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n/a
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 Inserito il - 12/04/2008 : 21:01:54
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Ragazzi, pulendo scatole di miei vecchi giocattoli ho trovato due mezzi agricoli, due Caterpillar 12, esattamente questo:
Un pò chippato e mancante di due gommine, qualcuno mi può dire qualcosa in più? Magari anche una sorta di quotazione...giusto per curiosità.
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gt79
iperautomodellante
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Inserito il - 17/04/2008 : 20:24:47
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Mi unisco all'appello di Gigi, dal momento che di questi modelli ho un vuoto assoluto. Nessuno ne sa niente?
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GT79 |
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thorax
iperautomodellante
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Inserito il - 17/04/2008 : 22:16:31
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"Correva l’anno 1958 e la Mercury, mettendo a frutto una «joint-venture» con l’americana Mercury Industries, si dedicò alla realizzazione di una magnifica serie di modelli di macchine da cantiere e mezzi agricoli, commercializzati sotto il marchio Lit’l Toys.
Queste miniature incontrarono poco successo commerciale in Italia dove gli esemplari riprodotti erano poco conosciuti, mentre gli ordini effettuati dalla società americana dovevano coprire ampiamente gli importanti investimenti in stampi necessari alla produzione.
La serie iniziò con tre modelli molto semplici anche se ben realizzati di mezzi della casa americana «MICHIGAN» (numeri 501, 502, 503), in scala 1/130 con gomme a profonda scolpitura e una simpatica scatola azzurra con disegni gialli. Questi tre modelli vennero presentati anche in confezione regalo che li comprendeva tutti.
La storia continuò con la realizzazione di una microscopica livellatrice «CATERPILLAR» (numero 504), con ruotine gommate prese a prestito dalla «Bianchina» della serie auto 1/48.
Con il numero 505, un bellissimo autocarro da cantiere «EUCLID», si ebbe un notevole miglioramento a livello di realizzazione dei dettagli.
Improvvisamente, forse contagiata dalla casa inglese «Lesney» che proponeva lo stesso modello in tre o anche quattro scale diverse, la Mercury ripresentò con il numero 506 lo stesso mezzo del numero 504, ma in scala 1/87, naturalmente molto più curato e dettagliato.
Lo stesso modello si troverà prodotto negli U.S.A., con una qualità decisamente scadente e ruote diverse.
Con un rapido «dietro front» si ritornò alla scala 1/130 per proporre la gigantesca escavatrice «scavamontagne» LIMA, con i suoi bei cingoli di gomma e la funzione di scavo operativa; molto bella la livrea argento/rosso/nera.
A fare compagnia al numero 505 ecco comparire, con i numeri 508 e 508/A, altri due autocarri da cantiere di colore arancio a tre e due assi, in scala lievemente diversa ma perfettamente compatibile.
Ed ecco, al termine del 1959, la graziosissima gru «LORAIN», piccola ma ben dettagliata e dotata di ben 12 ruote!
Una strana scelta fu quella della Mercury, di inserire a questo punto della serie un trattore agricolo con tutti i suoi attrezzi, ma, scelta a parte, il prodotto è eccellente con una bellissima gommatura specifica.
Parliamo a questo punto dell’altra anomalia della serie: il trattore «Landini» numero 523 presentato in versione «5000» e «4000» dove la differenza tra le due versioni è unicamente nella scritta a lato cofano.
Il numero 513 fu ancora una livellatrice «EUCLID» dal bel color primula e le solite belle ruote.
Con il modello seguente (numero 514) che non a caso è stato scelto per la pagina di apertura di questa serie, la Mercury raggiunse la vera maturità costruttiva, con una definizione dei dettagli assolutamente perfetta che usualmente si trova solo su modelli in scala ben più grande.
A seguire, una bella ruspa, poi l’autobetoniera «WHITE BLAW cOn (usa le C)OW» con la betoniera rotante arricchita da diversi particolari uniti ad incastro.
