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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 18/03/2020 : 15:49:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Di questi tempi anche un arrivo di un modellino può distrarre per qualche minuto. Ecco il tacot che mi è arrivato l' altro ieri, al costo di un edicoloso, anzi, qualcosa di meno.
E' il Ziss RW n. 38 uscito nel 1966 e riproduce la N.A.G. Tourer-Sport (tipo B?) del 1905.




E' basata sulla precedente versione triplo phaeton del 1904 della stessa vettura, il n. 27 del 1964, che la affianca. Tra le differenze, oltre alla sostituzione del terzo phaeton con un paio di ruote di scorta, anche un parabrezza più basso e una pedana completa tra i due parafanghi.
Secondo il foglietto illustrativo allegato la tourer-sport fu costruita per partecipare alle gare dell' epoca, tra cui, si legge, la Kaiserpreisrennen al Taunus nel 1907, che vide uno dei tre grandi successi di quell'anno di Felice Nazzaro e della F.I.A.T., tutti con vetture e regolamenti diversi. Gli altri due furono alla Targa Florio e al G.P. dell'A.C.F..
La N.A.G., invece colse al Taunus un ben più modesto 18° posto con Willy Salzer.
Chiudo con la ricostruzione di un paio di pagine di un catalogo Ziss RW dell'epoca.
Questi modelli non sono raffinatissimi, sono molto "tedeschi", di "peso", ma sono comunque un must per i pochi appassionati di tacots come me. Pregevole la grafica delle scatole e la fusione dei radiatori.










 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1603  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

franciazzi
automodellandonissimo



Inserito il - 19/03/2020 : 16:32:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franciazzi Invia a franciazzi un Messaggio Privato Aggiungi franciazzi alla lista amici
Come sempre interessanti i tuoi acquisti di tacots che, come ben sai, piacciono molto anche a me.
Io non mi sento di muovere nessuna critica a questi modellini, primo perché sono molto belli, e se ne hai un buon numero esposti assieme sono un colpo d'occhio straordinario.
Poi, la forma stessa delle carrozzerie originarie, con molti 'vuoti' e molti pezzi collegati al corpo da esili strisce di lamiera, rendeva assai complicato ricavarne dei modellini in scala sufficientemente robusti da poterci anche giocare, senza seminare in giro ogni volta pezzettini minuscoli. Quindi quasi tutti i produttori erano costretti a produrre l'intera carrozzeria in pochi pezzi di metallo robusto, e necessariamente pesanti e 'poveri' dei dettagli più fini: un classico esempio sono sicuramente i MOY (Models Of Yesteryear) che penso tutti (anche chi non è appassionato del genere) avranno avuto almeno una volta tra le mani.
Altra critica spesso mossa a questo genere di modellini è la scelta cromatica, che in molti casi viene considerata 'azzardata': spesso venivano proposti con colori, e abbinamenti, molto sgargianti e lontani dalla realtà: in questo forse l'apice venne raggiunto dalla francese RAMI, che nella sua produzione fece largo uso di lilla, violetti, arancioni, gialli, spesso anche tutti insieme... ma anche qui non mi sento di criticare, tanto più che al contrario i modelli originari erano spesso rigorosamente scuri, e quasi sempre neri, blu scuro o rosso scuro (comunque sempre coi parafanghi neri...). Insomma viva i tacots e quanta allegria mi fanno quando me li vedo tutti belli esposti!
Grazie Marco che ci proponi puntualmente tutti i tuoi arrivi!




 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Ardea  ~  Messaggi: 1976  ~  Membro dal: 27/12/2005  ~  Ultima visita: 16/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 20/03/2020 : 15:18:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Grazie a te per i tuoi commenti, che denotano sempre competenza e passione. Cerco di rappresentare l'allegria di cui parli con un paio di foto del mio piccolo gruppo di Ziss RW nel thread della mia collezione.



