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Inserito il - 01/03/2011 : 18:46:20
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Prendendo spunto dalla notizia della demolizione del fabbricato della Polistil ,mi sono chiesto:perchè le macchinine non erano piu' nel cuore dei bambini? Chi ha preso il loro posto? La scala 1/24 aveva scalzato la classica 1/43 intorno gli anni '80,la Mercury aveva abbandonato nel 1978,la Mattel tolse dai suoi modelli il marchio Mebetoys sostituendolo con quello Hot Wheels nelle ultime riproduzioni e,in generale,i modellini non avevano piu' nessuna apertura.Un confronto impari con i Politoys M o qualche Mebetoys che avevano quattro aperture (per non parlare dei piu' rari e costosi Edil toys)! Io sono del '69,a meta' degli anni '80 mi interessavano di piu' le ragazze e la moto (il mitico Tuareg!),dovessi dire cosa li ha uccisi, la prima cosa che mi viene in mente sono i videogiochi;mi piacerebbe sapere qual'è la vostra opinione in merito!
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RossCompany
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Inserito il - 01/03/2011 : 19:05:55
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In un epoca moderna tutto si accelera e si infittisce, e si è sempre alla ricerca del business (chi produce e chi acquista). Alle macchinine si sono affiancati tanti altri giochi e videogiochi, tant'è che un bimbetto o ragazzino di oggi, pur non andando certamente a letto molto dopo carosello (e la tv, dove la mettiamo), pur avendo più tempo, ne a meno da dover spalmare per ogni cosa che ha. Ma se il bimbetto o ragazzino ha la passione per le 4 ruotine, tranquillo, le macchinine le acquista (o farà acquistare).
Piu' che dire 'chi ha ucciso gli obsoleti' la mia risposta mira al fatto che via Mebetoys, Politoys/stil, B-Burago etc, sono arrivati (come low cost principalmente scala 1/43) Cararama (inizialmente molte erano con parti apribili) Maisto, Heavy Metal (alcune con portierine apribili) ed altro, in parte paragonabili alle nostre macchinine Mebetoys, Politoys etc dei bei tempi nostri. Solo, che per l'esasperata ricerca del business, tutte made in China (e del resto se fossero sopravvissuti i marchi su citati...a cui aggiungiamo anche la Mercury, si sarebbero dovuti adeguare anche loro, per poter vendere ad un prezzo accettabile, diciamo concorrenziale). Quindi, più di dire chi ha ucciso gli obsoleti, mi sentirei di dire che il tempo e gli interessi (di tutti) han trasformato il tutto.
Questo il mio pensiero (classe 1962)
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Ross
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frecciarossa
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Inserito il - 01/03/2011 : 19:39:52
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adesso i bambini volgiono solo giocattoli elettronici come la psp o cavolate come mostriciattoli... le macchinine e altri giocattoli sembrano passati di seconda mano...
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" fantasia e realtà" ABARTH 4EVER W JUVENTUS |
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Inserito il - 01/03/2011 : 20:02:43
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@RossCompany:non sono sicuro di aver capito;intendi dire che questo gioco (le macchinine) è ancora attuale oppure passato in secondo piano e coperto da modelli low cost? (per giocarci o per collezionarli?)
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RossCompany
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Inserito il - 01/03/2011 : 20:45:56
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Si Alfa Marameo, intendo dire che a secondo delle passioni, questo gioco, quello delle macchinine è ancora attuale, anche se come dicevo prima, come tu stesso ed anche frecciarossa sottolineate, i ragazzini di oggi sono certamente distratti anche da altre cose, fra cui giochi elettronici. Io ne ho conosciuti e ne conosco di ragazzini che giocano (impietosamente) con le loro macchinine (e che problema quando per visite in casa mia adocchiavano le vetrine, e non ti dico dei furti subiti, alcuni mai rientrati). Questo, ovvio, sempre che abbiano la passione.
Da ragazzino, interfacciandomi con i miei cugini, c'era quello con la passione dei soldatini e delle guerre, che ovviamente non filava manco di striscio le macchinine (almenocchè non fossero veicoli militari), mentre qualche altro mio cugino, aveva le sue belle macchinine con cui giocare, al pari di me.
Ora, al di la del blasone o marchio (è ovvio, per farlo giocare, ad un ragazzino prendi ciò che costa poco, un po come facevano i nostri genitori con noi), credo che se la passione per le auto c'è, nella mente di un ragazzino, fra le sue mani avrà un modellino per giocare.
