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martinetto
automodellantone
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Inserito il - 05/10/2011 : 21:07:52
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Cento59 al posto di Wikipedia A parte gli scherzi mi ha sorpreso la ZX e le Ferrari stradali sono sempre belle
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La mia collezione: http://www.automodellando.it/forum/...PIC_ID=17678 |
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n/a
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Inserito il - 06/10/2011 : 08:01:36
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... Ieri Wiki era indisponibile a causa di un comma del DDL sulle intercettazioni che prevederebbe la possibilità per chiunque che a qualunque titolo si senta offeso dalle info contenute in un blog, sito web ecc, di chiedere una rettifica (a prescindere dalla veridicità delle informazioni!...).
Mi sono dovuto attrezzare sfruttando altre fonti (tra cui qualche libro a casa, ma chissà se le informazioni in esso contenute sono vere! ah ah ah!!). La cosa è stata rompiballs ma interessante, perchè - per fare un esempio - la storia del Brigadiere Spatafora e dei suoi rocamboleschi inseguimenti nella Roma degli Anni '60 mi ha intrigato particolarmente (ne sapevo qualcosa, ma non quanto ho scoperto).
Internet è un strumento tanto potente quanto pericoloso, perchè ci si trova di tutto ma non tutto quello che ci si trova può servire o è vero (mai sentito parlare di perception management?... Prova a googlare! Ne scoprirai di belle).
Dopo questo piccolo OT (chiedo venia) torniamo a noi.
La ZX è nella mia collezione da tempo immemore, e non la ritengo un pezzo forte, ma inserendo il modello nel contesto della sua storia indubbiamente assume una diversa valenza. Anche in questo caso, sapevo che la Citroen ha fatto vetture eccezionali (basti vedere i suoi successi nel WRC), ma che avesse eguagliato la Lancia no.
Sulle Ferrari ti posso solo dire "stay tuned": ho appena cominciato a tirarle giù (e sono solo un po' meno delle mia Alfa...)
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Modificato da - n/a in data 06/10/2011 08:02:28 |
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n/a
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Inserito il - 06/10/2011 : 19:02:45
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Con questa, mi devo prendere un post unico:
Ferrari 250 GTO 1962 (Edicola) Nel suo sviluppo e affinamento della lunga serie 250, la Ferrari si tenne il meglio per l’ultima, l’immortale 250 GTO. Solo 39 esemplari ne furono costruiti, tutti costruiti per correre ma virtualmente in grado di essere impiegati come vetture stradali, in base a quella regola che prevedeva che venisse prodotto un certo numero di versioni stradali delle vetture da competizione. Da questa regola ecco l’acronimo “GTO”: Gran Turismo Omologata [per le corse]”. E le corse le fece, proiettando la Ferrari al vertice del Campionato Internazionale Gran Turismo, con la vittoria del titolo costruttori nel 1962, nel 1963 e nel 1964. Sorprendentemente si potrebbe dire che la 250 GTO deve la sua esistenza alla Jaguar. A marzo del ’61 fu infatti presentata la E Type a Ginevra. Il direttore delle vendite della Ferrari – Girolamo Gardini – tornò a Maranello un attimino allarmato. Giotto Bizzarrini ricorda che “Gardini se ne andava in giro dicendo ‘quelli ci battono con questa nuova GT’”. Convinto della cosa, Ferrari mise Bizzarrini a capo del progetto (con la massima segretezza) per trovare una soluzione. Egli usò come punto di partenza fu la Ferrari 250 GT SWB. Una passione per l’aerodinamica ed un peso adeguato, gli suggerirono di spostare tutto il motore dietro l’asse anteriore. Ciò avrebbe migliorato il bilanciamento dei pesi e di conseguenza la maneggevolezza della macchina. Inoltre consentì anche di modificare la linea, abbassando il baricentro della macchina e migliorando l'efficienza aerodinamica. Dopo molti errori e tentativi (Con il Drago che pressava tutti continuamente, e lui era un gran rompicabasisi), il primo prototipo cominciò a mordere l’asfalto di Monza nel settembre ’61, unitamente ad una SWB come termine di paragone. La GTO fu molto più veloce… di svariati secondi al giro. A causa dell’abbandono della Ferrari da parte di Bizzarrini (ma ricordo che in realtà fu buttato fuori…), il progetto fu messo nelle mani di un certo Mauro Forghieri, che, insieme con un tale di nome Sergio Scaglietti, proseguì con successo nello sviluppo definitivo della macchina. La 250 GTO fu dotata di un motore 3L V12 (“testarossa”) con una straordinaria schiera di 6 carburatori doppio corpo Weber. Il 4 marce derivato dalla SWB fu rimpiazzato da un cinque marce. Non posso elencare tutte la altre modifiche, sono troppe. Ne basti una: ammortizzatori Koni!!! E con un trucco (il Drago era un vero ba*tard*, quando si trattava di vincere...) Enzo riuscì a far omologare la macchina nonostante ne fossero state costruite molte meno di quante ne erano necessarie per l’omologazione: la fece passare per come una 250 SWB con carrozzeria modificata! Alla sua prima uscita ufficiale Phil Hill e Olivier Gendebien si aggiudicarono un secondo posto al 12 ore di Sebring, in Florida. Poi cominciarono le vittorie: Goodwood, Auvergne, Monthlery, dove le GTO si presero tutto quello che potevano. A Le Mans, la GTO vinse la categoria e si prese un secondo posto assoluto, alla media di 182.673km/h, battuta solo dalla vittoriosa Ferrari 330 LM con una media di 185.469km/h. altre due 250 GTO si presero il terzo ed il sesto posto assoluto. Sempre nel ’62 ci furono altri due secondi posti al Nurburgring e a Bridgehampton in America. L’anno successivo i risultati furono ancora di più: Daytona, Spa, due vittorie a Goodwood, poi il Tour de France… e di nuovo a Le Mans la GTO vinse la categoria GT e si prese un altro secondo posto assoluto. Negli anni successivi, i regolamenti furono cambiati proprio per neutralizzare la supremazia della Ferrari con questa stupenda GT ed il suo motore da urlo. Ma questa sarebbe tutta un’altra storia…
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Modificato da - n/a in data 07/10/2011 00:54:21 |
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