 Regione Liguria  ~ Prov.: Savona  ~ Città: Savona  ~  Messaggi: 1603  ~  Membro dal: 06/05/2014  ~  Ultima visita: Ieri Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 21/03/2020 : 15:15:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Questo acquisto non è recentissimo, ma neanche troppo datato, quindi lo inserisco in questo thread. E' il CIJ n.3/60 uscito credo nel 1957 e riproduce un furgone Renault Voltigeur 1000 kg del 1956 in versione Poste e Telegrafi francesi con rimorchio, due pali e due bobine di filo di rame da stendere tra i pali, operazione che mi guarderò bene dal fare.
Quella volta mi avventurai in pascoli sconosciuti e fui anche un po' avventato, visto che non conosco bene questo marchio, di cui ho un solo altro modello in collezione e gli altri li ho praticamente sempre visti solo in fotografia. Inoltre l' esborso è stato più alto del solito ed esistono diverse riedizioni cinesi by Norev che potrebbero...confondere...anche a fine anni '80 vi furono riedizioni di JRD, ma non so se furono riediti anche i "cugini" CIJ.
Comunque, rinfrancato dal Made in France che occhieggiava in una foto trattenni il respiro e premetti il fatidico tasto. Mi arrivò un modellino perfetto, anche troppo considerata la data di nascita.
Questi modelli non hanno la stessa considerazione di altri ed è un peccato. Forse perché nei negozi non se ne vedevano, almeno qui da me, però sono veramente pregevoli, niente plastica, ma molti materiali diversi...zamak, ovviamente, poi lamierino (ad esempio le ante apribili, ma non solo), gomma, legno, filo di ferro (acciaio?) cromato, rame e gli isolatori che sembrano di ceramica! Un po' ingenuo pensare di caricare quei pali (fuori scala) su quel rimorchietto, ma il set è veramente affascinante.
Rispetto ai Dinky trovo che abbiano qualcosa in più, però le confezioni sono al minimo sindacale. Chissà come avrebbero ambientato questo set i grafici della Corgi Toys...
Si accompagna all' altro CIJ della famiglia, una Renault Colorale Savane del 1950.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 25/03/2020 : 22:03:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Altro arrivo di qualche tempo fa questo tacot classico, il secondo della gamma R.A.M.I., uscito nell' ottobre del 1958, dopo il Renault taxi della Marne dell' aprile dello stesso anno. Riproduce ovviamente una vettura del Musée Malartre de Rochetaillée, una De Dion Bouton Vis-a-vis del 1900, probabilmente una type D monocilindrica da 3,5 HP. In quell' anno la casa francese, con 400 vetture e 3200 motori prodotti, risultò il maggiore produttore mondiale di automobili.
E' un modellino molto piccolo, poco più di 5 cm, però è molto piccola anche l' auto vera, per cui la scala vera risulta purtroppo intorno all' 1/35, come succede quasi sempre con questo genere di obsoleti. La Citroen 2 Cv AZAM del 1965 di del Prado dovrebbe aiutare a valutarne le dimensioni.
L' ho inseguito per molto tempo, ma, pur non essendo raro, trovavo solo esemplari rovinati o incompleti, in particolare mancanti di uno o entrambi i fari. Si dovrebbe notare che la scocca è divisa longitudinalmente in due gusci.



A proposito dei RAMI, questo sito è molto interessante per i cultori del genere, che però forse lo conoscono già:

http://www.rami-jmk.com/




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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 26/03/2020 : 11:56:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Rimango con De Dion Bouton, ma by Minialuxe. Ho cercato a lungo questo modello e finalmente, quasi un anno fa, l'ho trovata vicino a New York! Le spese di spedizione hanno superato i 7,50 $ del costo del modello, in compenso non sono stati applicati dazi. Reca il n. 31 di catalogo e uscì nel 1967.
Il cofanetto non è certo perfetto, ma il modello è ok, ha anche "gli" pneumatici integri, cosa non scontata in questi modelli che spesso li hanno spezzati, pare per una eccessiva dilatazione dei cerchi.
Inoltre la rhodialite non presenta deformazioni marcate. La scala dichiarata 1/43 dovrebbe essere rispettata.
Il fabbricante denomina il modello semplicemente De Dion Bouton 1912, ma come al solito a me non basta e ho cercato di approfondire un pochino. Approfondisci oggi, approfondisci domani ho scoperto che probabimente riproduce un modello EF da 35 hp, che ha la particolarità di montare un motore V8. Già dal 1910 infatti la Casa di Puteaux aveva in produzione quello che viene considerato il primo V8 al mondo, che "ispirò" tra gli altri anche la Cadillac.
Il confronto con la tipo D da 3,5 hp del 1900 di R.A.M.I. dovrebbe evidenziare il progresso tumultuoso di quegli anni. .