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Ross
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MASSIMO57
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Inserito il - 01/03/2011 : 21:14:29
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La crisi della "macchinina giocattolo" scoppia tra la fine degli anni '70 e i primi '80, per la diminuzione di interesse dei più piccoli. Cosa penso io sul motivo di questa disaffezione? Per noi che eravamo bambini negli anni del boom (come recita anche il mio niccOn (usa le C)ame) le auto erano ancora oggetti mitici. D'estate mio papà mi portava in bicicletta sulla statale che passava poco fuori dal paese, per veder passare quei modelli di auto che nel paese non si vedevano mai: ricordo ancora con emozione un quartetto di signori milanesi che si fermarono a chiederci un'indicazione, a bordo di una Chevrolet Corvair, oppure due coppie di (abbienti) giovani vicentini che passavano spesso di lì con una Simca Chambord, oppure la Buick Electra di un militare americano di stanza a Verona .... Possedere quegli oggetti di sogno, seppure soltanto in scala 1/43 (anzi, 1/41 Politoys), ti entusiasmava. Poi, pian piano, le auto sono diventate oggetti "normali", e i bambini, che nel gioco vogliono soprattutto correre con la fantasia, hanno cominciato a lasciarle nei negozi, preferendo fantasiosi videogiochi o creature spaziali. Così i modellini, da giocattoli per i piccoli sono diventati passatempo per quei grandi che sono soltanto "diversamente bambini".......
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MASSIMO57 |
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Inserito il - 01/03/2011 : 21:47:18
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Secondo me la scala 1/24 non ha mai scalzato la 1/43 né negli anni 70 né negli anni 80, la produzione non diminuì, anzi, si intensificò nacquero e si svilupparono molte marche.
Ma come sempre, le scelte di mercato hanno influenzato certe produzioni e certi marchi sono stati sostituiti da nomenclature che facevano più figura. I modelli senza aperture con le famigerate ruote veloci erano concepiti proprio per i bambini, niente parti che si potevano staccare o rompere facilmente.
Diciamo anche che a fine anni 70 sparirono marchi importanti , ahimé e cominciarono in sordina le produzioni made in Cina. Mi ricordo che sulle scatole della Vanguards c’era scritto orgogliosamente “modello interamente prodotto in Gran Bretagna”, non so quanto è durata la storia.
Poi come detto da molti, i videogiochi e tutte gli altri "pitali" elettronici hanno avuto il loro peso ma non credo abbiano relegato in qualche angolo buio le automobiline, semplicemente ci sono più scelte a disposizione dei ragazzini odierni, Come già detto, il progresso, se si può definire tale questo fenomeno, decretò una diminuzione dei modellini come giocattoli ma non soli di questi. Comunque, gli attuali di allora non sono morti, sono andati fuori produzione e diventati obsoleti, come quelli odierni andranno fuori produzione e diventeranno a loro volta obsoleti e ci sarà sempre della gente come noi che li collezionerà.
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Inserito il - 01/03/2011 : 22:34:57
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@Nazgul:Quindi,se ho ben capito la tua opinione,tu sostieni che questo "gioco" sia ancora ambito dai bambini e attuale;diciamo gli odierni Cararama,ad esempio,saranno gli obsoleti di domani,giusto? Non sono del tutto concorde con il concetto ruote veloci/no aperture:la loro introduzione,a mio parere,fu dettata dall'intenzione di ridurre i costi,veicolando questa scelta con l'ipotesi che alcune parti potevano essere ingerite.Evento,quest'ultimo,che poteva anche verificarsi:diciamo che fu colta l'occasione di economizzare e contemporaneamente mostrarla come un'importante miglioramento. Ciao, Leo.
