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eigi
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Inserito il - 31/07/2014 : 16:20:00
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DINKY TOYS “OLTRE I CONFINI DI ALBIONE”
Sappiamo tutti, credo, che i Dinky Toys sono inglesi, di Liverpool; come i Beatles. Nella famosa Binns Road Factory, la Meccano Ltd di Frank Hornby - si, proprio quello dei trenini elettrici “Hornby” e delle costruzioni “Meccano” - stabilì la base per la produzione dei modellini pressofusi probabilmente più famosi e sicuramente più venduti al mondo (per alcuni modelli si parla di milioni di pezzi prodotti!): i Dinky Toys. Tale produzione si avviò nei primi anni '30 e si concluse alla fine degli anni '70 come produzione Meccano, per proseguire sotto altre proprietà e, conseguentemente, scelte e qualità, fino ai giorni nostri. Tuttavia non è della Dinky Toys inglese che vogliamo parlare, bensì delle Dinky Toys che, durante il “regno Meccano”, son state, a vario titolo, prodotte in altro luogo. Partendo, per forza di cose, dalla terra che divenne in breve la seconda casa dei Dinky Toys.
FRANCIA Nel 1912 Frank Hornby aprì una sede a Parigi, in Rue Ambroise Thomas, per l'importazione diretta in Francia dei suoi giocattoli Meccano. L'attività ebbe un così alto successo che in due decenni la produzione venne portata direttamente in Francia, dapprima, nel 1921, a Parigi, in Rue Rebeval e poi, nel 1931, nello stabilimento più importante e conosciuto della produzione Dinky Toys France, a Bobigny. Inizialmente la produzione era indirizzata ai treni della Hornby ma successivamente i veicoli presero il sopravvento; si trattava sempre, comunque, degli stessi modelli della produzione inglese. Con l'arrivo della seconda guerra mondiale la produzione subisce forti “disturbi” e le fabbriche Meccano vengono requisite dai tedeschi. Nella fabbrica di Bobigny vengono prodotti articoli della Marklin: modelli della gamma fermodellistica ma, soprattutto, un gioco di costruzioni equivalente al Meccano chiamato “Märklin Metal”. Dal 1939 la produzione dei modelli Dinky-Meccano, causa la carenza di gomma, necessaria all'approvvigionamento dei materiali in uso alle forze armate, si vede costretta all'uso di ruote in metallo, con cerchi e pneumatici fusi in solido, e con l'assenza di tubi in gomma per i modelli quali, ad esempio, le riproduzioni delle pompe di benzina. Nel primo dopoguerra la gomma è ancora scarsamente reperibile e la fornitura francese viene dalla Cambogia e dal Laos, in guerra contro la Francia; i pneumatici in gomma vengono nuovamente montati con regolarità solo a partire dal 1950. Nel 1951 chiude la sede di Rue Rebeval; Dinky Toys resta esclusivamente a Bobigny. In quello stesso anno la Dinky France avviò, primo produttore in europa dopo il conflitto mondiale, la scala 1:43 (lo aveva già fatto nel 1946 con la Jeep (24m) ma era stato un modello tra tanti altri “fuori scala”). E' noto che i Dinky by Meccano avessero scale “simili” ma non precise, tipo 1:48 piuttosto che 1:45. Questa diversificazione della produzione francese da quella della “casa base” ebbe inizio già dalla fine degli anni '30, con una concentrazione di modelli di vetture francesi, e alla fine degli anni '50, con i modelli Renault, e con quelli delle vetture americane destinate principalmente al mercato dell'esportazione, si raggiunse praticamente il totale distacco tra la produzione britannica e quella francese. La maggior parte dei modelli Dinky France erano destinati al mercato interno o subito confinante (Belgio, Svizzera), e agli Stati Uniti. Questa autonomia durò circa un decennio, visto che la Dinky Toys France subì le sorti della casa madre chiudendo la produzione: la fabbrica di Bobigny chiuse nel 1970, la produzione venne momentaneamente trasferita a Calais per un tentativo di ripresa ma, nel 1971, avvenne la chiusura definitiva. La Dinky Toys France decede, quindi, ma i modelli della Meccano continuano ad esser venduti e prodotti in Spagna.