Modificato da - marconolasco in data 26/03/2020 12:04:38

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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 30/03/2020 : 17:16:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
L'ultima acquisizione della collezione è questo Corgi Major Toys n. 1140, un' autobotte articolata Mobilgas con motrice Bedford TK del 1959. Scala 1/49. Nel 1965 rimpiazzò la vecchia S type e vendette 97000 pezzi fino al 1967. Tutto sommato non mi pare un gran successo, se paragonato ad altri. Neanch'io, ricordo, lo desideravo particolarmente, allora. La foto b/n è tratta dal solito Van Cleemput e riproduce il modello originario con la motrice Bedford S type e il veicolo reale 8moteice a parte, che non si vede).
Sto cercando da tempo le quattro autobotti civili (ci sono anche quelle del latte) Bedford Corgi, ma non sono molte quelle belle con scatola, e quando capita le richieste sono sempre piuttosto altine. Questo esemplare ha tutto quello che volevo, anche il cartoncino interno, ma manca un po' di argento sul paraurti anteriore. Però me la sono cavata con un esborso ragionevole, nella fascia bassa della forbice di Ramsay's.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 24/04/2020 : 20:46:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Giorni fa ho incrociato nella baia una serie di annunci di vendita di una serie di Dugu dichiarati vecchio stock di negozio, a 20 euro l'uno.
Ne ho arpionato tre e oggi ho aperto il pacchetto con un po' più di apprensione del solito, per via dell'estrema delicatezza di questi modelli che non tollerano imballaggi non ottimali. Per fortuna stanno tutti bene!
Il primo è il n. 5 della serie Museo, uscito nel 1964. Si tratta delle De Dion Bouton Type K2 8 Hp “Populaire” del 1903, nell'esemplare esposto al Museo allora Biscaretti di Ruffia di Torino.
Ne avevo già uno da circa 55 anni, giallo-verde invece del più fedele giallo del nuovo arrivato, ma reca purtroppo traccia di velleitari tentativi di migliorare la povera finitura e successivi tentativi di porvi rimedio...
Modello comunque non esaltante.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 24/04/2020 : 20:52:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Il secondo modello è il n. 16 del 1968, Itala 35/45 hp landaulet Cesare Sala del 1909, che deriva dal n. 6 del 1965, la stessa vettura nella versione allestita per la Regina Margherita e da lei appellata "Palombella", anch'essa conservata presso l'ex Biscaretti di Ruffia.
In realtà solo quest'ultima è sicuramente fedele, l'altra potrebbe essere soltanto un tentativo di sfruttare gli stampi per realizzare una versione "civile". Non che non sia verosimile, anzi, è molto probabile che sia esistita qualche altra 35/45 hp carrozzata landaulet da Cesare Sala, ma il fatto che il modellino conservi le esclusive maniglie a forma di aquila e la stessa targa della versione regale lascia un po' interdetti. Le sole differenze tra i due modelli sono la tinta, la finitura oro invece di argento degli accessori e lo stemma Itala sul radiatore al posto della scritta "Palombella".
Per queste considerazioni l'avevo sempre trascurata, ma il prezzo e la possibilità di ammortizzare le spese mi ha fatto cambiare idea.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 24/04/2020 : 20:57:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Infine la Fiat 509 torpedo a due porte del 1925, n.15 del 1967. A parer mio modello molto fedele che però è sistemato in un cofanetto di dimensioni identiche alla sua lunghezza in modo da bloccarlo senza bisogno di altri fermi. Però in questo modo la targa posteriore, molto bella, ma purtroppo identica alla versione berlina, è particolarmente esposta a rottura. Lo presento con la berlina, mia dal 19 dicembre 1969, regalo per il mio 14° compleanno.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 26/04/2020 : 15:50:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Altro arrivo relativamente recente è questo Dinky Toys n. 32D del 1955, che non è proprio MB, ma ci picchia vicino. Direi completo ed originale, modello, gomme, scatola, foglietto, meccanismo di comando della scala, eccetto forse un cartoncino di ritenuta della scala.
Si tratta dell' autoscala Magirus montata su di una Delahaye Type 103 del 1939. Lo stesso modello fu riprodotto tempo fa da Ixo per la serie edicola francese dedicata ai veicoli dei Sapeurs Pompiers. Ovviamente è molto più dettagliato e in vera scala 1/43. Purtroppo mi manca (ma se ne trovassi uno a prezzo cercherei di non farmelo sfuggire), però si trova in rete una foto con i due modelli affiancati, che permette un approssimativo confronto delle dimensioni e di risalire quindi alla scala del Dinky che dovrebbe essere 1/52.

Mi permetto di tediarvi ancora un pochino raccontandovi una storiella che riguarda questo modello.
Era il 1968 ed ero stato affibbia...ehm...affidato ad una zia piuttosto anziana e burbera (ma dal cuore d' oro) per un viaggio organizzato in Francia. I miei erano da tempo rassegnati ad avere un macchininofilo in famiglia ed avevano acconsentito all' acquisto di un modellino a ricordo del viaggio, che ovviamente fu scelto e arpionato non appena incrociai un negozio di giocattoli. Si trattò del furgone Peugeot J7 della Dinky France, bel pezzo di cui sono ancora oggi felice possessore. Solo che, al rientro, il pullman fece tappa a Montecarlo e ricordo come fosse ora quel negozietto vicino alla piazza del Palazzo del Principe, sulla rocca, e le sue piccole vetrine da dove occhieggiava proprio un' autoscala Delahaye...ovviamente tentai subito di farlo mio, ma, avendone già avuto uno, come pattuito, mia zia fu irremovibile. Da allora è rimasto nel libro dei desideri insoddisfatti...fino a un po' di mesi fa...