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mgmidget
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Inserito il - 02/03/2011 : 00:27:20
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Obsoleto, per definizione non più usato comunemente. Dagli anni '50, quando ho cominciato a giocare con le macchinine, molte cose sono cambiate. L'automobile è divenuto un prodotto maturo e diffuso (tutti hanno la macchina e le macchine sono molto simili tra di loro) e quindi solletica meno la fantasia dei bambini (di ogni età) e fa meno sognare. L'automobile non è più mezzo di libertà. Certo ce ne sono ancora che giocano con le macchinine, ma sono molto meno numericamente. Si sono evolute le tecnologie. Tralasciando la latta, dopo la pressofusione - vedi Dinky Toys - sono arrivate le plastiche (vetrini, arredamenti interni) vedi Corgi Toys, poi le aprture - vedi Solido, la Flaminia coupè - e ancora le sofistcherie Corgi le ruote cambiabili, il trans-o-lite (che sfruttava il metacrilatao e le sue capacità di conduzione della luce)fino ai meccanismi dell'Aston Martin di James Bond. L'innovazioni della Polistil, oltre all'ottima progettazione e alla scelta di soggetti nostrani, pare sia stata la riduzione di costi nel montaggio. Pettegolezzo vuole che il montaggio fosse affidato a parrroci di campagna che le facevano montare alle parrocchiane in cambio di unèofferta per la chiesa. Ma questa probabilmente è solo una bassa menzogna di chi pensa sempre male... Poi i costi di montaggio aumentavano con l'autunno caldo e si ovviava imboccando la strada del ridimensionamento dei prodotti. Sparivano aperture, si semplificavano gli stampi, si facevano le portiere in plastica trasparente... e si perdevano clienti. Poi un pensoso declino e astinenza dei patiti. Nel frattempo, a colmare la nicchia di mercato, quel gran genio di John Day che ha dato il via ai kit. Tecnologia povera, mano d'opera a cura del cliente, prezzi d'affezione ma un grande valore aggiunto: "la cultura" espressa nella scelta dei soggetti. E così si apriva un nuovo filone, un nuovo target group (termini da merchettaro, o marketing manager): il collezionista. D'altra parte quale bambino avrebbe accettato delle ruote non di gomma ma di metallo? Poi dalle carrozze cominciarono le Brumm, sembrava un sogno... la Ferrari GTO finalmente e fatta benissimo, al meglio, sembrava. Certo c'erano le Rio, davvero eccelse opere di micro ingegneria ma erano modelli che avevamo visto, noi dei '50, solo nei musei: non ci facevano sognare avventure. Ma ormai i bambini erano persi (quelli nati negli '80). Poi un produttore di kit tedesco (Minichamps) ebbe la geniale idea di progettare in Germania e far costruire ibn Cina. Fino ad allora i prodotti cinesi erano piuttosto, anzi molto, scadenti. E in Cina hanno imparato. Ho l'impressione che alcuni stampi fossero solo in affitto e terminato il quantitativo stabilito (il farlocco "limited edition", limitato in realtà dal potenziale assorbimento del mercato a quei prezzi) venivano prodotti in proprio, magari semplificandoli (ho l'impressione che da questo sia nata la Hongwell) ma a un costo assolutamente competitivo (si era alla fine del secolo, il secolo dell'auto... e del cinema). E sono venute la tampografia e le fotoincisioni che hanno preso strade diverse nei kit, nei modelli di alta gamma e nei low cost (sia di edicola, dove paga il grande numero e le agevolazioni fiscali). Glli obsoleti non sono morti, sono, come da contratto, passati. Facendo un ragionamento più generale le macchinine sono una rappresentazione della realtà, o di una realtà e in quanto tali ogni "interprete" sceglie come riasssumere questa realtà con i mezzi tecnologici ed economici che ha e con "l'intelligenza" che ha. Come un pianista che suona lo stesso pezzo di Mozart in modo diverso da un altro. Uno di questi giorni metterò delle foto da un libro con i disegni per gli stampi della Corgi Toys per mostrarne la raffinatezza per ottenere da un'unica stampata una ricchezza di particolari veramente pregevole. E ogni interpretazione ha i suoi valori e i suoi sapori. Spero di non essere stato troppo confuso, ma sarebbero talmente tante le cose da dire... che il tentativo di sintetizzarle potrebbe essere stato fatale... e causare noia letale.
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Modificato da - mgmidget in data 02/03/2011 00:32:19 |
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Sandro |
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RossCompany
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Inserito il - 02/03/2011 : 01:13:37
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Carissimo Sandro V...altro che noia...quella da te detta, è storia!
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Ross
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Inserito il - 02/03/2011 : 08:43:04
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Ciao, Leo. Senz’altro le malefiche ruote veloci sono nate per una questione di riduzione dei costi, ogni tanto mi auguro che l’inventore se le trovi montate sulla sua auto. ....
