedie perchè la gente al giorno d'oggi è in grandissima parte cafona e stupida,se ne frega e non puoi farci niente se non dirglielo più volte (magari essendo anche trattato male);è brutto da dire ma se lo son cercati.....anche io sono un gran appassionato di rally ma vado dove posso mettermi e rispetto i commissari di gara (naturalmente la cosa deve essere reciproca eheh) che non ti mandan via per dispetto ma per SICUREZZA
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peppecar
automodellante
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:06:52
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è inammissibile morire così però se ci fosse più rispetto per le regole e i divieti...............
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allegritti
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:21:43
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Piccola provocazione (ma neanche troppo provocazione) Come molti di voi sanno faccio il fotografo sportivo. Ho lavorato in quasi tutti i campionati su pista che esistono in europa (partendo dalle formule addestrative più semplici fino alla F1). Non so esattamente quante giornate di pista avrò fatto in vita mia ma davvero tante. Ho fotografato solo un rally nella mia vita. Poi mi sono rifiutato di continuare. Non me ne vogliano gli appassionati di questa disciplina ma fosse per me io l'abolirei in toto: dai rally provinciali al wrc.
Il motorsport è di per sè pericoloso: i rally sono l'ennesima potenta di questa pericolosità. Fra l'altro il messaggio che manda non mi piace. D'accordo le strade sono chiuse al normale traffico ma il messaggio che arriva ai giovanissimi decerebrati è che si può correre (a dismisura) anche sulle strade normali. Mentre il messaggio giusto dovrebbe essere "corriamo in pista non su strada".
Ovvio che nel momento in cui per correre su strada bisogna fare compromessi (tra cui la pochissima possibilità di controllo del pubblico, l'accettazione di misure di sicurezza mediocri.. etc) prima o poi il morto ci scappa.
E non pensate che io sia un amante solo dei circuiti moderni con vie di fughe infinite. Amo Le Mans (che non è proprio il massimo per la sicurezza) adoro Doningotn (anche lì come sicurezza siamo messi malino). Ma comunque in pista gli standard sono comunque elevati. E il messaggio che passa è quello di correre in un posto dedicato per quello.
So che ora verrò attaccato da tutti: la penso così però.
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_shark_
automodellante
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:30:00
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Gino la penso esattamente come te!
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Albe89
automodellandonissimo
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:37:13
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Se così fosse bisognerebbe abolire Monano o tutti i circuiti cittadini, dopo tutto si corre in strada anche li e il giovane decelebrato potrebbe pensare: "cavolo quelli vanno a 300allora in città allora lo posso fare anche io"... quando una strada è chiusa al traffico diventa di fatto una pista e non vedo perchè non bisogna correrci Se quei due avrebbero rispettato le regole sarebbero ancora qua... quindi adesso non andiamo a dire che i rally sono pericolosi, lo sono come tutte le discipline nel motorsport specie se non si seguono delle banali regole di sicurezza
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Modificato da - Albe89 in data 03/09/2011 22:39:23 |
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E_428_FS
automodellantone
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Inserito il - 03/09/2011 : 22:47:47
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Non è il luogo ove si svolge che rende pericolosa un'attività sportiva, ma il "decerebrato" (giovanissimo o attempato che sia) che la pratica senza coscienza... O i suoi spettatori imprudenti.
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allegritti
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Inserito il - 04/09/2011 : 00:52:00
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no mi spiace.. una pista ha delle misure di sicurezza (anche le cittadine ovviamente in forma minore rispetto ai permanenti) che una strada con i suoi alberi, pali, case, dossi etc non avrà mai.
Sul messaggio che manda un circuito cittadino ci ho pensate un bel po' di volte: alla fine per come è strutturato l'evento in se è davvero difficile non capire che le strade di un cittadino sono modificate ad hoc per aumentare la sicurezza...
resto della mia idea, tutte le corse su strada hanno standard di sicurezza comunque bassi rispetto alla pista. Fossi presidente della Fia... tutti in pista!
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 01:38:13
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perche' ti si dovrebbe attaccare gino? hai detto la tua in modo educato e senza offendere nessuno. comunque l'incidente o lafatalita' è sempre dietro l'angolo anche su un circuito,visto che oggi le potenze e le velocita' sono aumentate e di conseguenza anche il pericolo per il pubblico. mi ricordo un video di una porsche se non sbaglio che esce di strada e un fotografo che scappa e lei dietro a piroette eri tu o un tuo collega che scappava se non sbaglio,eppure era in una posizione ritenuta sicura. di cerebrolesi ce ne sono anche quelli che guardano le gare in pista. anche la moto gp a segnali negativi non scherza eppure è in pista. il pericolo lo fa chi va a vedere le gare e si piazza dove non dovrebbe.