SPAGNA Vi sono due periodi distinti nei quali si possono trovare modelli Dinky Toys prodotti in Spagna: alla fine degli anni '60, quando la Meccano Ltd era ancora in piena salute, e dopo il 1970, a chiusura della Dinky Toys France ormai avvenuta. Nella prima occasione i modelli Dinky Toys “Made in Spain” sono il prodotto di un accordo commerciale tra la Meccano SA France e la società iberica Poch, sita in Barcellona. Tale accordo nasce, appunto, verso la fine degli anni '60, per aggirare i costi dei dazi doganali di importazione; tali costi erano assai elevati per i prodotti finiti, ma abbordabili per i soli componenti “smontati”. La Meccano SA France decise, quindi, di far giungere smontati i prodotti Dinky Toys alla società iberica Poch, presso la quale i modelli venivano verniciati ed assemblati; gli stessi venivano dotati di specifici pneumatici “stile” Pirelli e rifiniti in modo diverso dagli originali. Sulle scatoline veniva stampato, in aggiunta al logo Dinky Toys e alle originarie diciture in francese, ulteriori informazioni in spagnolo; oltre al logo Poch con la scritta “Novedades” all'interno delle alette di chiusura della scatola. I fondini non sono tutti stampati con l'aggiunta della dicitura “Made in Spain”; le prime produzioni ne erano sprovviste.
Si conoscono 16 modelli Dinky Toys – Poch made in Spain: 509 Fiat 850 510 Peugeot 204 513 Opel Admiral 514 Alfa Romeo Giulia 517 Renault 8 518 Renault 4L 519 Simca 1000 520 Fiat 600 523 Simca 1500 530 Citroën DS 19 534 BMW 1500 537 Renault 16TL 553 Peugeot 404 558 Citroën 2cv 559 Taunus 17M 560 Fourgoneta Citroen 2CV
Dopo la chiusura della Dinky Toys France, avvenuta nel 1970/1971, e della analoga fine della “Casa Madre” in quel di Liverpool, parte della produzione si spostò in Spagna e in parte si avvalse anche dell'apporto di un'altra società spagnola del settore, la Pilen. Tale produzione si basava su modelli già presenti in catalogo e su altri modificati o rieditati (al riguardo non si sa chi modificò le matrici, se Meccano o Pilen) ma tutti riportano la dicitura “Made in Spain”. Fra i molti modelli prodotti ve ne sono 5 che, in realtà, erano dei Pilen con adattato un fondino Dinky Toys: 11539 VW Scirocco 11540 Renault 14 11541 Ford Fiesta 11542 Simca 1308 GT 11543 Opel Ascona
Per riconoscere un DINKY TOYS – POCH un esempio può esser fatto con la Peugeot 204, catalogo 510, nella versione verniciata di rosso: questo modello, rispetto all'analoga versione francese, presenta una colorazione pastello rosso brillante in luogo del Rosso Rubino Metallizzato; il colore degli interni è rosso, in luogo del colore avorio della versione francese; il volante è bianco in luogo del nero; alcuni particolari del motore sono cromati e non neri come nella versione francese; i PNEUMATICI sono PIRELLI in luogo dei Dunlop (questo è l'elemento distintivo di tutta la produzione Dinky Toys POCH); il portatarga è nel colore del corpo vettura e non giallo come nella versione francese, ed inoltre è giustamente posizionato come nel modello reale; le targhe sono specifiche di BARCELLONA (B-560-510) ed all'interno della numerazione inglobano, (come avviene in tutti i modelli Dinky Toys POCH), il numero di serie del modello – in questo caso 510. La scatola del modello è uguale a quella francese ma con l'aggiunta di scritte specifiche in spagnolo e con il logo POCH, poste tutte nelle alette laterali e di chiusura.