Questo modello fu prodotto in versione promozionale dotato di decalcomanie specifiche del produttore di calcestruzzo.
La serie continuò con altre pale meccaniche e livellatrici sempre di eccelsa qualità con un acuto in corrispondenza del numero 522, la stupenda livellatrice «AUSTIN WESTERN» in cui si riprodussero tutti i movimenti del modello reale.
In una serie di macchine da cantiere non poteva mancare un bel rullo compressore che arrivò nel 1961, con il rosso «AUSTIN WESTERN» completo di pattini di livellamento nel posteriore.
Degno di nota l’autocarro-escavatore «WARNER&SWASEY» numero 521, che rappresentò un veicolo poco conosciuto nel nostro Paese."
dal volume: "Mercury - tutta la produzione" ed. Cortina
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n/a
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Inserito il - 17/04/2008 : 22:21:15
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Wow! Grazie Stefano, almeno so che ha circa 50 anni.
Volevo fare una seconda domanda, io di questo Caterpillar ne ho trovati due, uno con 4 gommine su 6 e l'altro con 2 gommine su 6, le gommine Mercury col passare del tempo rischiano di spezzarsi se provassi a toglierle dal cerchione? Perchè vorrei completarne uno.
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Modificato da - n/a in data 17/04/2008 22:22:11 |
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thorax
iperautomodellante
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Inserito il - 18/04/2008 : 11:21:04
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fai un tentativo: se le senti dure non insistere. credo che un buon aiuto per ammorbidire la gomma potrebbe essere la vaselina ma non ne sono sicuro. magari c'è qualcuno meglio informato di me.
male che vada le gomme sono le stesse della Bianchina Scottoy a cui potrai chiedere il ricambio.
complimenti per il tuo modellino!
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n/a
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Inserito il - 18/04/2008 : 15:57:37
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Ottimo, dopo ci provo, perchè ha pochissime chips, è completo di tutto ma le manca proprio una gommina...
Grazie, è il mio unico Mercury che ho in casa, certo avrei sperato in una Fiat però...sempre meglio di niente. 
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gt79
iperautomodellante
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Inserito il - 18/04/2008 : 20:09:51
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Grazie a Thorax. A proposito del Libro sulla Mercury, veramente un bellissimo libro, completo ed interessante. Ho avuto modo di poterlo leggere e ne sono rimasto affascinato. Complimenti Thorax, quel libro è stato senz'altro un bellissimo acquisto.
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GT79 |
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n/a
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Inserito il - 19/04/2008 : 21:42:45
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Ho scambiato le gomme, sono uscite perfettamente senza aver formato crepine, ora ho un modellino completo in tutto, neanche troppo chippato. 
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gt79
iperautomodellante
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Inserito il - 20/04/2008 : 13:41:00
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Gigi, perchè non ci fai vedere qualche foto?
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GT79 |
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thorax
iperautomodellante
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Inserito il - 20/04/2008 : 17:49:24
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si dai!
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n/a
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Inserito il - 20/04/2008 : 20:06:07
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Con immenso piacere, così contribuisco anche io per questo topic postando una foto del mio unico Mercury che ho in casa.
Come potete vedere hanno 50 anni e li dimostrano tutti, uno si è conservato perfettamente, ha poche chips ed era mancante di due gommine (che son state fornite da quello affianco), l'altro invece è stato giocato tantissime volte...
