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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 22/07/2010 : 13:24:42  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
E' da molto che cerco sui libri ed anche in internet ma 0.

La prima gara in grande stile credo sia stata la PARIGI-ROUEN, vinta da una De Dion poi squalificata, era il 1894 se non vado errato e da qui le corse sono continuate sia su strada sia su tracciato chiuso e poi anche in autodromo. La De Dion era una macchina, anche se alcuni la definiscono come trattore, nata per turismo aveva due posti e le altre concorrenti erano tutte di provenienza "stradale" e avevano da due a 9 posti ...
Ho osservato che praticamente fino agli inizi degli anni venti correvano quasi sempre vetture biposto sia in circuito sia in strada, anche la mitica P2 aveva 2 posti. Il secondo era riservato al meccanico. Ora chiedo se qualcuno lo sa, quando dai 2 posti si è passato alle macchine monoposto da Grand Prix per finirte in F1??
Ho osservato che in quegli anni solo le macchine da record erano monoposto vedi la 999, la S76 o la SB4 ecc ...
In poche parole qualcuno sa spiegarmi quando le macchine da Grand Prix sono diventate monoposto? Ed il Grand Prix ufficialmente quando è iniziato nel 1906 a Le Mans con la vittoria della Renault ?

La mia domanda è originata in parte dalla mia curiosità ed in parte perchè nella mia collezione di auto da corsa ho separato le macchine monoposto dalle altre che per chiarezza chiamerò sport prototipi. Ma allora mi chiedo una S74 che ha 2 posti dove cavolo la metto?
(e non mancatemi di rispetto nella risposta, lì non c'è posto ).

L'ho messa in vetrina con le sport assieme all'A.L.F.A della Targa del 1911 .. ecc ...
E' giusto secondo voi?

Ringrazio






Città: Nessuna  ~  Messaggi: 9979  ~  Membro dal: 19/12/2005  ~  Ultima visita: 31/01/2008

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eigi
Amministratore




Inserito il - 22/07/2010 : 17:20:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
http://www.ddavid.com/formula1/story1.htm

Potrebbe essere questa la data della svolta: 1934.
Leggi questa parte (e guarda le foto).
Poi leggi anche il resto, è interessante.

La prima gara ad assumere il nome di Grand Prix è quella da te menzionata ma molte altre ce ne furono prima, ovviamente: nel 1895 ci fu la prima gara in Italia, una Torino-Asti e ritorno, 93 km macinati dal vincitore, su una Daimler, alla strabiliante media di 15 km/h






 Regione Estero  ~ Prov.: Roma  ~ Città: roma  ~  Messaggi: 8937  ~  Membro dal: 10/05/2007  ~  Ultima visita: 01/04/2023 Torna all'inizio della Pagina

utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 22/07/2010 : 22:05:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
L'Alfa nel 1931 produsse la tipo A che era uno monoposto,la prima, sorella maggiore della tipo B ossia della P3 del 1932, quindi se l'Alfa si prese la briga di costruirle ci doveva essere qualche specifica prima del '34, la prima Mercedes monoposto è la W25 del '34 (W=wagen). l'Auto Union C è posteriore.


Come Formula Grand Prix, termine adottato nel 1922 dall'AIACR (la FIA dell'epoca), si intendono il tipo di competizioni automobilistiche organizzate nei Gran Premi. Nel 1946 mutò il nome in "Formula A" e nel 1947 assunse l'attuale denominazione di "Formula Uno". Infine, nel 1950 venne istutuito il Campionato Mondiale.
Ma non è proprio così già la gara del 1906 a Le Mans era classificata o detta Grand Prix anche stando ai manifesti dell'epoca.. e l'anno dopo a Dieppe, pure, tra l'altro il 1907 è importante perchè si stabilirono definitivamente i colori delle auto. Nel 1906 le Fiat erano nere e le Renault rosse, l'anno dopo il colore dell'Italia era il rosso con le varie sfumature, es. sangue di bue per l'Alfa, un rosso che era una via di mezzo tra quello della Ferrari e quello dell' Abarth per le Fiat, il blu era per la Francia, il verde per Inghilterra, il bianco per la Germania, il rosso e bianco per la Spagna, il blu e bianco per l'America, il giallo per il Belgio ecc... ma questa è cosa nota. Che poi in questi primi Gran Premi le auto era costruite ad hoc, non credo che la Fiat 130 hp (la F1/F2) fosse una stradale riveduta e corretta, se non erro la Fiat le costruì per far girare le balle ai francesi, quindi per correre e basta.... erano auto da Grand Prix che facevano media di 113 kmh. Media! Ill percorso era di circa 77 km (48 miglia) non dimentichiamoci che le vetture potevano toccare i 160 kmh. Ci volevano i c... quadri per tenerle in strada.


ora devo trovare le specifiche giuste








Modificato da - utente_cancellato in data 22/07/2010 23:20:46

Città: Nessuna  ~  Messaggi: 9979  ~  Membro dal: 19/12/2005  ~  Ultima visita: 31/01/2008 Torna all'inizio della Pagina

eigi
Amministratore




Inserito il - 22/07/2010 : 23:23:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Avevo capito che la tua ricerca fosse sulla "ufficialità" delle vetture monoposto ammesse alle gare.