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vale61
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 11:09:14
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Sulle strade sono troppo pericolosi ste macchinette qua sono piu' veloci della S4, poi che senso ha il rally sulle strade?
Io i rally me li sono sempre figurati sugli sterrati, magari sbaglio ma le tragedie piu' gravi sono sempre successe in strada.
Sono pericolosi soprattutto per i piloti, le strade non hanno le stesse protezioni e vie di fuga dei circuiti.
Poi e' vero che ci sono i cartelli con i divieti, ma per garantire la sicurezza non bastano i cartelli.
Ciao Vale.
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_shark_
automodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 12:13:01
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Le strutture di sicurezza stradali non hanno niente a che vedere con quelle presenti nella quasi totalità delle piste, anzitutto non ci sono vie di fuga e non si può pensare di considerare una via di fuga una piazzola di sosta o un bivio come spesso accade nei rally, le sedi stradali per ovvi motivi sono più strette nei rally e nelle cronoscalate e questo fa si che ci sia più possibilità di carambolare da un lato all'altro della sede stradale con conseguenze multiple e imprevedibili. Le strutture di protezione (vds. GUARDRAIL) se ci sono o sono messi male sia come luogo che come condizioni tecniche e non ci vuole tanto a ricordare cosa è successo a Kubica! O sono insufficienti, io in strada non ho mai visto guardrail a tre lame o più, e i poveri motociclisti che hanno perso la vita dopo aver sbattuto con la testa o il corpo nei piloni di acciaio che li sorreggono ne sono una prova, ditemi se qualcosa del genere capita nel motomondiale o nelle piste. Eppure cadere a 150 km/h su una MotoGp o su una moto turistica è la stessa identica cosa.
Con profondo rispetto e cordoglio.
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n/a
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Nota:
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Inserito il - 04/09/2011 : 12:30:32
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I cartelli non servono a niente, basta molto meno: l'educazione. Sedici anni fa andai a vedere due speciali del RAC, allora ultima prova del mondiale. Sfido Gino e chiunque altro a sentirsi in pericolo in un contesto del genere. Con il pubblico a debita distanza dal percorso di gara. Talmente educato che, appena passata una vettura, i commissari consentivano l'attraversamento della sede stradale per 20-30 secondi, sicuri che nessuno ne avrebbe approfittato per occupare una posizione vietata al pubblico. In Italia, invece, ho spesso e volentieri provato le sensazioni descritte da Gino. Anche se, naturalmente, non ne condivido le conclusioni. Perché non si cura un malato uccidendolo. Per risolvere il problema, cominciamo a estendere il DASPO ai rally. Sei identificato in zona vietata al pubblico? Per un determinato periodo di tempo, obbligo di firma al commissariato quando si corre un rally nel giro di 500 km. Per i recidivi, la galera. Come avviene a chi si fa trovare in zone vietate al pubblico durante i rally disputati nella civilissima Australia. Pure i media facciano la loro parte. Evidenziando, quando danno notizie quale quella di ieri, il comportamento imprudente delle vittime. Lasciando da parte il rispetto ipocrita per i morti: più importante evitarne altri.
Tutt'altro discorso è che, per un pilota, correre su strada possa essere più pericoloso che su pista, in particolare su asfalto per le medie più elevate rispetto ai rally su terra. Così come certi cattivi comportamenti di automobilisti comuni, IMHO, non vengono certo dal vedere i propri beniamini esibirsi in strada piuttosto che su pista, ma da poca intelligenza e mancanza di senso civico. Per tacere di alcool, droghe e affini.
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Modificato da - n/a in data 04/09/2011 16:40:08 |
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 13:07:25
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scusa shark eh allora dal discorso che fai si dovrebbe vietare la circolazione delle normali auto / moto anche su strada
tutti in pista!! come ripeto e come ha detto lollex ci vuole educazione,io di rally ne ho visti tanti anche mondiali,il primo rally che ho visto è stato un rally dell'elba nel 1976,avevo 9 anni,ci andai con il mio babbo,vidi la prova del Volterraio di sera,la prima cosa che pensai fu di vederlo in sicurezza,su un bel terrapieno e come se non bastasse mi arrampicai su un albero ed avevo 9 anni!! appena arrivato sulle prove di qualsiasi rally la prima cosa che facevo era quella di trovare un posto sicuro,poi deh se deve succede succede,ma ripeto la sicurezza dipende da chi va avedere le corse su strada.
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vale61
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Inserito il - 04/09/2011 : 19:31:21
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Sebloeb le strade utilizzate dalla auto e moto "normali" sono strade omologate per certe velocita' e con dei sistemi di sicurezza adeguati a queste velocita'.
Ora se su quelle strade entri a con una di queste "bestie" a 140 orari capisci bene che le poche sicurezze che ci sono vanno a farsi benedire.
