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 Discussione  |
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LAPO
automodellante
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 Inserito il - 14/11/2010 : 02:43:40
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anche io sono fermo alla montreal...
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MORK
automodellante
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Inserito il - 14/11/2010 : 11:06:44
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....l'anteprima dell'ALFA 1900...
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Giulia Gt Lover
automodellandonissimo
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Inserito il - 14/11/2010 : 11:15:42
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Ritirata ieri sera la mia 1750...davvero un bel modello,stavolta la verniciatura è impeccabile,forse l'unico neo sono quelle frecce anteriori bianche,il mio voto? 7+
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Giulia GT ti amoooooooooo
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LAPO
automodellante
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Inserito il - 14/11/2010 : 13:08:30
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non so perchè ma è scomparso il messaggio... dicevo, la mia ha una bella verniciatura tranne le parti cromate che fanno cagare...
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Modificato da - LAPO in data 14/11/2010 21:30:38 |
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lobo
automodellantone
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Inserito il - 14/11/2010 : 14:08:55
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da esaminare dopo aver preso un Imodium Orosolubile?
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dr_zicky
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/11/2010 : 00:24:04
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Buonasera a tutti! Nel pomeriggio ho preso anche io la 1750...tutto ok, molto bella apparte le cose che sono state già dette...freccie bianche, paraurti con la colla a vista, ecc. ecc....l'uniche 2 cose che aggiungo da parte mia, il bollino alfa sulla basetta incollato a c... di cane e le cavolo di viti a triangolo...e sinceramente dopo che a fine collezione gli avrò dato intorno ai 600 euro (e non sono pochi), di andare su ebay a spendere altri soldi per cercare il cacciavite non è ho proprio la ben minima voglia!! Non per essere tirchio ma per principio!!
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lobo
automodellantone
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Inserito il - 15/11/2010 : 08:59:14
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Aridaiie con stò cacciavite...
Possibile che con un semplice cacciavite da due lire con la lama larga come un lato del triangolo non si svitino??
Io lo faccio con la punta di un limaunghie attaccato ad un portachiavi Victorinox...
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dr_zicky
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/11/2010 : 09:25:03
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| lobo ha scritto:
Aridaiie con stò cacciavite...
Possibile che con un semplice cacciavite da due lire con la lama larga come un lato del triangolo non si svitino??
Io lo faccio con la punta di un limaunghie attaccato ad un portachiavi Victorinox...
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Lobo, all'inizio mi venivano via con la punta delle forbici..pensa un pò...ora basta un pò di forzatura e si sbriciolano come pan carrè....
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Keep-all
iperautomodellante
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Inserito il - 15/11/2010 : 09:51:30
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In fabbrica, tra i cinesi avvitatori c'è lui 
e quando capita il modellino con le viti strette da lui son guai....eheheheheh.......
Alberto
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Ubi major, minor cessat 
Le mie foto fatte in Croazia sono sempre QUI
Ora , ci sono anche alcuni modellini della mia collezioneQUI in scala 1:43 ed anche QUI in scala 1:24. Verranno anche gli altri, ma sono timidi. |
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dr_zicky
automodellandonissimo
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Inserito il - 15/11/2010 : 10:00:11
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Grande ahahahaha
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edicolante
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Inserito il - 15/11/2010 : 20:40:48
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....... ricreazione finita !!!!!!!!!!!
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e.sard
automodellantone
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Inserito il - 15/11/2010 : 23:43:53
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L ' Alfa 1900 , quando esce?
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gianky66
automodellante
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 Inserito il - 16/11/2010 : 12:07:49
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ALFA ROMEO, IL BIALBERO A CATENA, la giusta premessa per una collezione carica di storia e di ricordi…
Per un alfista o per chi è stato alfista e se ne è allontanato dopo il monopolio industriale della fiat, che ha di fatto ucciso l’Alfa Romeo cambiando i motori con quelli fiat con la distribuzione a cinghia di gomma (sacrilegio!!!), sopprimendo modelli in nome di una sinergia che ha livellato verso il basso la qualità Alfa e portando le linee di produzione in nuove fabbriche fatte con i soldi dei contribuenti e che oggi stanno chiudendo,
il “BIALBERO A CATENA” rappresentava una parola d’ordine a tutto ciò che riguardava il mondo Alfa Romeo: il rombo del bialbero a catena (doppia), i carburatori a doppio corpo, il cambio transaxale, le sgommate in seconda e in terza (alfa 90 1800) facendo la doppietta e dosando il gas, quella tenuta di strada che non scollava un’Alfa dall’asfalto, quella qualità un po’ approssimativa che faceva sembrare le Alfa fatte artigianalmente, quello stemma che si trova in numerosi castelli lombardi e che contraddistingueva fortemente la città di produzione.