La Tipo A, ed eventuali vetture antecedenti, potrebbe benissimo essere il frutto di un progetto che non prendeva spunto da una specifica dichiarata (perlomeno ufficialmente), ma solo da un'evoluzione tecnica, sia delle vetture che del tipo di corse, che non richiedeva più la presenza del meccanico a bordo e che quindi portò all'esclusione di un "posto a sedere" che significava risparmio di peso, oltre a distribuzione delle masse e aerodinamica migliori.
L'ufficializzazione di questa tipologia di vettura per le gare di Formula, avvenuta nel 1934, potrebbe essere avvenuta, a sua volta, in virtù di quella evoluzione progettuale.
Questo è un mio pensiero.

Continua comunque la ricerca, è interessante (almeno per noi due lo è )






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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 23/07/2010 : 08:45:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
eigi ha scritto:

Avevo capito che la tua ricerca fosse sulla "ufficialità" delle vetture monoposto ammesse alle gare.

Continua comunque la ricerca, è interessante (almeno per noi due lo è )


Ciao eigi, ovviamente hai capito giusto ma essendoci sempre un MA ....
non capisco come una marca spenda soldi per un progetto dubbio?
La tipo A, se non sbaglio, non è stata fatta in più di 4 esemplari ma ugualmente credo che i costi di progettazione siano stati alti e poi la B .... ancora peggio in questo senso. E' questo che mi incuriosisce oltre che sapere quando ... o/e chi abbia prodotto per primo una monoposto da gara e non da record ....



Sì credo che la cosa possa interssare solo a noi, beh meglio che a nessuno.


Buona giornata






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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 23/07/2010 : 09:32:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
.... i posti per i meccanici scomparvero nei primi anni venti ....
ho letto che agli inizi dovevano essercene 2 con il pilota ....


http://it.wikipedia.org/wiki/Gran_P...utomobilismo

Fino ad ora ho scoperto che le regole del '34 riguardavano cilindrata e peso 1500 cc x 750 kg da qui anche il cambio di colore delle Mercedes .... con la W25

Negli anni precedenti sia la P1 sia la P2 avevano il sedile doppio anche se quasi sempre il pilota era da solo. Potrebbe essere che vista l'inutilità del secondo posto l'Alfa sia partita con l'dea della monoposto tipo A .... ancora prima del 1934.

L'AIACR nata nel 1920, fece la prima seria regolamentazione delle gare, denominata "Formula Grand Prix", e fu adottata principalmente in Europa. Questo regolamento, fu alla base di tre edizioni di un Campionato Mondiale per Costruttori (vinto dall'Alfa Romeo nel 1925, dalla Bugatti nel 1926 e dalla Delage nel 1927), di due edizioni di un "Campionato Internazionale" (nel 1931 vittoria di Minoia su Alfa, e nel 1932 vittoria di Nuvolari su Alfa) e delle cinque edizioni di un "Campionato Europeo Grand Prix" (dal 1935 al 1939) dominato da piloti e vetture tedesche.
Quindi probabilmente questa è la spiegazione.

bye






Modificato da - utente_cancellato in data 23/07/2010 09:48:41

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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 23/07/2010 : 11:54:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
beccato!


regole del Grand Prix ....
1925 sparisce il meccanico vicino al pilota
1926 2 posti sempre obbligatori
1927 formula di 0,5 litri; limite di peso minimo ora portato a 700 kg - £ 1.543 - Due sedili restano obbligatori, ma allo stesso tempo le monoposto sono autorizzate a condizione che il sedile avesse una larghezza minima di 80 cm - e un'altezza minima di 25 cm - i compressori sono stati ammessi.

1929 Formula Libera, peso minimo portato a 900 kg - carburante commerciale ora obbligatorio, con un limite di consumo di 14 kg di carburante e di olio per 100 km - 14.5 mpg (utilizzato solo nel Grand Prix di Francia e Spagna). Sempre Due posti - distanza di gara minima 600 km - 373 mi. A due meccanici, oltre al conducente è permesso di assistere ai pit stop.