SUD AFRICA Il Regno Unito ha sempre goduto di accordi commerciali favorevoli con gli Stati facenti parte del Commonwealth, un Impero Britannico vero e proprio. Tra questi il SudAfrica è stato uno dei grandi importatori di beni dal Regno. Anche per questo, a metà degli anni '50, la Meccano (Dinky Toys) spedì una serie in edizione limitata di veicoli militari per il Defence Force South African; erano diversi modelli militari, verniciati di verde, e la serie comprendeva, tra gli altri, un camion con cassone, un camion con telone, un furgone chiuso, un'ambulanza, un “messaggero” in motocicletta ... Nel 1961, però, il Sud Africa si ritirò dal Commonwealth, imponendo una tassa di importazione sui beni di lusso, rendendo di fatto molto costosa, per Meccano - Dinky Toys, l'esportazione dei propri prodotti sul suolo africano. Per risolvere ciò Meccano, analogamente a quanto fece in altri momenti con altri paesi, aggirò l'ostacolo spedendo i modelli “smontati”, sui quali non gravavano tasse, per poi farli verniciare ed assemblare sul posto. Tale iniziativa durò solo due anni circa, dal 1962 al 1963, e in questo breve periodo in Sud Africa vennero verniciati e assemblati, probabilmente, l'equivalente di una sola spedizione per ogni singolo modello prodotto. Questo rende i modelli Dinky Toys Sud Africa molto rari, e conseguentemente quotati. I fondini vennero “stampati” direttamente in Africa dalla Swan Press, e tutti verniciati in nero opaco (nessun Dinky Toys made in Sud Africa ha il fondino nero lucido, è un segno distintivo importante!) mentre sulle scatole originarie si aggiunse la scritta “Sole Distributors: Arthur E.Harris (Pty) Ltd.” e “Printed in South Africa” . Tra le particolarità dei modelli “africani” c'è la diversa procedura di verniciatura, fatta col sistema elettrostatico, che permetteva una migliore mascheratura dei dettagli e una superiore qualità di stesura. L'importatore-distributore dei modelli era, come riportato sulle scatole, tale Arthur E. Harris, al quale si deve la scelta dei colori applicati che si discostano dagli originali inglesi. Questi modelli rientrarono in inghilterra probabilmente a partire dalla fine del 1962, e con maggior disponibilità nel 1963, ma sempre in numero limitato rispetto alla consueta produzione Dinky Toys.
Successivamente, nel 1966, furono importati in Sud Africa, sempre con lo stesso sistema, modelli provenienti dalla produzione francese; sei modelli furono verniciati e assemblati in loco. I Dinky Toys Sud Africa si distinguono per alcuni particolari: le scatole riportano, stampata, la dicitura "Made in South Africa" e parte del testo francese presente sulla scatola è riportato, in un riquadro apposito, tradotto in “Afrikaans”, la lingua del luogo. I colori dei modelli sono spesso diversi dagli analoghi assemblati nel Regno Unito. I fondini hanno la finitura opaca, in luogo di quella lucida degli analoghi modelli editati nel Regno Unito.
Modelli Dinky Toys Sud Africa basati su modelli inglesi (Liverpool) 112 Austin Healey Sprite MkII 113 MG B 139 Ford Cortina 140 Morris 1100 141 Vauxhall Victor Estate 142 Jaguar Mk X 144 Volkswagen 1500 148 Ford Fairlane 155 Ford Anglia 172 Fiat 2300 Station Wagon 177 Opel Kapitan 181 Volkswagen 183 Mini Minor Automatic 184 Volvo 122S Saloon 186 Mercedes 220 193 Rambler Cross Country SW 194 Bentley S Coupè 196 Holden Berlina Special 198 Rolls-Royce Phantom V 240 Cooper 241 Lotus 242 Ferrari 242 BRM 300 Massey Harris Trattore 405 Universal Jeep 449 Chevrolet El Camino Pick-up
Modelli Dinky Toys Sud Africa basati su modelli francesi (Bobigny) 519 Simca 1000 548 Fiat 1800 Familiale 552 Chevrolet Corvair 553 Peugeot 404 554 Opel Rekord 555 Ford Thunderbird
CILE Nel periodo compreso tra il 1967 e il 1973, sempre per lo stesso motivo già detto riguardo ai modelli editati in Sud Africa, alcuni Dinky Toys inglesi vennero assemblati in Cile. Venivano sdoganati presso il porto di Arica, sotto forma di parti separate e poi montati, verniciati (con colori diversi da quelli dei rispettivi modelli inglesi) e dettagliati nella stessa città; sulle scatoline, identiche alle originali, v'era però impressa la scritta “Armado en Arica” (Assemblato in Arica).