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1@43
automodellandonissimo
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Inserito il - 06/10/2009 : 00:08:07
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curiosamente il fondino è in plastica
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edicolante
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Inserito il - 06/10/2009 : 11:43:47
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....si ,fù un tentativo di aprire a nuovi orizzonti di economie aziendali ( siamo ad inizi anni '70 e la crisi petrolifera ed il continuò aumentio dei costi delle materie prime ,cominciavano a mettere in ginocchio diverse aziende ) . Economie che portarono inizialmente alle ruote veloci ed in seguito , con l'avvento della Fiat 131 , ai fondini in plastica , meno costosi da stampare ( e meno costosi come materiali ) ....,fù l'inizio del tramonto della qualità dei Mercuri , in poco tempo insieme a cerchi con pneumatici , sparirono : viti , fari srass , motori stampati a parte , sedili reclinabili, cruscotti ,ecc., che portarono alla realizzazione della neonata ( all'epoca ritmo ) , un modello non malvagio , ma talmente povero da fare invidia ai primi modelli cinesi degli anni '80
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1@43
automodellandonissimo
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Inserito il - 10/10/2009 : 01:11:21
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| edicolante ha scritto:
....si ,fù un tentativo di aprire a nuovi orizzonti di economie aziendali ( siamo ad inizi anni '70 e la crisi petrolifera ed il continuò aumentio dei costi delle materie prime ,cominciavano a mettere in ginocchio diverse aziende ) . Economie che portarono inizialmente alle ruote veloci ed in seguito , con l'avvento della Fiat 131 , ai fondini in plastica , meno costosi da stampare ( e meno costosi come materiali ) ....,fù l'inizio del tramonto della qualità dei Mercuri , in poco tempo insieme a cerchi con pneumatici , sparirono : viti , fari srass , motori stampati a parte , sedili reclinabili, cruscotti ,ecc., che portarono alla realizzazione della neonata ( all'epoca ritmo ) , un modello non malvagio , ma talmente povero da fare invidia ai primi modelli cinesi degli anni '80
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grazie per la risposta ,mi fanno notare che anche altri modelli mercury possono avere entrambe le tipologie di materiale per il fondino e sono sicuramente 850spider e dino
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edicolante
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Inserito il - 10/10/2009 : 18:00:00
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....confermo per quello che riguarda la 850 spider , per la Dino non saprei
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abraschi
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eigi
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Inserito il - 28/02/2010 : 15:02:07
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Avevo già avuto il piacere di leggerlo e di visionare anche il bel catalogo (stupidamente però non l'avevo segnalato);
il sito è una vecchia conoscenza (al quale fornii tempo addietro anche un catalogo Rivarossi scansionato) all'interno del quale si trova anche un bel report sulla Pocher.
Nel bell'articolo in questione siamo presenti anche noi di Automodellando , con una foto tratta dal forum (la FIAT 2300S Coupè).
Comincia a muoversi un pò il "mercato" dell'informazione in italiano sui diecast storici di casa nostra; questo mi fa piacere, io nel mio piccolo (piccolissimo) tento di dare un contributo ed una spinta, speriamo che ci sia sempre più gente disposta a condividere piuttosto che a secretare per chissà quale stupido pensiero di sapere esclusivo
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Inserito il - 28/02/2010 : 15:58:51
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Anch'io ci sono "presente" nel sito, col "Minobus Rivarossi", che pero' non c'entra con la Mercury. Fine OT
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utente_cancellato
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 Inserito il - 30/03/2010 : 19:15:15
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Ciao a tutti mi è stato chiesto da eigi di "postare"  la Safar.
Ed a eigi non si può dire di no, quindi con piacere comincio.
Premetto che questo giocattolo occupa un posto d'onore; ce l'ho sul tavolo sempre sotto gli occhi. La mia è del 1947, stando al foglietto nella scatolina.
   
Auto Safar modello MI-3000 - Auto in fusione (Società Esercizio Fonderie) con fondo in lamiera.
Direzione programmabile con dima rotante, a molla.
Safar- Italia 1945 (?)
cm. 17,5
Io comincerei per amor di cronaca a parlare di Safar. Chi era o cos’era la Safar?
 
Marchio ed apparecchio televisivo.
