La foto da cui è partita l’idea del diorama è un bellissimo scatto (anche tecnicamente parlando) che racconta più di mille parole un’epoca gloriosa delle corse automobilistiche.
L’esigenza di contestualizzare un “mini-diorama” che raccontasse questa vicenda mi ha indotto a ricercare uno sfondo colorato, realistico.
Visto che la mia seconda passione sono i dipinti di auto e gare, mi piace, tutte le volte che è possibile, abbinare le due cose almeno sotto forma di “citazione”.
Quindi, invece di una foto a colori del circuito, ho pensato di utilizzare un bel disegno di Daniel Picot che raffigura proprio la gara di Laguna Seca, visibile in basso a sinistra. A proposito, vi consiglio di acquistare il bellissimo libro con una raccolta di molti suoi dipinti, intitolato: Ferrari Die Renngeschichte.
Con tecniche elementari (PowerPoint abbinato a Paint) sono riuscito a modificare l’immagine per poterla usare come sfondo cancellando la Ferrari che sarebbe stata presente in 3D nel diorama… …Ho poi dovuto modificare la pista, per consentirmi una “licenza poetica”… Ho infatti inventato una curva sul diorama per ricordare a me (e ai miei nipoti!) che una volta “i cordoli” erano un’altra cosa! Anche questi cordoli (si vedono appena) sono presenti nella fotografia in b/n (da cui tutto è nato), contribuendo a renderla un vero capolavoro di sintesi! Anche io, nel mio piccolo, ho quindi cercato di riassumere l’atmosfera di quell’epoca.
Il modellino utilizzato è quello della FrC opportunamente modificato (come descritto nella sezione dedicata alla elaborazione dei modelli da edicola). I figurini sono degli Omen e Priser opportunamente modificati, il secchio è il lamierino e l’acqua è ottenuto con colla PolyMax trasparente, rappresa.
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