Le auto Alfa Romeo non potevano che essere milanesi (grazie al cuore e all’anima di un partenopeo), inserita in una città che si è sviluppata velocemente (E MALE) e in cui tutto correva e andava veloce.
L’Alfa era la vettura giusta nel posto giusto, era l’auto del milanese che andava veloce al lavoro e nei fine settimana correva a fare le gite fuori porta con la famiglia.
Il drive milanese di una volta era un signore, guidava senza mai distrarsi (non esistevano ancora i telefonini), correva nella città grigia, ma sapeva guidare con educazione dando la precedenza, rallentando nei pressi dei passi carrai, e non strombazzando o accelerando per impedire il passaggio (come oggi); il milanese rallentava sulle strisce e lasciava attraversare …forse chi ha vissuto la Milano tra gli anni 60 e 80 sa di che cosa sto parlando. Comportamenti che sono in disuso, a partire dalla Milano da bere degli anni ottanta quando sono comparsi gli yuppie nelle bettole alla moda sui Navigli eccetera eccetera.
La Ferrari e il suo Drake non sarebbero esistiti se non fosse esistita l’Alfa Romeo: le Ferrari di oggi devono tutto all’Alfa Romeo; erano Alfa le auto da corsa della scuderia Ferrari, e correvano con il cavallino di Francesco Baracca, aviatore e asso italiano della Guerra 15-18, per distinguersi da quelle ufficiali con il quadrifoglio verde su triangolo bianco.
Henry Ford diceva che si toglieva il cappello per l’ammirazione ogni volta che vedeva passare una ALFA ROMEO….
Chi si ricorda fra noi il tipico rombare dei motori e lo stridio delle gomme sull’asfalto delle volanti verdi della Squadra Mobile o delle Gazzelle dei Carabinieri, nelle strade di Milano degli anni 70 spesso insanguinate da fatti di cronaca nera e di cui siamo stati da bambini testimoni? Erano le accelerazioni che facevano venire i brividi, erano quelle sgasate a doppietta con il cambio di marcia che facevano salire l’adrenalina…si sentivano i motori a piazza Loreto che rombavano da Porta Venezia; di sabato si andava al cinema dell’oratorio a vedere i film polizieschi con Franco Nero e si rimaneva incantati a vedere quelle Alfa verdone all'inseguimento di fiat 125, bmw, citroen, o honda four di incalliti malavitosi anni 70.
Era un mondo, era una cultura che sono morte.
Al portello non c’è più nulla, un bar nelle vicinanze conserva gelosamente il numero civico dell’Alfa Romeo, ma neppure ad Arese c’è più nulla…gli operai sono a casa da tempo, forse saranno ormai in pensione, dello storico stabilimento è rimasto solo il museo, un dinosauro nel deserto industriale di una città che ha sacrificato per l’Alfa la meglio gioventù… un cimitero monumentale per ricordare un passato carico di storia, di ingegno, di tecnologia d’avanguardia, di coraggio, di sacrifici, di intuizioni…ma ricordare cosa?
Le Alfa che ho guidato e le Alfa che hanno scandito le storie personali di molti di noi sembravano avere un’anima, un qualcosa in più che le altre auto non avevano…quel modo sportivo di guidare un Alfa, quella sicurezza che ti davano, quella tenuta di strada e nelle curve…quello scudetto che attirava subito l’attenzione, quel rombo nel motore che non ti faceva sentire la radio, ma che ti faceva sentire il battito del cuore dell’auto, era un rumore piacevole, era il rombo di un’Alfa Romeo….era il rombo del BIALBERO A CATENA !!!!
Con la Fiat arrivò la morte civile, gli Alfisti, come i Lancisti, furono costretti a cambiare gusti, tendenze e si riversarono su altre auto…specie ormai estinte…
La fiat dell’epoca decreta la morte del bialbero a catena, del cambio transaxale (‘raffinato e costoso sistema su auto di serie’ scriveva qualcuno), tutto si gioca come un lego sul telaio e sugli organi meccanici fiat delle Tipo…pensate, delle Tipo camuffate da Alfa romeo. Provai una 155…un’auto di M***A !!!!! (forse quelle del DTM di Larini e Nannini erano ben diverse da quelle da strada)
4R plaudì l’acquisizione dell’Alfa alla fiat, (NON VOGLIO PARLARE DI POLITICA!!!), 4R disse che era giusto inserire l’alfa romeo in un ottica di sinergia (auto camuffate da altre auto) con componentistica fiat (non commentiamo la QUALITA’), e non disse una parola sulla morte del motore Alfa Romeo, di gran lunga superiore ai bialberi fiat a cinghia dentata di gomma (se si rompe la cinghia sono c***i !).