Si conoscono 12 modelli della produzione Dinky Toys - ARICA: 110 Aston Martin DB5 116 Volvo 1800 S 129 Volkswagen 1300 232 Ford RV 40 136 Vauxhall Viva con guida a sinistra 153 Aston Martin DB6 161 Ford Mustang Veloce indietro 170 Lincoln Continental 215 Ford GT 40 auto da corsa 216 Dino Ferrari 240 Cooper auto da corsa 242 Ferrari 156 auto da corsa 243 Formula 1 BRM
INDIA Nel 1963 la Meccano chiuse la fabbrica di Speke (area metropolitana di Liverpool) vendendo stampi, macchinari, scatole dei modelli e magazzino ricambi alla S.Kumar & Co. di Calcutta, India, che commercializzò i modelli con il marchio Atamco. I modelli, pur utilizzando parti originali, erano di scarsa qualità e il fatto che venissero confezionati in scatole originali Dinky Toys non piacque alla Meccano che chiese alla Kumar di non usare più il proprio marchio. La Kumar applicò sulle scatole degli adesivi col marchio Nicky Toys, a coprire la scritta originale, fino a quando la scorta di scatole terminò; in seguito vennero stampate scatole nuove con il marchio Nicky Toys e con lo stesso stile dei vecchi Dinky Toys. La gamma dei modelli prodotti non copriva l'intera produzione inglese e la qualità era comunque inferiore; a partire dalla verniciatura, i particolari più rozzi, e fino all'uso di ruote semplificate in plastica a scorrimento veloce e fondini di scarsa consistenza. Ciò non toglie che, a livello collezionistico, tali modelli riscuotano interesse. Fra i molti modelli figuravano auto, camion, mezzi militari e una serie di aerei.
Alcuni tra i modelli Dinky Toys Atamco e Nicky Toys by Kumar: 51 Mercedes Benz Taxi 144 Volkswagen 1500 Sedan 186 Mercedes Benz 220 SE (in 6 varianti di colore) 693 7.2 inch Howitzer 708 Vickers Viscount 800 Airliner (BEA) G-AOHL (1969) 735-G Gloster Javelin Delta Wing Fighter (1969) 738-G DH 110 Sea Vixen Fighter (1969) 999 De Havilland Comet (1970-1979)
HONG KONG Vi sono due momenti distinti, e ben diversi, nella storia della Dinky Toys, in cui ci si ritrova ad Hong Kong; dapprima nel 1965-67 e, più tardi e prossimi alla conclusione del viaggio Dinky Toys, nel biennio 1978-79. La prima volta accade per sfruttare Hong Kong come trampolino di lancio per il mercato USA, quando Meccano è da poco (1963) stata acquisita dalla Lines Bros, titolare del marchio Spot-On (Tri-Ang); inizialmente intenzionata ad “esportare” 6 modelli di vetture americane col marchio Spot-On la LB decide, poi, di utilizzare il più famoso brand Dinky Toys, pur lasciando ovviamente invariata la classica scala degli Spot-On: l'1:42. La produzione viene esclusivamente destinata al mercato del nord america, con modelli di fattura generale non in linea con gli standard inglesi e che non tutti apprezzano; tuttavia, oggi, tali modelli sono ricercatissimi. La dicitura “Made in Hong Kong” la si ritrova stampata sulla scatolina, mentre sul fondino dei modelli compare un più esaustivo “Made For Meccano Ltd in Hong Kong”.
I sei modelli Dinky Toys (Spot-On) Hong Kong(+1?) conosciuti sono di seguito elencati: 57-001 Buick Riviera 57-002 Chevrolet Corvair Monza 57-003 Chevrolet Impala 57-004 Oldsmobile 88 57-005 Ford Thunderbird 57-006 Rambler Classic Pare ci sia anche una 57-004 Dodge Polara che però non è mai stata commercializzata (ma qualcuno ce l'ha!)
La seconda volta ad Hong Kong nasce, invece, per ben altri motivi; Dinky Toys è vicina al tracollo definitivo, e forse questo è l'estremo tentativo di restare in ballo, o fors'anche quello di far cassa liberando i magazzini di ciò che è già stato prodotto. Fatto è che nel 1978-79 compaiono alcuni modelli Dinky Toys prodotti ad Hong Kong, peraltro di scarsa qualità, che oggi, tuttavia, sono fra i Dinky Toys più ricercati; specialmente la Ford Granada e la Jaguar “Steed – New Avengers”, che risultano essere stati prodotti solo come “prototipi pre-produzione”.