1932 Formula Libera - due posti corpo con larghezza minima di 100 cm; monoposto autorizzate a partire dal 1932.

ecco il perché della nascita della tipo A



http://www.kolumbus.fi/leif.snellman/gpw5.htm

sito mooolto interessante
http://www.kolumbus.fi/leif.snellman/gpw0.htm

ora sarebbe bello capire quale fu la prima monoposto in assoluto

ora cerca un po' tu eigi .... e dimostra al mondo ma che dico al mondo, alla galasssia ma che dico alla galassia, a me ... ed a te ... che anche se non abiti in una mela .... sei superiore ad un povero, piccolo, caro, innocuo ... lombrichetto leggermente contrariato

La mia idea è che la prima vera monoposto nata come tale sia la tipo A anche se durò poco e di conseguenza la tipo B che ne ereditò i compiti.
Ma non si sa mai ....

bye






Modificato da - utente_cancellato in data 23/07/2010 12:31:22

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eigi
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Inserito il - 23/07/2010 : 16:53:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
La cosa si fa sempre più interessante, ma purtroppo da stasera sono in oscuramento internet ... vo' in vacanza una settimana.

Io fo' il tifo per la Tipo A ... e se al mio ritorno non hai ancora dipanato la matassa (cosa che non credo possibile) mi lancerò alla ricerca della prova inconfutabile.

Ma quanti ce ne sono di matti così!? (spero pochi)






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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 23/07/2010 : 20:21:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici
eigi ha scritto:

La cosa si fa sempre più interessante, ma purtroppo da stasera sono in oscuramento internet ... vo' in vacanza una settimana.

Io fo' il tifo per la Tipo A ... e se al mio ritorno non hai ancora dipanato la matassa (cosa che non credo possibile) mi lancerò alla ricerca della prova inconfutabile.

Ma quanti ce ne sono di matti così!? (spero pochi)


E' la curiosità che non ci fa più vivere nelle caverne ..... ahimè avremmo potuto fermarci alle capanne e collezionare carretti in scala.

Fatti una buona vacanza, Alessandro, te lo auguro di cuore, comunque ho mandato una mail al sito che parla dei Grand Prix ed in un inglese da Totò a Milano, ho chiesto informazioni ... sorpreso?
Vedremo se rispondono e comunque trai miei libri ne ho scoperto uno che forse mi può aiutare per il resto mi raccomando sempre avanti ... seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all'isola che non c'è. ...

Buone vacanze

Franco






Modificato da - utente_cancellato in data 23/07/2010 20:31:58

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eigi
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Inserito il - 23/07/2010 : 22:22:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di eigi  Invia a eigi un messaggio AOL Invia a eigi un Messaggio Privato Aggiungi eigi alla lista amici
Collezionare carretti!? .... ad Agosto vado in Sicilia, potrei ...

Hai mandato una mail chiedendo lumi? Ma daiii, non ci credo ...

... all'isola che non c'è ... ?
E chi lo dice che non c'è!
Non si vede, non tutti la vedono, ma c'è; perlomeno c'è per chi sa riconoscere le parole sincere da quelle di circostanza, per chi riesce a "sentire" senza "vedere", per chi è capace di sorridere nel dare senza aspettare la contropartita.

Buon lavoro (perchè l'augurio andrebbe fatto a chi rimane in ufficio a lavorare non a chi va in vacanza )

Alessandro.






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utente_cancellato
iperautomodellante




Inserito il - 27/07/2010 : 16:58:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente_cancellato Invia a utente_cancellato un Messaggio Privato Aggiungi utente_cancellato alla lista amici


Sembra che la prima monoposto a scendere in pista in Europa sia stata un’americana nel Grand Prix di Monza nel 1923 anche se aveva già partecipato vittoriosamente al GP di Francia ne 1921 sempre con il medesimo pilota che morirà nel 1924 a Syracuse facendo la fine dell'oliva.



1923 gp, Monza - Albert Guyot (Sunbeam n.4), Eugenio Silvani (Voisin n.3), Jmmy Murphy (Duesenberg n.5) - 1923 GP Monza - Jmmy Murphy Duesenberg n.5


Sembra che la Duesenberg sia stata in assoluto la prima americana a correre su suolo europeo.

Mentre suppongo fino a prova contraria che la prima monoposto europea sia stata l'Alfa Romeo tipo A del 1931 costruita in 4 esemplari che si pone tra la P2 e la P3 del 1932 e dimenticata dai più anche se basta guardare il motore per capire che sarebbe degna di nota.



Quindi riassumendo le monoposto da Grand Prix prendono piede dal '32 con la P3 e tutte le altre a seguire, prima c'era un misto frutta.

Tra l'altro nel 1929 una o due Miller Packard Cable (1500cc e 230 cv) parteciparono al Gran Premio di Monza (non d'Italia) vinto da Varzi su Alfa, in quell'occasione Bugatti acquistò 2 monoposto dopo la gara.
In questa occasione le Miller non diedero il meglio a causa del tipo di percorso. Sembra invece

(Nel 1929 la Packard Cable Company ha sponsorizzato una squadra di tre Miller 91)



" ...... Ettore Bugatti rimase cosi impressionato dalle auto a trazione anteriore di Miller e dal loro motore che acquistó le auto da Duray per studiarle. "
preso da : http://www.autodepocaclub.it/blog/






Bye






Modificato da - utente_cancellato in data 28/07/2010 09:57:47

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