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baldotl
automodellante
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Inserito il - 26/02/2021 : 20:42:49
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Di stronzate ne ho lette tante qui, non ho mai rivolto in modo volgare le mie opinioni, come ho scritto ho sbagliato il gruppo industriale il senso di quello detto non cambia, notizia di ieri che già i francesi hanno detto che in Italia costa di più produrre le auto, quando dovranno scegliere vedremo chi aiuteranno. Campate voi aria
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adm2000
automodellante
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Inserito il - 26/02/2021 : 23:20:27
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io ho letto che la terra è piatta, ma lungi da farne un verbo e calarlo come verità assoluta. C'è un piano industriale? No, perchè quello viene presentato agli investitori e al mercato; e non a Novella 2000 e simili, per favore.
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FastFreddy
iperautomodellante
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Inserito il - 26/02/2021 : 23:22:57
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| baldotl ha scritto:
Considerando che FCA non esiste più, può essere che tutto passi alla NOREV, visto che alla fine i cugini d'oltrealpe si sono presi il comando del nuovo gruppo... |
Tutto sommato se si passasse a Norev non sarebbe un male, anzi è molto probabile un miglioramento. Il fatto è che la Ferrari resta fuori da Stellantis e quindi anche gli accordi di tipo modellistico dovrebbero essere diversi. Comunque siamo ancora alla fantascienza...
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Luciocabrio
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Inserito il - 27/02/2021 : 12:23:03
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| baldotl ha scritto:
Considerando che FCA non esiste più, può essere che tutto passi alla NOREV, visto che alla fine i cugini d'oltrealpe si sono presi il comando del nuovo gruppo, con buona pace della nostra tradizione italica nell'automobilismo. Ora avremo delle Dacia marcate FIAT e LANCIA, e delle MEGANE marchiate ALFA, cosi tutti quelli che per anni dicono che le ALFA non sono più quelle di una volta saranno contenti.
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Ok Stellantis ma era per distinguere i modelli non francesi ex psa. E comunque mi sorprende che, anche chi è appassionato di auto, dica che comandino i francesi. Me lo aspetto su Facebook. Un po meno qua. Come quando dissero che Chrysler aveva comprato Fiat... Produrre in Italia costa davvero di più. Ringraziate il governo :D Quello che sfugge è che i grossi produttori non sono delle pro loco. È comunque al vertice di alcuni marchi c'è tavares, noto per essere appassionato di auto. Vedremo che tirerà fuori. Per alfa c'è il pianale Giorgio (e pure maserati) e per un pezzo ci sarà quello
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baldotl
automodellante
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Inserito il - 28/02/2021 : 21:57:02
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Non lo dico io, ma i giornali di finanza, dal Corriere della sera:
Si chiariscono le posizioni dei maggiori azionisti di Stellantis che delineano i rapporti di forza tra di loro, in continuo assestamento. Il quotidiano «Milano Finanza» ha evidenziato - facendo un conteggio delle quote - che lo Stato francese risulta avere, oggi, una partecipazione del 6,5%, e non del 6,2% come creduto sul mercato, nella nuova società nata dalla fusione tra Psa e Fca.
Le quote Il governo d’Oltralpe ha consegnato le sue quote a Bpifrance, controllata per il 49,3% dalla Caisse des Depots et Consignations (Cdc, corrisponde alla nostra Cassa depositi e prestiti) e dall’ente, sempre governativo, Epic. Una posizione forte, tanto da aver inserito nel consiglio di amministrazione di Stellantis il suo direttore, Nicolas Dufourcq. A Bpifrance va anche un’ulteriore quota del capitale, lo 0,3%, un valore che corrisponde a più di 9 milioni di azioni ordinarie che sono state riconosciute grazie alla partecipazione in Psa di due controllate, Cnp Assurances e La Banque Postale, secondo la ricostruzione effettuata da «Mf». Il calcolo non è finito: 6.558 ulteriori azioni ordinarie, sempre di Stellantis, sono state rilevate ancora da Cdc per «scopi di investimento». A questo punto, se si somma il 6,5% in mano ai francesi con l’8,5% dei Peugeot (che possono passare dal 7,2% attuale, acquistando la differenza dai cinesi di Dongfeng o sul mercato), il totale in mano agli azionisti francesi risulterebbe del 15%. Exor, la società che fa capo alla famiglia Agnelli/Elkann, è il primo azionista singolo, con il 14,4%, del gruppo che realizza circa 8,7 milioni di auto e ha un fatturato complessivo che supera la soglia dei 180 miliardi di euro. L’accordo Nell’accordo firmato tra le due parti è previsto un periodo di sette anni in cui non possono incrementare le partecipazioni (standstill), dal momento in cui è avvenuto il perfezionamento della fusione tra le azioni di Exor, Bpifrance, Dongfeng e della famiglia Peugeot, la sola che può salire sino all’8,5%. Una bilancia che ora pare pendere a favore della Francia, già la composizione del consiglio di amministrazione parla chiaro: su 11 membri, cinque sono di parte Fca, sei di parte Psa, tra cui Carlos Tavares che ne è amministratore delegato. I soci, inoltre, per tre anni non possono vendere (lock-up), nessuna azione, solo Bpi France può scendere del 2, 5%. Prima della definitiva conclusione, gli equilibri tra i differenti azionisti hanno subito lunghe negoziazioni, per regolamentare la rispettiva influenza sulla gestione della società.