CINA I Dinky Toys Made in China sono oggetti recenti, del 2008, importati dalla Norev per la Edition Atlas, marchio di proprietà della Mattel. Tali modelli hanno fatto parte di una serie venduta come “allegato” ad un'opera editoriale a fascicoli, edita appunto dalla Atlas, in quel di Francia (e Spagna, pare). Sono poi stati offerti anche in altro modo e in altri paesi, ad esempio anche la stessa inghilterra come modelli singoli commemorativi di eventi storici legati all'automobile. I modelli sono copie degli originali Dinky Toys, in particolare della produzione francese degli anni '60-'70, di qualità generale però inferiore, e sulla cui durata nel tempo in molti avanzano dubbi.
ALTRO Altre produzioni extra-GB si conoscono in Italia e in Olanda. In Italia dovrebbero esserci due modelli Volvo che riportano sul fondino la scritta “Made in Italy”: uno è forse una versione Police Car e l'altro è certamente la Volvo 265 DL Estate n°122, confezionata però nella scatolina col n°180 della Rover 3500 con evidenti decals adesive a coprire il nome del modello “errato”. Forse un esempio di sfruttamento di resti di magazzino da riciclare? Dall'Olanda, invece, si conoscono alcuni modelli di MiniDinky di derivazione Bestbox.
Altri sono probabilmente stati prodotti, o semplicemente assemblati, in chissà quale altra parte del globo. Se vorrete aggiungere info e considerazioni, e magari immagini dei modelli dei quali si è parlato e parlerete che sono in vostro possesso, il forum ve ne sarà grato.
M'auguro d'aver fatto cosa per Voi piacevole.
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pierre911
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Inserito il - 31/07/2014 : 20:48:39
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Come sempre THE BEST!Allora la Dodge Polara è esattamente il"GRONCHI ROSA" della Dinky Hong Kong!Chissà quale storia nasconde.Sai EIGI,a volte penso che anche nei modellini,o per meglio dire nel campo dei modellini ci siano intrighi,fatti strani,sicuramente spionaggio.Avvincente!Io posseggo un centinaio di Dinky Toys e Supertoys,tra francesi e inglesi,degli anni '50 e '60.Un giorno,forse,li fotograferò e li metterò sul forum.
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pierre911 |
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Armodels
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Inserito il - 01/08/2014 : 20:04:36
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complimenti per l'ottima ed esauriente sintesi. mi permetto di aggiungere - se non mi e' sfuggito - il gruppo di sei modelli di derivazione solido-cougar usciti intorno al 1981 col marchio DINKY TOYS MADE IN FRANCE paragonabili ai pilen strettamente pilen, con marchio dinky, gia' elencati. nell'ordine: cod. 1401 - citroen 2cv 1402 - citroen visa 1403 - fiat ritmo (strada) 1404 - bmw 530 1505 - alfa alfetta gtv 1406 - peugeot 504 io, personalmente, non li considero veri dinky, ma mi sembrava utile segnalarli. Per quanto riguarda la dodge polara cabriolet hong kong, ci credo solo se la vedo al fatto che esista veramente. davvero unici - e sicuramente esistenti - alcuni prototipi in legno rifiniti e verniciati, completi di ruote in gomma e in scala esatta, di modelli dinky france mai entrati in produzione come la ford comete coupe' e la simca 6 (evoluzione della 5 topolino, ma di dimensioni corrette al contrario della piccolina serie 35) che resteranno per me sogno proibito...
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SL85
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Inserito il - 02/08/2014 : 13:04:39
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Per uno come me che non conosce i Dinky, è stata una lettura interessante! Grazie
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marconolasco
automodellandonissimo
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Inserito il - 02/08/2014 : 13:31:26
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Molto interessante anche per me!