Peccato che ora in casa Fiat il nuovo twinair 900 cc a 2 cilindri per la fiat 500, ha la distribuzione a catena, con le altrettanto osanne di 4R…perché la catena non …si cambia mai!!!!!
LARGO QUINDI ALL’INIZIO DI UNA COLLEZIONE PER ALFISTI VECCHI E NUOVI (ce ne saranno????), PER FAR CONOSCERE CHE COS’ERA LA VERA ALFA ROMEO DEL PASSATO, ATTRAVERSO LA STORIA, I MODELLI, E GLI AUTOMODELLI CHE MI RIPORTANO A MOLTI RICORDI.
scusate il fuori tema
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| gianky66 |
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gianky66
automodellante
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Inserito il - 16/11/2010 : 12:14:54
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1 24/07/2010 Spider 1600 "Duetto"
PROVA E IMPRESSIONI
Finalmente l’osso di seppia rosso alfa!!!, Forse qualcuno di noi ne cambierà la targhe con quelle americane del film ‘il laureato’ per rimembrare un film che è diventato a sua volta un cult nella storia del cinema che ha visto un giovane Dustin Hoffman dibattuto passionalmente tra una madre e sua figlia….e la Duetto rossa abbandonata sul ciglio della strada.
Direi che la collezione è partita bene, se da una parte la Duetto è destinata a diventare un cult nella storia del modellismo, dall’altra sembra veramente fatta a mano (approssimativa)…ma non so se dirvi se tale cosa rappresenti un pregio o un difetto. Tuttavia caliamo la vettura all’epoca, quando nacque la vera, ai tempi in cui le Alfa Romeo, sebbene uscite dalle catene di montaggio, sembravano rifinite a mano.
Oggi peraltro ha una degna sorella la spider della 4Rcollection, l'AR Spider 2000 del 1971, con cui dividere la prova su strada.
-CORPO VETTURA. Modello pressoché in scala con la spider, molto equilibrato, bella la linea, inconfondibilmente Alfa. La scelta del colore rosso con una punta di tonalità appena chiara evoca la colorazione della Duetto 1966. Linea filante, piacevole. Tuttavia il muso anteriore inferiore che è aggiunto (per motivi costruttivi., suppongo) è di una tonalità appena più scuro. Non so se giudicarlo bene o male, ma il modellino sembra ‘vissuto’ (moscerini e polveri del vano motore)
-TELAIO. Eccellente, giuste le profondità, è opaco e al tatto mi sembra una plastica di qualità maggiore rispetto alla sorella 2000 del 1971. Cambio e differenziale dipinti di grigio.
Fanno brutta impressione i fori di attacco dei fermi longitudinali che rovinano l’immagine e l’armonia degli organi meccanici. Erano sufficienti le viti…con i fori di attacco più discreti e quasi impercettibili.
-ABITACOLO. Est est est. La progettazione si è spinta al massimo delle possibilità, la manovalanza un po’ meno. Tutto sembra a posto, tutto è perfetto è stata –finalmente- resa giustizia alla strumentazione.
Ottimi gli schienali dei sedili, non è stato lasciato il vuoto.
Qualche perplessità riguarda l’accendisigari (un 'pistolino' anonimo e informe).
La mia ha qualche sbavatura di colore sul volante, sul ‘castello’ della strumentazione e sull’autoradio. Sembra veramente aver calcato la produzione della vera Duetto, quando, ai tempi, le imperfezioni Alfa passavano come un tocco di ‘manifattura artigianale’.
Ottima la pedaliera, profondità perfetta, volante molto realistico (pecca a parte), cloche ottima e freno a mano pure.
Ottimi gli interni porta e i manovellismi.
Non ho null’altro da dire
-VANO MOTORE. Difficoltoso da raggiungere in quanto il cofano è così aderente alla carrozzeria che è duro da aprire. Ottimi i gomiti di apertura in quanto sembrano più robusti rispetto alla 2000/1971.