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baldotl
automodellante
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Inserito il - 28/02/2021 : 22:05:05
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Riguardo al costo di produzione dei veicoli più alto in Italia rispetto ai siti produttivi del nuovo gruppo non è dovuto al solo costo del lavoro ma anche a efficienza delle fabbriche stesse, se hai voglia di approfondire basta che fai una ricerca, non voglio tediare ulteriormente questo post con argomenti di finanza, ma sembra evidente come da subito i francesi si stiano preparando il terreno per gestire a loro convenienza le future produzioni.
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Martino
iperautomodellante
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Inserito il - 01/03/2021 : 10:11:20
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E naturalmente i modelli da edicola in tutto questo hanno una parte fondamentale.......
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Zio |
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Luciocabrio
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Inserito il - 01/03/2021 : 11:24:23
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| baldotl ha scritto:
Non lo dico io, ma i giornali di finanza, dal Corriere della sera:
Si chiariscono le posizioni dei maggiori azionisti di Stellantis che delineano i rapporti di forza tra di loro, in continuo assestamento. Il quotidiano «Milano Finanza» ha evidenziato - facendo un conteggio delle quote - che lo Stato francese risulta avere, oggi, una partecipazione del 6,5%, e non del 6,2% come creduto sul mercato, nella nuova società nata dalla fusione tra Psa e Fca.
Le quote Il governo d’Oltralpe ha consegnato le sue quote a Bpifrance, controllata per il 49,3% dalla Caisse des Depots et Consignations (Cdc, corrisponde alla nostra Cassa depositi e prestiti) e dall’ente, sempre governativo, Epic. Una posizione forte, tanto da aver inserito nel consiglio di amministrazione di Stellantis il suo direttore, Nicolas Dufourcq. A Bpifrance va anche un’ulteriore quota del capitale, lo 0,3%, un valore che corrisponde a più di 9 milioni di azioni ordinarie che sono state riconosciute grazie alla partecipazione in Psa di due controllate, Cnp Assurances e La Banque Postale, secondo la ricostruzione effettuata da «Mf». Il calcolo non è finito: 6.558 ulteriori azioni ordinarie, sempre di Stellantis, sono state rilevate ancora da Cdc per «scopi di investimento». A questo punto, se si somma il 6,5% in mano ai francesi con l’8,5% dei Peugeot (che possono passare dal 7,2% attuale, acquistando la differenza dai cinesi di Dongfeng o sul mercato), il totale in mano agli azionisti francesi risulterebbe del 15%. Exor, la società che fa capo alla famiglia Agnelli/Elkann, è il primo azionista singolo, con il 14,4%, del gruppo che realizza circa 8,7 milioni di auto e ha un fatturato complessivo che supera la soglia dei 180 miliardi di euro. L’accordo Nell’accordo firmato tra le due parti è previsto un periodo di sette anni in cui non possono incrementare le partecipazioni (standstill), dal momento in cui è avvenuto il perfezionamento della fusione tra le azioni di Exor, Bpifrance, Dongfeng e della famiglia Peugeot, la sola che può salire sino all’8,5%. Una bilancia che ora pare pendere a favore della Francia, già la composizione del consiglio di amministrazione parla chiaro: su 11 membri, cinque sono di parte Fca, sei di parte Psa, tra cui Carlos Tavares che ne è amministratore delegato. I soci, inoltre, per tre anni non possono vendere (lock-up), nessuna azione, solo Bpi France può scendere del 2, 5%. Prima della definitiva conclusione, gli equilibri tra i differenti azionisti hanno subito lunghe negoziazioni, per regolamentare la rispettiva influenza sulla gestione della società.
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scusa eh,...ma se leggi l'articolo che tu stesso hai postato ,si evince che exor è il maggior azionista
"A questo punto, se si somma il 6,5% in mano ai francesi con l’8,5% dei Peugeot (che possono passare dal 7,2% attuale, acquistando la differenza dai cinesi di Dongfeng o sul mercato), il totale in mano agli azionisti francesi risulterebbe del 15%. Exor, la società che fa capo alla famiglia Agnelli/Elkann, è il primo azionista singolo, con il 14,4%, del gruppo che realizza circa 8,7 milioni di auto e ha un fatturato complessivo che supera la soglia dei 180 miliardi di euro."
quello che scrivono loro è ipotetico (ovvero i peugeot possono...)
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Luciocabrio
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Inserito il - 01/03/2021 : 11:25:15
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| Martino ha scritto:
E naturalmente i modelli da edicola in tutto questo hanno una parte fondamentale.......