Modificato da - marconolasco in data 26/04/2020 19:06:49

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Mauro55
automodellante


Inserito il - 26/04/2020 : 18:07:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mauro55 Invia a Mauro55 un Messaggio Privato Aggiungi Mauro55 alla lista amici
Molto bello; le gomme bianche poi hanno sempre il loro fascino.
Anch'io mi sto rifacendo adesso di certi modellini che all'epoca ho solo visto in vetrina.




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n/a
deleted



Inserito il - 27/04/2020 : 16:06:24  Link diretto a questa risposta Aggiungi n/a alla lista amici
Complimenti marconolasco, veramente delizioso!



Prov.: Roma  ~ Città: frascati  ~  Messaggi: 1099  ~  Membro dal: 12/12/2014  ~  Ultima visita: 09/07/2024 Torna all'inizio della Pagina

marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 27/04/2020 : 18:44:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Grazie!



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thorax
iperautomodellante



Inserito il - 28/04/2020 : 17:21:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di thorax Invia a thorax un Messaggio Privato Aggiungi thorax alla lista amici
anch'io ho molti modellini Dugu: peccato che tali modellini non siano mai stati riproposti (509 in testa)



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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 09/05/2020 : 19:21:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
thorax ha scritto:

anch'io ho molti modellini Dugu: peccato che tali modellini non siano mai stati riproposti (509 in testa)


Beh, però le due 509 Dugu sono veramente fedeli e trovo che non sfigurino troppo al fianco di modellini moderni. Con in più il valore storico. E con un po' di fortuna si trovano a un costo ragionevole e in ottime condizioni.




Modificato da - marconolasco in data 09/05/2020 19:23:25

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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 11/06/2020 : 16:06:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Il mio ultimo acquisto è il primo autocarro costruito in serie in Unione Sovietica nel 1924, l' A.M.O. (Avtomobilnoy Moskovskoye Obshchestvo , Società Automobilistica di Mosca) F-15, derivato, come noto, dall'omonimo Fiat.
Il modellino nasce nel 1986, prodotto dalla Elecon con il n. EL02001. Fu presentato insieme alla versione del 1927 con cabina interamente metallica, che è quella che compare nella foto nel retro della scatola a vetrina. E' un modellino di buona fattura, che vale per me i 20 euro più 8 di spese che ho pagato.
Esistono numerosi modelli di questo autocarro in varie versioni; ecco un ricco link per i molti che vorranno approfondire...

https://bugulma-lada.ru/it/obzory-mashi ... ty-po.html

Non ho modelli del Fiat, quindi lo confronto con un 18 BL della Rio, che però dovrebbe essere in scala 1/41 circa, mentre il russo mi risulta in vera scala 1/43.





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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 12/06/2020 : 12:23:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Non capisco il link che ho messo non si apre sugli A.M.O., lo rimetto:

https://bugulma-lada.ru/it/obzory-m...vety-po.html




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thorax
iperautomodellante



Inserito il - 18/06/2020 : 21:23:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di thorax Invia a thorax un Messaggio Privato Aggiungi thorax alla lista amici
molto ben fatto al contrario del modello uscito nelle edicole dell'est: lo sto cercando pure io.
Più che confrontarlo con il 18 BL andrebbe messo vicino, se lo avessero fatto, ad un 15 Ter che era più piccolo e di cui questo Amo era la copia perfetta




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marconolasco
automodellandonissimo


Inserito il - 22/06/2020 : 17:47:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marconolasco Invia a marconolasco un Messaggio Privato Aggiungi marconolasco alla lista amici
Beh, il 15 ter sarebbe stato senz'altro più adatto, ma non ne ho...mi sembra di ricordare qualche vecchio speciale, forse ABC.
Intanto mi è arrivata la seconda Russo-Balt della collezione, la C 24/30 doppio phaeton del 1909, marca Agat, n A-36, scala 1/43 reale. Risale alla fine degli '80-primissimi '90, visto che è ancora made in URSS.
Lo affianco all'altra Russo-Balt della famiglia, la torpedo C 24/40 del 1912, n. A-22 della Saratov del 1978.
Qualità buona, anche quella dei materiali, visto che dopo 30 o 40 anni sono ancora perfette, cosa che non sempre capita con i modelli sovietici.





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