La ditta SAFAR, Società Anonima Fabbricazione (più tardi Fabbrica) Apparecchi Radiofonici, nacque a Milano nel 1923 per produrre inizialmente solo cuffie radio e telefoniche, usate principalmente dalle Forze Armate italiane. Nel 1931 iniziò la produzione radio in grande stile ed avendo ottenuti grandi ordinativi dall'Aeronautica e dalla Marina la ditta ampliò lo stabilimento. Nel 1946 i laboratori della televisione SAFAR erano già pronti per la produzione in grande serie di piccoli televisori commerciali, derivati direttamente dal ricevitore del radar "Gufo", con standard europeo a 625 righe. Purtroppo ancora una volta la SAFAR era troppo in anticipo sui tempi dato che in quegli anni in Italia la Televisione era l'ultima delle preoccupazioni.
Nell'estremo tentativo di diversificarsi la SAFAR arrivò addirittura a fabbricare un'autopista elettrica giocattolo! Si parla quindi di quasi 30 anni prima della famosa Polistil.
  
Tutto ciò purtroppo non funzionò. Dopo aver rifiutato l'associazione con gruppi industriali stranieri la SAFAR, dovette cessare ogni attività nel 1948.
Requiescat in pace.
(le notizie le ho prese da : http://televideo.ws/safar.html)
Nascita della “Safar” AUTO MI-3000:
la Società Esercizio Fonderie, (che darà vita al marchio Mercury) aveva prodotto, per conto e su disegno di un cliente (appunto la Safar di Milano), un modello d’automobile di fantasia che la committente, un’azienda di apparecchi radio, probabilmente regalava come oggetto promozionale a chi acquistava un suo prodotto.
Il modello è in fusione d'alluminio, con pianale in ferro. E' dotata di un meccanismo a molla brevettato; le ruote sono temporizzate, con meccanismo e sterzano alternativamente a destra e a sinistra.
Sul pianale è stampato il numero di brevetto, e precisamente "brev. n. 9 414 259. Da notare la targa "Milano 3000" che dà un'idea reale dell'epoca del modello.
 
     
da questa auto la Mercury riprese il modello dell’ “Americana” in scala 1/32.
 
Una campana diversa
Preso dal libro della Mercury: “Per il Natale del 1946, una ditta di Milano, specializzata nella produzione di apparecchi radiofonici, la Safar, commissionò alla Mercury un auto giocattolo in pressofusione utilizzando un proprio brevetto che permetteva, attraverso una serie di dischi intercambiabili, di far effettuare all’automobilina, munita di motore a molla, percorsi diversi.
La Mercury realizzò così un modello in scala 1/32 circa che ricalcava le linee del suo modello Americana, poi commercializzato come «Auto Safar modello MI-3000». La maggioranza delle fonti reputano questa realizzazione, in assoluto, il primo giocattolo della ditta torinese, ma l’analisi dei documenti pervenuti fanno pensare che in realtà essa seguì cronologicamente la produzione dei primi automodelli, pur con il dovuto margine di dubbio. Successivamente la Safar realizzò una pista elettrica dotata di due modelli uguali in pressofusione rappresentanti genericamente una berlina anni Quaranta, che per la tipologia costruttiva e per la collaborazione già esistente tra le due case, potrebbe essere stata realizzata negli stabilimenti della Mercury. “
questa foto l'ho trovata in internet e la metto per la scatota che si vede dietro, assieme ad una locandina della Safar ed ad un altro commento che ho trovato.
 
" ...... E’ curioso il fatto che tale modellino inizialmente non era destinato alla vendita ma era stato prodotto in un centinaio di esemplari per conto di una ditta che vendeva apparecchi radio, la SAFAR di Milano, che li avrebbe offerti come gadget ai suoi migliori clienti.Il modellino era in scala 1/40 e restò un produzione per la vendita fino al 1952 con numerose varianti non solo di colore, una anche con una curiosa motorizzazione a torsione di elastico. "
Sarà vero quello che c'è scritto sul libro della Mercury?
E poi in che anno è uscita? Nel '45 o nel '46 ? E se la ditta Safar è fallita nel 1948 come può esser rimasta in produzione fino al 1952? Motorizzata a torsione di elastico? 
Quién sabe?
Spero di non aver annoiato, ho finito. 
Bye
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Modificato da - utente_cancellato in data 30/03/2010 20:15:17 |
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