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no,infatti chiudiamo qua l'OFF TOPIC. (mio compreso)
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Ferrarissima
automodellantone
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Inserito il - 09/06/2021 : 11:21:47
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Visto oggi sul Sito Centauria: dal 22 Giugno riparte la nuova edizione di Ferrari Racing 1/43, 34 uscite (mi pare tutte già uscite nella precedente collezione). Approfitto, anche se fuori tema, per dirvi che in Francia è in corso un Test di Hachette con le vetture sport della 24h di Le Mans in scala 1/24....
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Modificato da - Ferrarissima in data 09/06/2021 11:23:22 |
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Martino
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Inserito il - 09/06/2021 : 12:19:22
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Beh, 34 uscite, un numero magico forse per Centauria....... Non saprei cercare altre spiegazioni, perché no 30? Oppure 40? No......34!!!! Va bene 34 siano! Ma perché? A chi giova tutto ciò? Questa coll. è finita ieri, dopo che si era trascinata per settimane e settimane tra ricicli, errori, orrori e qualche chicca (poche a dir la verità) Eccola di nuovo qui con ben 34 e dico 34 uscite......Bene!!!
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Zio |
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mc cannaia
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Inserito il - 09/06/2021 : 14:50:11
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Mah, non so proprio cosa dire. Certo che se propongono gli stessi modelli con anche le medesime livree e stesse gare della precedente edizione, non ne capisco proprio la motivazione; considerando che è trascorso poco tempo dalla conclusione della raccolta precedente. Ma molto probabilmente la ragione è che gli sono rimasti a magazzino una discreta quantità di invenduti da smaltire. Oltretutto alcune identiche referenze (6 o 7) si sono viste già in vendita come Burago. Se facessero almeno delle livree diverse dalle precedenti, e per quanto riguarda molti modelli, soprattutto per le GT, ce ne sarebbero molte da poter scegliere, allora capirei. Ma a quanto pare da quello che per ora sappiamo, non sarà così.
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Modificato da - mc cannaia in data 09/06/2021 17:38:03 |
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LorenzoT
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Inserito il - 09/06/2021 : 16:06:52
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E' probabile che, come dice mc cannaia, sono dei modellini che gli sono avanzati (e probabilmente saranno anche tanti). Questa mini collezione già vista potrebbe essere proprio il ponte tra la F1 Auto Collection e la serie di Le Mans, che potrebbe partire quindi a febbraio. Io spero vivamente che la collezione sulle F1 1:43 continui per almeno altri 10 modellini e che quindi la mia ipotesi di usare questa Ferrari Racing 2021(19) per colmare il vuoto sia sbagliata.
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DennyNew500
automodellantino
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Inserito il - 10/06/2021 : 11:10:41
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Centauria fa spesso queste ri-edizioni ma di solito ri-pubblica tutta la collana...invece questa volta solo 34 mah grande mistero...
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pierre911
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Inserito il - 10/06/2021 : 11:50:21
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| DennyNew500 ha scritto:
Centauria fa spesso queste ri-edizioni ma di solito ri-pubblica tutta la collana...invece questa volta solo 34 mah grande mistero...
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Forse non é un GRAN MISTERO.......Come detto/sospettato,devono cercare di "liquidare" i resti(ingenti) di magazzino di quei modellini invenduti.Mala tempora currunt!
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pierre911 |
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312 T
automodellandonissimo
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Inserito il - 10/06/2021 : 13:21:10
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Si, però, non vogliatemene (so di risultare impopolare e vi chiedo scusa), ma se saranno come sembra 34 doppioni, a noi che abbiamo seguito la 1a edizione cambia qualcosa? I modelli di nostro interesse li abbiamo già acquistati, e non dobbiamo certo rispendere; buon per chi si è perso qualcosa oppure collezionisti dell'ultim'ora, tanto non è che questa riedizione venga pubblicata al posto di una collana nuova. Le serie nuove se vogliono farle uscire usciranno lo stesso, quando da loro programmato e non prima. A mio avviso questa ripetizione è un di più che lascia indifferenti le nostre tasche e collezioni. Poi, come auspicato da Mc cannaia, magari inseriscono anche novità (sebbene io ci creda poco, ma vedremo). Come dice anche DennyNew500, con le serie Ferrari Fabbri e Centauria le riedizioni sono state all'ordine del giorno, a cui aggiungo pure trasformate in corso d'opera pur di smaltire gli esuberi ("Ferrari GT Collection" ed. 2016 convertita in "Ferrari GT Collection Racing"). Ciao.
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Modificato da - 312 T in data 10/06/2021 13:22:50 |
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mc cannaia
automodellandonissimo
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Inserito il - 10/06/2021 : 16:33:51
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Scusate l'O.T. una cosa è sicura, una riedizione dei "Pompieri" non la faranno di sicuro ...
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adm2000
automodellante
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Inserito il - 19/10/2024 : 18:14:50
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uso il post dedicato per chiedere se qualcuno ha basette della prima Ferrari Racing Collection che non usa/smontate che cederebbe o se vuole fare scambio con quelle della seconda edizione della Ferrari Racing Collection (il cordolo dietro al modello, non davanti). Anche solo basette, senza teche in plexi. Grazie
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