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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/08/2017 : 14:49:12
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I code 3 in genere non mi interessano e non ne compro, anche se ne esistono di veramente carini, ma, se ho un vecchio obsoleto rovinato o riverniciato, spesso preferisco ricavarci una versione inedita e storicamente plausibile piuttosto che restaurarlo in versione "originale", vedi la 124 familiare Edil Toys che ho postato tempo fa e alla quale manca ancora la mascherina. In questo caso si tratta di un Mercury Fiat 128, che mi regalò il Club Quattroruotine all' atto del rinnovo dell' iscrizione nei primi anni '70. Era rossa e, avendone già una senape, la elaborai in versione taxi giallo, cercando di rifinirla (maldestramente) con più dettagli possibile per avvicinarmi al vero. Recentemente l' ho rifatta sempre in versione taxi giallo di Milano, cercando di realizzare un code 3. Visto lo "spirito" del lavoro, è stato necessario ispirarsi il più possibile alla finiture di quei modelli, aggiungendo solo i dettagli che avrebbe aggiunto la Mercury all' epoca e cioè l' insegna, il pannello del turno (il n. 5, dalle 16.00 alle 01.00, tondo bianco con banda blu), entrambi autocostruiti, e lo stemma comunale sulle portiere posteriori. Manca ancora la targa posteriore, ma arriverà, riproduzione di una originale Mercury ovviamente di Milano e compatibile con il 1970 o 71, quando cioè divenne obbligatorio il colore giallo, almeno per i taxi di nuova immatricolazione. Il tondo bianco e blu è incollato al bordo della portiera sia per non forare la scocca sia perché così mi pare che fosse in genere montato nella realtà, almeno dalle poche foto che sono riuscito a reperire. Il rosso sui fanali posteriori è stato volutamente dato in modo impreciso (ebbene sì! Può sembrare incredibile, ma se mi impegnassi sarei in grado di fare un pochino meglio...) perché così erano rifiniti quei modelli, ma forse ho esagerato... Per ultime alcune foto con il confronto con il modello originale. Intanto è in cantiere una Fiat 124 sempre Mercury e sempre regalo di Quattroruotine, che dovrebbe diventare un taxi verde e nero di Torino della fine degli anni '60. A questo proposito chiedo aiuto ai forumisti superstiti, qualcuno sa se i taxi di Torino di quel periodo avevano lo stemma comunale sulle portiere e se tra il verde e il nero correva una banda con i colori della città e nel caso quali? Ovviamente anche per la 128 sono gradite conferme o correzioni alle finiture del modello, magari da parte di qualche forumista milanese che ricordi quegli anni. Grazie!
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512s
iperautomodellante
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Inserito il - 18/08/2017 : 19:11:24
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Ti devo rimproverare per la modestia, hai fatto veramente un lavoro superlativo , il modello sembra esser uscito direttamente dallla Mercury, sei riuscito a conservare lo spirito di un tempo dando al modello un fascino del tutto particolare. E' bellissima, il colore giallo poi per me , è quello che più si adatta ai taxi Un paio di considerazioni: - la 128 Mercury fa impallidire tutte le 128 che sono uscite dopo...... - qui parlammo un pò della storia delle colorazioni dei Taxi, non so se potrebbe interessarti http://www.automodellando.it/forum/...hTerms=,Taxi
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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 19/08/2017 : 08:32:36
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Grazie! Sia per l' apprezzamento che per il link. Mi sembra che Edicolante conosca bene i colori, peccato che non lo si legga da tempo. Comunque almeno il verde e nero per Torino è assodato. Esiste una Multipla della Brekina in versione taxi di Torino con lo stemma della città sulle portiere, però ha la striscia tra il verde e il nero bianca e rossa, che sono i colori di Milano! Boh... dovrebbe esser gialla e blu. Ho trovato una foto d' epoca di una Multipla taxi di Torino senza striscia e senza stemmi, ma foto di 124 niente. Concordo sulla qualità della 128 di Mercury. È veramente ben riuscita.
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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 25/08/2017 : 16:32:19
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Aggiunta la targa posteriore, da una 132 sempre Mercury. Devo fare aderire meglio scocca e pianale.
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512s
iperautomodellante
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Inserito il - 26/08/2017 : 11:58:52
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| marconolasco ha scritto:
Aggiunta la targa posteriore, da una 132 sempre Mercury. Devo fare aderire meglio scocca e pianale.
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Più guardo certi modelli d'annata, più mi sembra mi possibile come in passato riuscissero ad arrivare alla fedeltà delle linee con i mezzi che avevano ( oppure come oggi con tutto il supporto tecnologico ci propongano modelli anni sessanta-settanta terribili) Certo le finiture di oggi non sono paragonabili a quelle delle Mercury, ma sulle linee dal passato, i cinesi hanno tutto da imparare. Il 132 Mercury che hai postato fa impallidire il Norev e ancor di più l'Altaya, non parliamo del 128 che è ancora superlativo... Per gioco ho preso una Giulia Ti riedizione Atlas delle Dinky Toys: altro che Giulia Minichamps.....
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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 28/08/2017 : 14:58:04
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Perfettamente d' accordo. All' epoca c' erano fior di modellisti, in particolare alla Dinky France, alcuni dei quali, anni dopo, furono alla base del boom degli speciali, almeno credo. Quella Giulia lo mostra più di tante parole. Realizzare i vari particolari (maniglie, mascherina, fregi ecc.) in fusione unica con la carrozzeria penalizza la finitura, ma "pulisce" le linee generali e rende molto bene l' idea del reale. Per ottenere lo stesso risultato con particolari riportati è necessaria una precisione degli accoppiamenti, una finezza e un rispetto della scala difficilmente riscontrabili in un modello moderno, anche costoso. Soprattutto se la vettura reale ha molti decenni e quindi presenta cromature e dettagli in quantità. L' alternativa è spesso realizzare i dettagli più piccoli fuori scala e/o lasciare fessure eccessive tra le parti.
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