Forse il titolo è ambizioso, perchè per il momento ce n'è solo una... ma si sa: l'appetito vien mangiando!
Un bellissimo articolo di Claudio Govoni su Pitlaneitalia, con un confronto tra modelli resin-cast e die-cast riproducenti la Ferrari 499 di Le Mans, mi ha confermato che non sempre i modelli a basso costo sono fatti male: magari sono poco dettagliati ma nel complesso sono corretti.
Tiro fuori quindi dalla scatola la 296 della Burago dalla scatola (il modello a 15 euro, il più basico, acquistato da Tiny model, che mi ha assicurato che è identico a quello in “scatola lussuosa” venduto a più del doppio) e me la riguardo per apprezzarne le linee e la livrea. Peccato però che: 1. Non riproduce una vettura che abbia vinto 2. Tutte le “aperture” per prese e sfoghi aria sono chiuse ed alcune non sono neanche simulate con una pennellata di nero 3. Alcune parti della carrozzeria, che hanno funzione aerodinamica, sono un tutt’uno con la carrozzeria stessa (e lo spazio che dovrebbe esserci non è simulato neanche in nessun modo!).
Micromotore alla mano comincio a bucare e separare…
Ormai il trapano è partito e non si ferma… per cui apro tutte le feritoie, non solo quelle grandi sulle fiancate (l’unica grossa caduta di stile di questo modello, pur tenendo conto del basso costo) ma anche le più piccole, come quelle sui parafanghi anteriori.
Lo smontaggio del modello mette in luce una discreta riproduzione dell’abitacolo mortificata però da un monocolore nero un poco deprimente.
...Poi dovrò renderlo visibile! Ecco che il trapano ricomincia a vibrare… Così, prima ancora di rifinire le aperture già fatte, mi premunisco con del lamierino sagomato… preparatorio per per quelle ancora da fare!
Una nuova avventura ha inizio!
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