Il vano è meraviglioso, ci sono tutti i servizi, batteria, scatola portafusibili ecc. finemente dipinti, profondità perfetta con effetto quantomai realistico. Il radiatore nero con il tappo acqua alluminio è una raffinatezza per l’occhio di ogni automodellista, su auto costruite in serie (sarà poi vero?)
Piccolo neo, la parte del motore verso il cambio; si poteva inserire un piccolo dischetto di collegamento e creare la frizione, così com’è ‘l’intercapedine’ –che all’occhio dei più può sfuggire- non è carina, visto il notevole impegno profuso per progettare e realizzare ogni minimo particolare.
-MOTORE. Non si poteva fare meglio, sembra vero, dalla testa con i bulloni di colore diversi, agli incavi dei cilindri, dai cavi delle candele alla scritta in corsivo alfa romeo sul carter copricatena e la scritta OLIO sul tappo.
Eccellente il filtro dell’aria e i manicotti che vanno ai carburatori dipinti in modo diverso.
Davanti si intravede la dinamo.
-BAGAGLIAIO. Niente di eccezionale, belle le rigature che danno l’idea del classico tappeto in gomma.
Di rilievo il mitico ‘cric’ telescopico delle vetture italiane dell’epoca.
Forse avremmo voluto vedere una soluzione carina che era stata adottata sulla Giulia sprint della precedente collezione, la gomma di scorta e il tappeto rialzabile.
-FINITURE. Degne dell’Alfa Romeo Duetto del 1966.
Curata in tutti i particolari, molto suggestivo il posteriore, dove si evidenzia una ricerca quasi maniacale della perfezione di ogni dettaglio, dai faretti, alle gemme sui paraurti, al tubo di scappamento con il terminale ‘annerito’. Tale perfezione ed armonia ‘corre’ lungo la fiancata, l’osso di seppia, dalla cromatura della serratura del tappo della benzina, alla maniglia, lo stemma Pininfarina, la luce della freccia, ai sottili deflettori e al parabrezza che, sebbene più sottile rispetto alla versione del 71 della precedente collezione, sembra molto più robusto.
Il frontale, sebbene ampiamente sufficiente, lascia perplesso.
Lascia perplesso la ‘palpebra’ inferiore aggiunta in un secondo momento e dipinta in modo diverso, le feritoie per il raffreddamento, sono chiuse e lucide, se ne poteva fare a meno, i coprifari (di plexiglas) erano meglio quelli della 2000/1971 in quanto non si vedevano i piolini di attacco, e il marchio sullo scudo che è sottodimensionato.
Ottimo lo scudo
-RUOTE. Pneumatici ben scolpiti, meno sportivi della versione 2000/1971, ma non era lo spirito della Duetto ’66, ben realizzati i cerchioni con fascetta nera
PARTICOLARE DEGNO DI NOTA. …E’ la Duetto !!!…direi la strumentazione, ha avuto giustizia
GIUDIZIO FINALE. Sembra di vedere progettisti e ingegneri Alfa all’opera per realizzare anche il modello.
Auto perfetta, siamo ai livelli Franklin Mint, ruote sterzanti a parte. Forse è meglio così.
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| gianky66 |
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alberto51
automodellantino
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Inserito il - 16/11/2010 : 12:43:27
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Ciao gianky66, forse hai letto nel mio pensiero?Era tanto che avrei voluto esprimere i concetti come i tuoi, ma tu ; devo riconoscerlo, hai avuto più coraggio di me e non hai avuto timore di essere considerato un nostalgico . I giovani d'oggi non sanno assolutamente che cosa significhi avere un'Alfa Romeo.Io ne ho avuta una sola ma non la dimenticherò mai. era un'Alfa 90 2000 super. Che macchina!Nonostante non fosse una vettura fine a sestessa ma una falza copia dell'Alfetta era comunque un'Alfa con tutti i suoi pregi e difetti.Arese ormai è storia per chi ha amato l'Alfa come storia sono le maestranze che hanno dato vita a questi capolavori. Ma poi è arrivata FIAT che ha appiattito tutto. Alfa e Lancia che avevano insegnato il vero automobilismo in tutto il mondo civile sono diventate auto commeciali senza personalità e fascino. Il mio hobby dell'automodellismo proprio per questo mi ha portato a collezionare solo automodelli riproducenti auto d'epoca. Spero in questa ultima collezione affinchè nel proseguio delle uscite ci riservi qualche sorpresa come la famosa e meravigliosa Giulietta degli anni 50. Purtroppo non l'ho vista sul programma e quindi ho paura che non potremo averla in 1/24.Il modello di quella berlina in questa scala non esiste e sarebbe una vera chicca.Ma i ...cinesi non credo che investiranno soldi per noi amanti del classico. Fanno prima a riprodurre con stampi già esistenti! Dopo questo "amarcord" che non ha nessun fine ne politico e tantomeno polemico , come del resto anche il tuo messaggio continuo a ...curare il mio hobby il più serenamente possibile e con il piacere di poter scambiare pareri come ho fatto oggi con te. Mi auguro solamente; e anche per te, di aver indovinato il FORUM giusto ed il contesto giusto.