Dico semplicemente che essendo modellini semplificati le automobiline son tornate ad essere giocattoli ed anche abbordabili. Dinky, Cogi, ed i Norev stessi in Italia non erano alla portata di tutti .... te lo posso garantire
Certi Cararama sono abbastanza semplici anche se bellini e veritieri, almeno le auto e li ho visti tra le manine distruttrici di diversi fanciulli anche piccolini mentre facevano "brum brum"; se pensi costano poco ed anche se vengono distrutti ai genitori non importa. Un sacco di ragazzini odierni usano ancora giocare con le automobiline magari sul tipo delle Majorette o Matchbox o fax-simili di dubbia produzione orientale. Non è che sia molto esperto in materia sono generi che non mi interessano. Poi ovviamente col crescere gli interessi cambiano, viedogiochi, pc, motorini, gnocca ecc... non tutti rimangono degli orgogliosi ed incalliti Peter Pan, ciao.
P.S. giocoforza i Cararama saranno gli obsoleti "più recenti" di domani, o forse meglio di dopodomani e forse di serie B. I Polistil, certi Bburago o anche gli stessi vecchi YAXON insegnano e certi facevano proprio c.....
@ mgmidget: nessuna noia mortale e non sei stato neanche troppo confusionario, si vede che ti piace la cosa eh?
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Modificato da - n/a in data 02/03/2011 13:28:15 |
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mgmidget
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Inserito il - 02/03/2011 : 11:50:08
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ma ho anche altre passioni come il Pc etc, ma non più per i motorini
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Sandro |
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Inserito il - 02/03/2011 : 13:28:12
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@Nazgul:beh,avrebbe risolto il problema delle forature! Scherzi a parte,hai sollevato un aspetto importante:i modellini di ieri quanto sarebbero costati al cambio odierno? (intendo il costo reale;rapportato con il prezzo del pane e del latte per esempio,chi puo' mi illumini!).Dalle mie parti (abitavo in provincia di Arezzo) era difficile recuperare le Mercury,figurati le Norev,Corgi e Dinky;le ho conosciute da adulto, e quindi all'epoca non potevo fare nemmeno paragoni,ne sulla qualita' del prodotto ne sul costo,argomento a cui i miei genitori erano strettamente interessati.Pero' una cosa la devo aggiungere:io ho due figli,rispettivamente di 13 e 8 anni,capita che i loro amici vengano in casa;ebbene nessuno di loro degna di uno sguardo la ia vetrina di macchinine....non è un buon segno.
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Inserito il - 02/03/2011 : 13:44:44
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Guarda ti dico solo una cosa, son passati tanti anni ma mi è rimasta impressa. Un giorno passando davanti un negozio che frequentavo ho visto la Renault Fregate della Norev.Amore a prima vista. Tanto che dopo anni ho fatto di tutto per riaverla uguale .... Avevo appena ricevuto i soldini per il mio compleanno sono entrato e l'ho fatta mia ma mi ricodo ancora che uscendo col modellino in mano senza scatola pensavo tra me e me "cavoli che fregatura" il nome le si addice costava uno sproposito rispetto agli altri ed era "vuoto" .
Se non ricordo male i Politoys in plastica costavano sulle 200 lire ed i camion 1.500 e siamo nel '61? Sarebbe bello sapere il valore attuale di quelle 200 lire. Secondo me non era poco.
Io sono più vecchio di te ma ho sempre bazzicato tra coscie e negozietti di modellini, in ogni posto dove andavo mi mettevo a caccia, gli amici mi prendevano in giro dicendomi che avevo il radar. Beh sui videogiochi sono d'accordo con te fanno la parte del leone. Oggi.
Sai una cosa invece, in merito ai figli dei miei amici ... rimangono a bocca aperta. Sarà perchè pure i loro padri sono mainiaci delle auto ....
Comunque a noi che ci frega? Per noi sono sempre vivi e vegeti ed affascinati.
Ciao
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Modificato da - n/a in data 02/03/2011 13:58:56 |
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Keep-all
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Inserito il - 02/03/2011 : 13:52:04
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| Alfa Marameo ha scritto: ......Pero' una cosa la devo aggiungere:io ho due figli,rispettivamente di 13 e 8 anni, capita che i loro amici vengano in casa; ebbene nessuno di loro degna di uno sguardo la mia vetrina di macchinine....non è un buon segno.
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Così come hai scritto la frase, dà un pò di tristezza, perchè vuol dire che hanno interessi diversi, e sappiamo anche quali, con meno cultura modellistica e automobilistica. Poi certo, ragazzi di 10-13 anni i tuoi obsoleti li vedono proprio....obsoleti! Non interessano affatto! Ma se alla stessa frase ci metti il punto interrogativo, io ti rispondo "Sì" perchè può essere un vantaggio per te, così nessuno te li tocca....