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marco64
automodellantino
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Inserito il - 02/08/2014 : 14:15:03
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complimenti per la lezione che ho trovato interessantissima visto che ne ho appena comprate due molto belle una volvo 1800 s con fondino bianco e una monteverdi 375L ma tutte è due meccano ltd made in england visto la bellissima lezione è la prima cosa che sono andato a vedere ! grazie eigi per il tuo tempo dedicato a tutti
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eigi
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Inserito il - 04/08/2014 : 14:31:35
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| Armodels ha scritto:
complimenti per l'ottima ed esauriente sintesi. mi permetto di aggiungere - se non mi e' sfuggito - il gruppo di sei modelli di derivazione solido-cougar usciti intorno al 1981 col marchio DINKY TOYS MADE IN FRANCE paragonabili ai pilen strettamente pilen, con marchio dinky, gia' elencati. nell'ordine: cod. 1401 - citroen 2cv 1402 - citroen visa 1403 - fiat ritmo (strada) 1404 - bmw 530 1505 - alfa alfetta gtv 1406 - peugeot 504 io, personalmente, non li considero veri dinky, ma mi sembrava utile segnalarli. Per quanto riguarda la dodge polara cabriolet hong kong, ci credo solo se la vedo al fatto che esista veramente. davvero unici - e sicuramente esistenti - alcuni prototipi in legno rifiniti e verniciati, completi di ruote in gomma e in scala esatta, di modelli dinky france mai entrati in produzione come la ford comete coupe' e la simca 6 (evoluzione della 5 topolino, ma di dimensioni corrette al contrario della piccolina serie 35) che resteranno per me sogno proibito...
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Giusta l'aggiunta e ti ringrazio per averla fatta. Personalmente l'avevo esclusa in quanto per la Francia, essendo vasta la produzione e similare come importanza a quella inglese, non avevo incluso modelli di alcun genere. Interessanti i modelli segnalati, alcuni di produzione anche Pilen, oltre che Solido, come ad esempio la 2CV (codice 500 e poi 1401) che, appunto la Pilen, modificò facendone la versione con fari rettangolari vendendola, dopo la chiususra di Dinky France, anche col proprio marchio. La versione col marchio Cougar (by Solido) era codice 1301.
La Dodge Polara "Hong Kong", forse, ce n'è un prototipo ... chissà (nel testo c'era un esclamativo al posto dell'interrogativo che poteva far sorgere dubbi - ora ho corretto)
Per me restano sogno proibito molti dei modelli "normali", figurati i prototipi e i modelli "one-off" ... a quelli manco ci penso!
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eigi
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Inserito il - 04/08/2014 : 15:12:24
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| marco64 ha scritto:
complimenti per la lezione che ho trovato interessantissima visto che ne ho appena comprate due molto belle una volvo 1800 s con fondino bianco e una monteverdi 375L ma tutte è due meccano ltd made in england visto la bellissima lezione è la prima cosa che sono andato a vedere ! grazie eigi per il tuo tempo dedicato a tutti
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Non è proprio la discussione adatta ma ... la Volvo devi vedere di che colore è per capire se è una prima o una seconda serie; rosso pastello con interni bianchi è del 1966-69, rosso metallizzato con interni azzurrognoli è del 1969-71. La Monte è del 1970-74. Sono by Meccano ma fanno entrambe già parte di un corso "moderno" della Dinky Toys (il marchio che compare è Dinky, i box sono tipo Bubble, le ruote della Monte sono Speedwheels ...) nato con l'acquisizione del 1963 da parte della Lines Bros e poi, nel 1971, dalla Airfix (che ha introdotto i kit - la Volvo 1800 ES è uno dei modelli disponibili anche in kit e in questo caso veniva fornita di barattolino di vernice di colore Giallo, motivo per cui trovarne di questa tinta non significa che sia una "cannata-riverniciata" ma solo un kit montato - e gli 1:25) che traghettò Dinky verso la chiusura avvenuta nel 1979.