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gianky66
automodellante
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Inserito il - 16/11/2010 : 13:20:02
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Questa Collezione dedicata alle Alfa Romeo, mi fa brillare gli occhi.
Anch'io faccio parte della generazione del 'bialbero a catena' e del cambio Transaxale: alla sera per uscire sottraevo le chiavi dell'auto di mio padre, una Alfa 90 1800 prima serie (a carburatori), aveva una accelerazione che era bruciante per essere un'auto di serie e da famiglia. Circolava la leggenda che le 1800 fossero più pepate delle 2000 perchè le usavano i Carabinieri...Io non lo so, ma sgommava in terza.
Dell'Alfa 90 comprai ai tempi due versioni: la prima grigio met che era quella di mio padre, la seconda amaranto, fu trasformata nella versione Carabinieri...poi ho visto che quotazioni su e-bay...
Quando lavoarvo per mio zio panettiere, ho utilizzato una giulietta -anni 80- rossa 1600; sull'autostrada presi un curvone a tavoletta che pensavo di ammazzarmi sui guardrail, ma l'auto non si scollò dall'asfalto (non esistevano ancora i drenanti) e seguì la traiettora come su un binario; era bella, con quel sedere alto e la linea a cuneo, e molto spaziosa.
Un altro mio zio che faceva 200 chilometri l'anno (anche meno) aveva un'Alfetta 2000L del 1978 (se non erro): era bellissima, marrone, gli interni in vellutino. Quel giorno che me la fece provare indossò le cinture di sicurezza, la provammo in montagna e sui tornanti era un delirio e un divertimento: ingresso in frenata, scalare le marce dando l'accelerata, e appena prima del gomito affrontare il tornante in seconda a tutto gas...un motore così rabbioso e una tenuta di strada da paura. Scese con i capelli bianchi, ma aveva visto la sicurezza con cui a 20 anni riuscivo a guidarla che me la prestò molte volte.
Infine ho posseduto una 75 1600 a carburatori, molto solida e robusta, mi dispiace essermene separato, ma i consumi (sono un pendolare) stavano diventando da carro armato.
Poi le 155 e le 164 auto che erano per il 70 % fiat... senza commento
Una delle mie ALFA preferite? la SZ, perchè aveva il telaio e organi meccanici della 75, mi sarebbe piaciuto guidarla...Il modellino lo sto aspettando con trepidazione ...chi l'ha vista???
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| gianky66 |
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thorax
iperautomodellante
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Inserito il - 16/11/2010 : 14:42:31
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Giancarlo, leggendo le tue lettere mi sono emozionato. non ho altro da aggiungere
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| la moto è l'estensione dell'anima del motociclista |
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giomboLancia
automodellandonissimo
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Inserito il - 16/11/2010 : 15:12:00
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Bellissima la tua relazione gianky66!! Mi auguro che tu le faccia anche per il resto dell' opera....
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Modificato da - giomboLancia in data 16/11/2010 15:13:14 |
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LANCIA 4EVER!!
Lambda, Flaminia, Aurelia, Flavia, Fulvia, Montecarlo, Stratos, Delta, Thema... 1907 - in corso.... oltre 100 anni di bellezza ed eleganza
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gianky66
automodellante
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Inserito il - 16/11/2010 : 18:31:26
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...mmm, la 1900, ho già in mente di trasformarne una in versione della Polizia, nera, con tetto apribile, vetro antiproiettile, luce laterale antennone e protezione antichiodi avanti le ruote anteriori...
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| gianky66 |
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giovanni
automodellandonissimo
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Inserito il - 16/11/2010 : 19:17:17
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io nOn capisco proprio come funziona la distribuzione... qui nel mio quartiere (e in generale perchè ho fatto decine di telefonate) o nOn ne sono arrivate oppure ne arriva una..
qualcuno ha possibilità di passarmi un recapito dei distributori a Palermo e provincia, o devo informarmi direttamente con Hachette?
già sono passati tre giorni e delle 1750 nemmeno l'odore.. nOn e che finiscono tutte su E bay?
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