Il problema dell'educazione del pubblico si risolve solo impedendo fisicamente l'accesso nelle zone pericolose, per fare cio' suppongo serva molto personale, transenne, nastri ecc. quindi aumento dei costi ... chi organizza se la sente di affrontare queste spese?
Ho paura che prima o poi i rally su strada verranno vietati solo quando la tragedia occupera' la prima pagina del telegiornale (ora era solo la terza notizia).
La Mille Miglia e' finita proprio cosi ...
Ovvio che mi piacerebbe difendere sempre uno sport che mi affascina, ma a queste condizioni e' proprio indifendibile.
Ciao Vale.
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giovanni
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Inserito il - 04/09/2011 : 19:36:11
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io la penso come lollex ovvero ci vuole più polso per fare sloggiare la gente dai punti a rischio io anni fa come volontario di Protezione civile, insieme a un Carabiniere e al commissario di gara l'ho fatto, e vi posso dire che funziona perchè c'è stato un incidente a una Peugeot 107 e nessuno si è fatto male
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sebloeb
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 19:40:27
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guarda vale che questo lo so anche io,il fatto è che oggi ci sono auto e moto "normali" potentissime date in mano a degli incompetenti,
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vale61
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 20:11:27
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Hai ragione Seb pero' sommare errore a errore puo' solo peggiorare la situazione.
Sicuramente come dice anche Giovanni il modo per migliorare nella sicurezza c'e' pero' ha dei costi e non so se le organizzazione sono in grado di aumentare i loro budget.
Gli organizzatori e le federazioni sanno di essere nell'occhio del ciclone (a torto o a ragione dipende dai punti di vista) ora devono essere loro a capire se ancora e' sostenibile a queste condizioni, perche' non so se andando avanti cosi i comuni daranno facilmente le autorizzazioni.
Ciao Vale.
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luca84
iperautomodellante
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Inserito il - 04/09/2011 : 21:27:45
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Evidentemente ad Allegritti non piacciono i rally (come a me dice poco pista) ma i rally non son pericolosi se la gente stà ai sui posti.Quel che dice Giovanni è giustissimo ma più di tanto non puoi fare...i commissari di gara han quasi nessun potere,ci vorrebbero 2 carabinieri ogni posto critico che facciano andare via questa gente in modo deciso (secondo me se mettessero una multa di 30/35 euro da pagare a chi si mette a certi passerebbe la voglia) Queste persone maleducate,arroganti e stupide non capiscono che ci son zone vietate per LA SICUREZZA non per un capriccio o un dispetto degli organizzatori.Per colpa di queste persone van nei casini tante persone che non ne possono niente;i commissari di gara che con la gente arrogante che c'è adesso puoi fare ben poco,gli organizzatori che per preparare un rally devono starci dietro parecchi mesi e chiedere permessi per poter passare ed infine i piloti che pagano carissimo per correre (L'UNICO responsabile è quella persona) Purtroppo i rally ho paura che restano solo più quelli grandi (IRC,Mondiali) e quelli da una prova ripetuta 3/4 volte (se non erro si chiamano rallysprint),gli altri minori spariranno
I rally sono un buona parte dellla storia dello sport automobilistico,per i rally (ed anche per la pista) si son costruite auto mitiche.....ai marchi la vittoria ai rally o in pista vuol dire un'ottima vendita dei modelli stradali,non soltato le versioni supersportive nate dalla versione da gara. Mio padre ha corso da navigatore parecchi anni da giovane (Simca Rally2,A112 e 127)
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n/a
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Nota:
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Inserito il - 04/09/2011 : 22:11:48
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| vale61 ha scritto:
Sebloeb le strade utilizzate dalla auto e moto "normali" sono strade omologate per certe velocita' e con dei sistemi di sicurezza adeguati a queste velocita'.
Ora se su quelle strade entri a con una di queste "bestie" a 140 orari capisci bene che le poche sicurezze che ci sono vanno a farsi benedire.
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Vale, quante di quelle strade sono percorse a velocità anche superiori da ragazzetti freschi di patente, magari ubriachi e drogati, che intanto parlano al cellulare e si guardano bene dall'indossare le cinture? Il tutto, ovviamente, con la strada aperta al traffico, e non chiusa come in prova speciale. Tant'è vero che si contano molti più morti per mano di automobilisti imprudenti che durante i rally. Con ciò, ribadisco la necessità di disciplinare il pubblico della specialità, anche sbattendo i più esagitati in guardina. Se non altro per evitare, come ha sottolineato Luca, che un manipolo d'imbecilli vanifichi il lavoro di chi dedica all'organizzazione di un rally tutto il tempo libero, magari facendo i salti mortali per quadrarne i conti.
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