Grazie a te
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pierre911
iperautomodellante
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Inserito il - 04/08/2014 : 18:13:11
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| eigi ha scritto:
| marco64 ha scritto:
complimenti per la lezione che ho trovato interessantissima visto che ne ho appena comprate due molto belle una volvo 1800 s con fondino bianco e una monteverdi 375L ma tutte è due meccano ltd made in england visto la bellissima lezione è la prima cosa che sono andato a vedere ! grazie eigi per il tuo tempo dedicato a tutti
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Non è proprio la discussione adatta ma ... la Volvo devi vedere di che colore è per capire se è una prima o una seconda serie; rosso pastello con interni bianchi è del 1966-69, rosso metallizzato con interni azzurrognoli è del 1969-71. La Monte è del 1970-74. Sono by Meccano ma fanno entrambe già parte di un corso "moderno" della Dinky Toys (il marchio che compare è Dinky, i box sono tipo Bubble, le ruote della Monte sono Speedwheels ...) nato con l'acquisizione del 1963 da parte della Lines Bros e poi, nel 1971, dalla Airfix (che ha introdotto i kit - la Volvo 1800 ES è uno dei modelli disponibili anche in kit e in questo caso veniva fornita di barattolino di vernice di colore Giallo, motivo per cui trovarne di questa tinta non significa che sia una "cannata-riverniciata" ma solo un kit montato - e gli 1:25) che traghettò Dinky verso la chiusura avvenuta nel 1979.
Grazie a te
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Eigi!Quando apri il corso accademico per allievi "modellin-collezionisti"?Ti prego,riservami un posto.Mi basta poco spazio,ma voglio esserci.Non voglio fare dell'adulazione facile,ma faresti veramente cosa meritoria istituire un corso per appassionati.Finisco L'OT prima di essere cacciato.Interessantissime le ultime notizie sui Dinky,colori,vernici,ecc. Dal tuo inizio,devo dedurre che forse avremo,anche per altre case costruttrici,altre interessanti notizie.Sono in attesa.
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pierre911 |
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richard50
automodellantino
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Inserito il - 07/08/2014 : 14:46:51
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Moooolto interessante, anche se io ho già seri problemi a completare la serie dei DT made in england. Ma sapere queste evoluzioni (o involuzioni) delle aziende e dei modelli è una cosa diversa, diversamente appassionante. Aspetto la prossima puntata.
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Visita il Museo Virtuale degli Automodelli
http://www.carmodelmuseum.it |
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marco64
automodellantino
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Inserito il - 05/10/2014 : 00:57:07
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| eigi ha scritto:
| marco64 ha scritto:
complimenti per la lezione che ho trovato interessantissima visto che ne ho appena comprate due molto belle una volvo 1800 s con fondino bianco e una monteverdi 375L ma tutte è due meccano ltd made in england visto la bellissima lezione è la prima cosa che sono andato a vedere ! grazie eigi per il tuo tempo dedicato a tutti
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Non è proprio la discussione adatta ma ... la Volvo devi vedere di che colore è per capire se è una prima o una seconda serie; rosso pastello con interni bianchi è del 1966-69, rosso metallizzato con interni azzurrognoli è del 1969-71. La Monte è del 1970-74. Sono by Meccano ma fanno entrambe già parte di un corso "moderno" della Dinky Toys (il marchio che compare è Dinky, i box sono tipo Bubble, le ruote della Monte sono Speedwheels ...) nato con l'acquisizione del 1963 da parte della Lines Bros e poi, nel 1971, dalla Airfix (che ha introdotto i kit - la Volvo 1800 ES è uno dei modelli disponibili anche in kit e in questo caso veniva fornita di barattolino di vernice di colore Giallo, motivo per cui trovarne di questa tinta non significa che sia una "cannata-riverniciata" ma solo un kit montato - e gli 1:25) che traghettò Dinky verso la chiusura avvenuta nel 1979.
Grazie a te
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FANTASTICO! starei ore ad ascoltare le tue informazioni e il tuo sapere su questi modelli .bella spiegazione scritta molto chiara . scusa non avevo capito di aver infranto le regole scrivendo di queste auto ma ultima cosa è poi chiudo volevo dirti che nel fondino delle due auto c'è scritto dinky toys anche se toys è scritto più piccolo (era solo una precisazione ) Grazie a te per il tempo dedicato alle mie vetture
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Modificato da - marco64 in data 05/10/2014 01:08:34 |
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eigi
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Inserito il - 06/10/2014 : 10:13:44
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| marco64 ha scritto:
... scusa non avevo capito di aver infranto le regole scrivendo di queste auto ... Grazie a te per il tempo dedicato alle mie vetture
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Figurati, Marco, non devi scusarti di nulla ... la mia nota era solo per ricordare che la discussione è centrata sulle Dinky Toys "non inglesi" ... ma, come si dice, tutto fa brodo, e quando il brodo è Dinky Toys è comunque un piacere mandarlo giù
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