Alberto
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Ubi major, minor cessat Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi. |
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Keep-all
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Inserito il - 02/03/2011 : 14:28:55
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Intorno agli anni '80, prima dei videogiochi, c'erano anche giocattoli come i robot tipo Mazinga, Jeeg Robot ed altri che hanno riempito i pomeriggi di tanti ragazzini...... Anche questo dei Robot è stato un mondo pieno di giochi, per cui molti bambini sono cresciuti con questi e non con le macchinine. E' sempre una questione di mode che si susseguono nel tempo. Gli stessi ragazzi hanno voglia di divertirsi con giocattoli diversi o cose nuove.
Alberto
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mgmidget
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Inserito il - 02/03/2011 : 14:33:26
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nel marketing del giocattolo esiste la suddivisione tra "classici" e "fashion" questi ultimi sempre concepiti in sinergia con fumetti e cartoons... e destinati a durare lo spazio di un mattino o meglio di uno spot...
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Sandro |
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frecciarossa
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Inserito il - 02/03/2011 : 15:12:54
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Alfa anche a te la stessa cosa?
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" fantasia e realtà" ABARTH 4EVER W JUVENTUS |
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Alex1984
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Inserito il - 02/03/2011 : 16:56:44
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| Keep-all ha scritto:
| Alfa Marameo ha scritto: ......Pero' una cosa la devo aggiungere:io ho due figli,rispettivamente di 13 e 8 anni, capita che i loro amici vengano in casa; ebbene nessuno di loro degna di uno sguardo la mia vetrina di macchinine....non è un buon segno.
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Così come hai scritto la frase, dà un pò di tristezza, perchè vuol dire che hanno interessi diversi, e sappiamo anche quali, con meno cultura modellistica e automobilistica. Poi certo, ragazzi di 10-13 anni i tuoi obsoleti li vedono proprio....obsoleti! Non interessano affatto! Ma se alla stessa frase ci metti il punto interrogativo, io ti rispondo "Sì" perchè può essere un vantaggio per te, così nessuno te li tocca....
Alberto
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premetto che ho 26 anni ed ho un nipotino di 6. i modellini di auto obsoleti (1\24) che colleziono li tengo tutti sulle mensole in camera mia in bella vista. ogni volta che mio nipote mi viene a trovare, vorrebbe sempre giocarci ma naturalmente evito con delle scuse perchè capite è comunque una collezione e rischiano di rompersi. per non farlo rimanere male, prendo negli scatoloni altri modellini burago (1\43), anche questi della mia infanzia, passando cosi molto tempo a giocare insieme a lui
ps. alfa marameo dove hai letto la notizia della demolizione del fabbricato polistil?? vorrei prenderne visione, grazie
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512s
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Inserito il - 02/03/2011 : 17:02:53
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io ho dei bambini e posso rassicurarvi che nonostante li spinga nel mondo delle macchinine appena entrano nell'eta scolastica , gli imput che ricevono da compagni e pubblicità li distolgono dal nostro mondo per avvicinarsi a quello che i pubblicitari impongono Gameboy, Gormiti, Pokemon e tutto ciò che ruota nel mondo dei giocattolai italiani viene praticamente imposto ai bambini grazie a un bombardamento pubblicitario di indubbia efficacia : se avete dieci minuti di tempo provate a vedere con quale intensità e forza persuasiva vengono proposti i giochi tra un cartone animato e l'altro , sono persuasioni "occulte" degne della migliore propaganda dei regimi totalitari del recente passato Oltre a ciò, considerate che per chi è nato negli anni sessanta e settanata l'automobile era una novità, e il giocare con le automobili in miniatura era l'immedisimarsi in ciò che faceva il papà, oggi l'auto è normale amministrazione e non attira più di tanto il bambino, che invece putroppo beve tutto ciò che la tv propone
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Inserito il - 02/03/2011 : 17:34:14
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@alex84:nel topic di frecciarossa,un duro colpo. @512s:"adesso l'auto è un fatto normale...".Mi hai fatto ricordare quando da piccolo sbirciavo dal finestrino nell'abitacolo delle auto in sosta per vedere quanto facevano!Si,nella mia ingenuita' il fondo scala del tachimetro (che io chiamavo cruscotto)era indiscutibilmente l'unico che potesse testimoniare la velocita' massima delle auto;mi è rimasto impresso quello della Giulia,duecentoallora,mamma mia!Sogni di bambino,ma mi hai fatto riflettere:allora quel gioco era un'imitazione dei grandi,mi sento di condividere questa affermazione.
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